
Gli analisti prevedevano profitti per un miliardo di euro, ma Societe Generale ha comunicato che ci sarà solamente un leggero utile decisamente inferiore rispetto a quello che si aspettavano gran parte degli analisti.
Gli analisti prevedevano profitti per un miliardo di euro, ma Societe Generale ha comunicato che ci sarà solamente un leggero utile decisamente inferiore rispetto a quello che si aspettavano gran parte degli analisti.
La crisi economica ha portato minori vendite anche nel settore tessile anche se Benetton è riuscita egregiamente a contenere i risultati negativi. I ricavi, se pur in maniera limitata, sono diminuiti portandosi nei primi 9 mesi dell’anno 2009 a 1,49 miliardi di euro con una diminuzione quindi di circa il 3% (2,8% per l’esattezza).
La banca ha fatto sapere che sarà probabile per il 2009 entrare in territorio di utile con la possibilità di emettere il dividendo sulle azioni ordinarie. Nei primi 9 mesi dell’esercizio 2009 la banca ha fatto registrare una diminuzione degli utili netti portando il valore a 2,262 miliardi di euro anche se i profitti netti sono saliti di ben 161 milioni di euro.
Nella giornata di oggi il titolo sta rimanendo inchiodato sui 2,51 euro per azione con una variazione, se pur minima, dello 0,4% in positivo. I risultati che arrivano dal trimestrale non sono però confortanti così come molte aziende come Mediaset e gran parte degli istituti di credito che devono affrontare il recupero di crediti non gestibili.
Oggi sono stati resi noto i dati dei primi 9 mesi di esercizio dell’anno 2009 e la situazione, com’era facile prevedere, vede un calo sostanziale dei ricavi e dei valori standard di bilancio rispetto all’anno 2008.
Nel consiglio di amministrazione di oggi è possibile che venga presentato il programma per l’emissione di un bond per un valore di 300 milioni di euro che serviranno a dare maggiore liquidità alla società controllata dal gruppo Fininvest.
I risultati del trimestrale infatti sono stati peggiori delle attese dove l’utile netto è stato di 37 milioni di euro contro i 164 dello stesso periodo dell’esercizio precedente.
La riduzione degli utili è stata sostanziale nei primi 9 mesi di quest’anno e questo è anche dipeso dalla svalutazione per la cessione della società tedesca Hansenet attiva nella banda larga per un valore di 540 milioni di euro.
Nonostante si tratta di un risultato negativo i dati registrati in questo trimestre sono stati accolti in maniera positiva, non solo perchè questo è il primo risultato positivo degli ultimi tre trimestri ma soprattutto perchè si tratta di dati superiori alle attese degli analisti che avevano parlato di un utile che si aggirava intorno ai 150 milioni di euro.
Se per Morgan Stanley il target price del titolo Fiat è a 25 euro, target decisamente molto ambizioso, per Commerzbank il nuovo target price di Fiat è 7 euro posizionando il proprio giudizio su “Sell†(vendere).
L’utile netto per questi primi 3 mesi dell’anno è pari a 447 milioni, 55.6% in meno di un solo anno fa, quando il dato era attorno al miliardo.