Effetto Weidmann sulle borse europee. In un’intervista a The Wall Street Journal, il numero uno della Bundesbank ha dichiarato che ci vorranno dieci anni per superare la crisi nell’area euro
Effetto Weidmann sulle borse europee. In un’intervista a The Wall Street Journal, il numero uno della Bundesbank ha dichiarato che ci vorranno dieci anni per superare la crisi nell’area euro. Le parole di Jens Weidmann sono in netto contrasto con il pensiero di molti policy maker europei, che ritengono ormai superata la fase più critica della crisi del debito nell’eurozona. Le borse europee hanno messo a segno pesanti ribassi, in particolare la borsa di Francoforte in calo del 2,34%. Piazza Affari chiude con una flessione inferiore al punto percentuale, risale lo spread.
La borsa di Milano ha fatto meno peggio rispetto agli altri listini continentali. L’indice FTSE MIB ha perso lo 0,96% a 15.384 punti, toccando i minimi più bassi degli ultimi sette giorni e avvicinandosi nuovamente all’area di supporto fondamentale di 15.000 punti. Hanno chiuso in forte ribasso anche la borsa parigina (-2,34%) e quella spagnola (-1,83%).
â–º RECORDATI: ANDAMENTO RICAVI PRIMO TRIMESTRE 2013
Lo spread Btp-Bund torna sopra 300 punti base, chiudendo a 302, dopo che in mattinata era sceso fino a 290 punti. Sul listino milanese i riflettori restano ancora puntati su Telecom Italia, dopo che Bernabè ha detto sì all’integrazione con 3Italia nel business mobile e allo scorporo della rete fissa con l’ingresso di Cdp. Il titolo ha comunque cchiuso con una flessione del 2,62% a 0,595 euro.
â–º S&P TAGLIA RATING L’ESPRESSO A BB-
I titoli peggiori sono stati STMicroelectronics (-5,08%), sceso sui minimi a tre mesi sotto 5,6 euro, e Buzzi Unicem (-4,98%). Tra i titoli bancari Unicredit perde lo 0,35%, mentre Intesa Sanpaolo chiude in rialzo dello 0,73%. Chiude in calo il titolo L’Espresso: -1,4% a 0,741 euro, dopo che S&P ha deciso di tagliare il rating del gruppo a BB-.