Il salvataggio choc di Cipro, che sarà salvata con un’iniezione da 10 miliardi di euro in cambio della tassazione forzosa dei depositi bancari, ha messo k.o. le borse europee che hanno aperto in profondo rosso
Il salvataggio choc di Cipro, che sarà salvata con un’iniezione da 10 miliardi di euro in cambio della tassazione forzosa dei depositi bancari, ha messo k.o. le borse europee che hanno aperto in profondo rosso in un clima di forte avversione per il rischio. Piazza Affari ha aperto con un passivo del 2,8%, anche se dopo i primi scambi è avvenuta un leggero rimbalzo dai minimi di giornata. Dopo circa quindici minuti dall’inizio delle contrattazioni alla borsa di Milano, l’indice FTSE MIB perde il 2,14% a 15.717 punti.
Forti vendite anche sui titoli di stato della periferia europea. In particolare lo spread Btp-Bund è salito subito fino a 337,7 punti base, mentre ora quota a 333,5 punti. Il rendimento del Btp a dieci anni si attesta al momento al 4,73%. Gli investitori temono il rischio-contagio, per cui preferiscono vendere i bond periferici e comprare Bund tedeschi. Sul forex, il cambio euro/dollaro è sceso fino a 1,2880.
Secondo Moody’s “il pacchetto di aiuti a favore di Cipro, che prevede un prelievo forzato sui depositi, è negativo per i correntisti delle banche in Europaâ€. In Italia si ricorda un evento simile nel 1992, quando avvenne la svalutazione della lira. Il governo Amato decise di tassare i depositi bancari con una misura straordinaria dello 0,6%. Il clima di negatività sui mercati europei sta colpendo soprattutto le banche.
A Piazza Affari i titoli bancari stanno accusando il colpo: Unicredit perde il 4,81% a 3,644 euro, Intesa Sanpaolo il 4,14% a 1,18 euro, Banca Mps il 3,84% a 0,2028 euro, Ubi Banca il 3,52% a 3,066 euro, Bca Popolare di Milano il 3,38% a 0,4579 euro. L’unico titolo in territorio positivo è per ora Impregilo (+0,15% a 3,998 euro).