La rivista di alta finanza Forbes di proprietà del cantante Bono degli U2 nel 2000 lo ha inserito nella classifica dei 500 uomini..
Stiamo parlando di Johannes Hendrikus Hubert de Mol, meglio conosciuo come John De Mol (traduzione scherzosa: Giovanni La Talpa). Nato in una piccola cittadina a qualche kilometro da Amsterdam, John de Mol a 24 anni comincia a muovere i primi passi nell’ambiente dell’imprenditoria fondando nel 1979 la John de Mol Production.
Circa 15 anni dopo, nonostante la sua azienda funzionasse bene, decide di mettersi in società con il suo concorrente di sempre, Joop van den End creando così la Endemol, azienda che ora conosciamo benissimo anche in Italia.
I due imprenditori creativi cominciarono a lavorare bene al punto da riuscire a strappare un contratto decennale con l’importantissima televisione commerciale Holland Media Group. Grazie a questo contratto nell’azienda comincia ad arrivare un grande flusso di liquidità che ha permesso di finanziare l’ambizioso progetto ultra famoso del Grande Fratello.
Anche se moltissimi pensano che l’idea del Grande Fratello arrivi dal romanzo di Orwell 1984, l’idea arriva mentre John stava leggendo un articolo su una rivista scientifica che prevedeva la costruzione di una cupola in vetro sotto la quale inserire 8 persone per due anni per studiarne il comportamento. Nonostante le numerosissime critiche al neo-format il Grande Fratello acquista subito un grande successo a tal punto da essere venduto in ben 45 paesi, Italia compresa.
La Endemol, quotata alla borsa di Amsterdam, comincia a fare gola a molte aziende e nel 2000 viene venduta alla compagnia spagnola Telefonica per un importo di 5,5 miliardi di euro mantenendo però la direzione creativa sotto il controllo di John de Mol.
Come detto in quest’articolo, dopo il controllo di Telefonica, Endemol viene rimessa in vendita e a partecipare al nuovo acquisto si presenta Mediaset unita in cordata con una società finanziaria capitanata dallo stesso John de Mol e Goldman Sachs per 3,4 miliardi di euro. Venduta a 5,5 miliardi e ricomprata a 3,4…non male!
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