L'integrazione tra Malpensa, Linate e Orio al Serio è più vicina. Le trattative sono in fase avanzata.
Nuova puntata nell’integrazione tra gli scali aeroportuali sull’asse Milano-Bergamo. La Sea, ovvero la società che a Milano gestisce gli aeroporti di Malpensa e di Linate, e la Sacbo, che si occupa invece dello scalo di Orio al Serio (Bergamo), procedono spedite verso la fusione.
I consigli di amministrazione delle due società hanno preso visione dei risultati della ricerca effettuata dal professor Stefano Paleari, rettore dell’Università di Bergamo, e hanno riconosciuto la validità della prospettiva indicata. Si procede, dunque, sulla giusta “rotta”.
Dai due board, stando a quanto comunicato all’interno di una nota congiunta, è stato dato mandato ai presidenti di valutare di concerto con gli azionisti, avvalendosi del supporto di Paleari, le possibili soluzioni per rendere operativo il processo d’integrazione. Della fusione tra i vari scali, in virtù dell’operazione verrebbe a crearsi un bacino areoportuale da 42 milioni di passeggeri.
Ne aveva già parlato il presidente della Sea, Pietro Modiano che, nel giorno in cui Raynair ha inaugurato la sua base operativa a Malpensa, aveva accennato alla possibile alleanza con lo scalo bergamasco con destinazione la Borsa di Milano. Ora, le trattative sono in fase avanzata grazie all’intervento delle due società (Sea e Sacbo).
L’operazione rientra nello schema approvato dal Consiglio dei ministri che individuava trentotto aeroporti di interesse nazionale. Tra questi, veniva riconosciuta una particolare rilevanza strategica a dodici scali. Si tratta di: Milano Malpensa e Torino; Venezia; Bologna, Firenze/Pisa; Roma Fiumicino; Napoli; Bari; Lamezia Terme; Catania; Palermo; Cagliari), tra i quali sono stati individuati tre gate internazionali: Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Venezia.