Il gruppo Campari è tornato sul mercato dei capitali ottenendo un buon risultato dal lancio del prestito obbligazionario a 7 anni, collocato per un importo complessivo pari a 400 milioni di euro
Il gruppo Campari è tornato sul mercato dei capitali ottenendo un buon risultato dal lancio del prestito obbligazionario a 7 anni, collocato per un importo complessivo pari a 400 milioni di euro. La domanda è stata davvero elevata, pari addirittura a circa 4,8 miliardi di euro, ovvero 12 volte il quantitativo offerto. L’emissione del bond è stata curata da Deutsche Bank, Banca Imi (gruppo Intesa SanPaolo) e Bank of America Merrill Lynch, in qualità di bookrunner. L’operazione è stata un vero e proprio successo per il leader italiane delle bevande analcoliche.
La società controllata dalla famiglia Garavoglia, che non ha un rating, ha potuto aumentare l’importo del bond a 400 milioni dai 350 milioni previsti inizialmente. Inoltre, grazie alle attuali condizioni favorevoli sul mercato obbligazionario italiano, Campari è riuscita a strappare uno spread di rendimento più conveniente rispetto a quello stimato all’inizio. Il prezzo di aggiudicazione del bond è stato 99,068 con cedola fissa del 4,5% e rendimento lordo del 4,659%.
Bob Kunze-Concewitz, ceo di Campari, ha definito l’emissione come “un grande successo sia in Italia sia all’esteroâ€. Il numero uno della società ha evidenizato come Campari riesca ad attrarre facilmente l’interesse degli investitori, grazie alla forte credibilità sui mercati internazionali e alla riconoscibilità dei suoi marchi a livello globale. Dopo il collocamento inaugurale del 2009, la società può brindare ad una nuova emissione obbligazionaria avvenuta a condizioni molto più vantagggiose rispetto a quella precedente.
Attraverso questa operazione Campari finanzierà il debito contratto a seguito dell’acquisizione della giamaicana Lascelles des Mercado, azienda leader nella produzione dei rum. Ieri, però, il titolo in borsa è sceso del 3% a 6,3 euro, appesantito dalla trimestrale negativa del colosso francese Remy Cointreau, che ha evidenziato un netto rallentamento delle vendite nell’Europa meridionale. Due giorni fa, però, Campari aveva toccato un nuovo massimo storico a 6,545 euro. Da inizio anno, il titolo Campari guadagna il 23,5% alla borsa di Milano.