I conti dei primi nove mesi dell’anno di Pirelli & C, leader mondiale nel settore dei pneumatici, sono risultati in linea con le attese degli analisti. Il gruppo della Bicocca ha chiuso il bilancio gennaio-settembre 2012 con un utile netto in crescita del 22,7% a 308,3 milioni
I conti dei primi nove mesi dell’anno di Pirelli & C, leader mondiale nel settore dei pneumatici, sono risultati in linea con le attese degli analisti. Il gruppo della Bicocca ha chiuso il bilancio gennaio-settembre 2012 con un utile netto in crescita del 22,7% a 308,3 milioni di euro e un giro d’affari in aumento del 7,2% a 4,574 miliardi di euro. A trainare le vendite è stato il segmento premium, con una crescita del 23,5% a 1,612 miliardi di euro. Ieri il titolo Pirelli ha chiuso con un rialzo dell’1,46% a 8,675 euro.
Il management ha confermato gli obiettivi di redditività a circa 800 milioni di euro per l’anno in corso. Tuttavia, è stata abbassata la stima sui ricavi – come da attese – a 6,15 miliardi di euro da 6,4 miliardi. E’ stato anche rivisto il livello di indebitamento industriale, che a fine anno è atteso maggiore o uguale di 1,2 miliardi di euro dopo il pagamento dei dividendi. La precedente stima era di un indebitamento finanziario netto inferiore a 1,1 miliardi di euro.
La riduzione della stima sui ricavi a 6,15 miliardi rispetto alle stime di consenus di 6,2 miliardi è stata spiegata dai vertici societari come la conseguenza di un “più rapido disimpegno del segmento standardâ€, senza contare il rallentamento dell’economia europea negli ultimi mesi. Il segmento premium è atteso in crescita intorno al 17%, sotto la precedente indicazione del 20%.
Sui conti ha impattato negativamente anche l’effetto-cambio fino all’1%. Pirelli non ha modificato, però, le attese sul risultato operativo, che dovrebbe mantenersi in linea con la guidance 2012 grazie alla focalizzazione sul segmento premium, alla politica dei prezzi stabile e alla riduzione dei costi.