Damiani risultati al 31 marzo del 2013

bilancio damiani primo semestre 2011-2012

Fatturato consolidato di Gruppo a 137,8 milioni di euro con un calo pari al 9,1% anno su anno a tassi correnti rispetto al 31 marzo del 2012. E’ questo uno dei dati salienti del progetto di bilancio al 31 marzo del 2013 della società quotata in Borsa a Piazza Affari Damiani S.p.A. in accordo con quanto esaminato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione.

Bilancio Beghelli gennaio dicembre 2012

Un giro d’affari consolidato a 149,8 milioni di euro, ed una perdita netta a livello di gruppo pari a 19,9 milioni di euro rispetto ad un utile di 9,8 milioni di euro alla data del 31 dicembre del 2011. E’ questa la fotografia dei dati al 31 dicembre del 2012 di Beghelli S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader nei sistemi di illuminazione e nel risparmio energetico, in accordo con il progetto di bilancio che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione.

Beghelli cede azioni Byd Company

7 milioni di azioni della società cinese Byd Company, quotata presso la Borsa di Shenzhen. A cederle, per un controvalore pari all’incirca a 14,1 milioni di euro, è stata la società italiana Beghelli S.p.A. attraverso una delle controllate, la Beghelli Asia Pacific.

A darne notizia in data odierna, mercoledì 2 gennaio del 2013, è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari nel precisare come la cessione sul mercato dei titoli, avvenuta nello scorso mese di dicembre del 2012, sia stata effettuata in pieno accordo con il socio di minoranza della controllata Beghelli Asia Pacific.

Bilancio Beghelli gennaio settembre 2012

Ricavi consolidati a 114,9 milioni di euro, margine operativo lordo (Ebitda) a 3,2 milioni di euro, e risultato operativo (Ebit) negativo per 14,2 milioni di euro. Sono questi i numeri dei primi nove mesi del 2012 di Beghelli S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader nei settori dell’illuminazione e del risparmio energetico.

I nove mesi si chiudono con una perdita di 11,7 milioni di euro che la società con un comunicato ufficiale ha spiegato con svalutazioni straordinarie che, per complessivi 13,9 milioni di euro, hanno riguardato in prevalenza il settore del fotovoltaico per il quale la società Beghelli ha ridimensionato la propria presenza anche a seguito di un contesto normativo meno favorevole rispetto al passato.

Gruppo Beghelli prima semestrale 2012

Fatturato consolidato a 79,6 milioni di euro, margine operativo lordo a 4,8 milioni di euro, e risultato netto di gruppo negativo pari a 1,3 milioni di euro. Sono questi i dati salienti della prima semestrale 2012 del Gruppo Beghelli S.p.A. quotato in Borsa a Piazza Affari, leader nel settore dei sistemi elettronici per la sicurezza e per il risparmio energetico degli ambienti aziendali e domestici, ed operante anche nel comparto delle energie rinnovabili, in particolare nella tecnologia del solare fotovoltaico.

Nel primo semestre la società ha conseguito il 37,1% dei propri ricavi fuori dai confini italiani con un giro d’affari che, a 29,5 milioni di euro, è cresciuto anno su anno del 5,2%.

Bilancio Damiani al 30 giugno 2012

Si è chiuso con ricavi in moderato calo anno su anno il primo trimestre 2012-2013 per Damiani S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader nel settore della gioielleria. Dai dati esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione è emerso che Damiani nel periodo ha ottenuto un fatturato di 31,4 milioni di euro, in calo del 4,5% rispetto ai 32,8 milioni di euro di fatturato al 30 giugno del 2011.

Il dato è frutto di una contrazione dei ricavi nel canale wholesale dell’11,5% compensata solo in parte dal +12,3% anno su anno registrato dal fatturato del canale retail. A livello geografico c’è stato un calo dei ricavi in Italia dell’11,9%, mentre all’estero il fatturato di Damiani anno su anno è cresciuto del 18,3%.

Bilancio Damiani nove mesi esercizio 2011-2012

Fatturato consolidato in crescita anno su anno, ed a tassi costanti, del 6,4% a fronte di un Ebitda consolidato che è aumentato dai 0,5 milioni di euro del 31 dicembre del 2010 ai 1,4 milioni di euro al 31 dicembre del 2011.

Sono questi alcuni dei dati salienti dei primi nove mesi dell’esercizio 2011-2012 di Damiani S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader nel settore dei gioielli. Questo dopo che il CdA della società ha esaminato ed approvato il resoconto intermedio di gestione a livello di Gruppo dei primi nove mesi dell’esercizio fiscale 2011-2012 che si sono chiusi lo scorso 31 dicembre.

Bilancio Damiani primo semestre 2011-2012

Si sono attestati tutti in miglioramento i dati di Bilancio al 30 settembre del 2011 di Damiani S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nella creazione e nella distribuzione di gioielli nel nostro Paese e sui mercati esteri. Nel dettaglio, a chiusura del primo semestre del 2011-2012, proprio in data 30 settembre del 2011, Damiani ha riportato una crescita a due cifre del fatturato consolidato da vendite; nel dettaglio, il giro d’affari s’è attestato in crescita del 10,5% a 61,2 milioni di euro a tassi correnti rispetto ai 55,4 milioni di euro di fatturato al 30 settembre dello scorso anno.

Bene anche l’Ebitda consolidato che, pur attestandosi a fine settembre 2011 negativo per 3,3 milioni di euro, è migliorato di 1,5 milioni di euro anno su anno; bene anno su anno anche l’indebitamento, passato da 39,4 milioni di euro al 30 settembre del 2010 a 28,1 milioni di euro alla fine dello stesso mese del corrente anno.

Bilancio trimestrale Solsonica giugno agosto 2011

Solsonica Spa, facente parte del gruppo leader internazionale nel settore dei semiconduttori Eems, risulta oggi essere il primo produttore e distributore italiano di celle, moduli e soluzioni fotovoltaiche.

La posizione di Solsonica Spa, come si evince dai dati resi noti della relazione finanziaria consolidata al 31 agosto 2011, è decisamente migliorata.

Bilancio trimestrale Damiani aprile giugno 2011

Il consiglio d’amministrazione di Damiani Spa, controllata del Gruppo Damiani e da sempre attiva nel campo della gioielleria d’alta moda, ha approvato soltanto ieri i conti del primo trimestre dell’esercizio 2011-2012.

Trimestrale Lundin Mining aprile giugno 2011

La Lundin Mining, leader mondiale nel settore dell’estrazione del rame e del cobalto con sede a Toronto, una delle principali città canadesi nonché sede di una delle principali e più importanti piazze affari del mondo, ha appena pubblicato il proprio bilancio trimestrale, che ha fatto segnale aumenti in ogni settore, meno che nell’estrazione di rame.

Per quanto riguarda i dati economici possiamo affermare come la Lundin Mining sia cresciuta di circa 42 milioni di dollari (da 15,1 a 57,7) rispetto al pari periodo del 2010 (dati relativi agli utili) mentre di circa 1 milione di dollari (183,1 contro 184) rispetto al Q2 2010 (dati relativi ai ricavi).

Il prezzo delle azioni, dunque, si è assestato a circa 0,10 dollari al pezzo, rispetto agli 0,07 dello scorso anno.

Trimestrale Parmalat aprile giugno 2011

Venerdì 29 luglio 2011, in chiusura dei mercati, il titolo Parmalat perdeva circa il 5% (4,58%) assestandosi a quota 1,8100 euro.

Il calo, che come si può evidenziare dai grafici è cominciato intorno alle 09.30 di venerdì, è stato progressivo ed inarrestabile, facendo perdere alle azioni ben 9 centesimi di euro in una solo giornata.

Il motivo della seduta nera a Piazza Affari è da ricercarsi, secondo gli analisti, nella pubblicazione dei bilanci relativi a questa prima frazione del 2011, in particolare al periodo compreso tra aprile e giugno.

Trimestrale Mediolanum aprile giugno 2011

Sono stati pubblicati proprio ieri, previa approvazione del CdA, i conti trimestrali, nonché semestrali, di Banca Mediolanum, la banca multicanale del gruppo Fininvest – Famiglia Doris, il cui titolo è in calo per inchiesta giudiziaria.

Bisogna segnalare, inoltre, come la svalutazione dei titoli governativi greci, a causa del secondo piano di salvataggio della Grecia, abbia profondamente inciso sulle performance del gruppo milanese, facendo registrare un ribasso degli utili di oltre il 30% (14,2 milioni di euro) ed assestando il risultato finale sui 98,6 milioni di euro rispetto ai 111 previsti alla vigilia.

La raccolta netta, infine, è stata pari a 1.481 milioni di dollari, e le masse amministrate sono cresciute del 9% a quota 46.723 milioni di euro.