Le fusioni e le acquisizioni toccano quota 3mila e 290 miliardi di dollari nell'anno in corso.
Il 2014 è stato un anno da record per quanto concerne fusioni e acquisizioni. Merk, società chimico-farmaceutica sul mercato dal 1668 (è la più antica) ha annunciato un’offerta da record per l’acquisizione dell’americana Sigma Aldrich: 17 miliardi di dollari. Merk fattura ogni anno una cifra pari a 11 miliardi. Sempre in Germania, il colosso delle telecomunicazioni Siemens ha annunciato due operazioni di rilievo: l’acquisizione dell’americana Dresser-Rand (forniture per l’industria petrolifera) per 7,6 miliardi di dollari e la vendita per 3 miliardi di euro del 50% della sua joint venture con Bosh nel comparto degli elettrodomesici.
Settembre, dunque, si conferma un mese molto caldo per ciò che concerne fusioni e acquisizioni. Il 2014 conferma tale trend. Solo durante la settimana scorsa, infatti, sono state annunciate sedici nuove operazioni del valore superiore al miliardo di dollari per un totale di 105 miliardi di dollari. Nella settimana precedente il valore delle operazioni si aggirava intorno ai quarantatrè miliardi.
Settembre non è il solo mese di ‘boom’ per fusioni e acquisizioni in questo 2014. L’anno in corso infatti è particolarmente brillante per il mercato delle fusioni e acquisizioni. Secondo la banca dati S&P Capital IQ, dall’inizio dell’anno il valore del mercato tiene conto di tutte le operazioni (annunciate, concluse e cancellate) ed è stata toccata la soglia dei 3mila e 290 miliardi di dollari. Una cifra che è superiore a quella fatta segnare in totale durante lo scorso anno (2,9 trilioni circa). Di fatto il volume delle operazioni è tornato ai livelli pre-crisi dal momento che al fine di ritrovare una simile annata bisogna tornare indietro al 2007, anno in cui si registrarono operazioni per oltre 4mila e 800 miliardi di dollari.