Gemina trattative con Enac su tariffe

Ieri si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Gemina, dopo l’assemblea dei soci, ed è stato nominato presidente del CdA Fabrizio Palenzona, con il presidente uscente, Guido Angiolini, che è stato eletto amministratore delegato.

Come spiegato dallo stesso Angiolini, in questo momento la società ha tre obiettivi principali, cioè la revisione delle tariffe aeroportuali, il rafforzamento dell’assetto azionario con l’ingresso dell’aeroporto di Singapore, e l’espansione dell’aeroporto di Fiumicino.

Saab chiude, saltano le trattative con Spyker

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General Motors ha annunciato che la vendita di Saab non è più possibile e che quindi la casa automobilistica svedese si avvia verso una lenta e proggessiva cessazione di ogni attività, con conseguente chiusura di tutti gli stabilimenti.

L’annuncio è stato dato poche ore fa dalla casa automobilistica americana che ha spiegato di non essere riuscita a raggiungere un accordo con l’olandese Spyker per la vendita di Saab, per questo non ci sono altre alternative, le auto a marchio Saab sono destinate a sparire. Nella nota diffusa da General Motors non vengono spiegati nel dettaglio quali sono stati gli impedimenti che hanno fatto saltare la vendita da Saab, il comunicato si limita a spiegare che nel corso delle trattative sono emersi problemi che le due parti non sono riuscite a risolvere.

Mediaset punta ad acquisire Digital+ di Prisa

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Prende di nuovo piede l’ipotesi di una possibile espansione di Mediaset verso la Spagna, a dare la notizia è il quotidiano spagnolo Expansion al quale Juan Luis Cebrian, l’amministrazione delegato del gruppo Prisa, ha rivelato che la società ha iniziato ad avere delle “conversazioni informali” con Mediaset per ciò che riguarda il mercato televisivo spagnolo, ma ha anche sottolineato che al momento non ci sono negoziati concreti.

In Spagna Prisa è editore di El Pais e Cinco Dias e ha i controllo dell’emittente Cuatro e in particolare della pay-tv satellitare Digital+, che recentemente ha più volte ribadito di essere intenzionata a vendere.

Trattative bloccate tra GM e Magna

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A quanto pare la parola fine sulla questione Opel-GM-Magna è ancora pura utopia, infatti nella giornata di ieri si è assistito ad un blocco improvviso ed abbastanza imprevisto delle trattative per cedere il marchio Opel di proprietà di General Motors al gruppo austro-canadese Magna.

Questo è dovuto alla scelta del consiglio di amministrazione di Gm di cercare nuove alternative a quelle sul tavolo da mesi, con anche l’ipotesi finora mai presa in considerazione di effettuare un risanamento della società attraverso aiuti di Stato dal Governo Usa.

Deutsche Bank in trattativa con Bankhaus Sal. Oppenheim

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La notizia diffusa nei giorni scorsi dal quotidiano BoersenZeitung è stata confermata ufficialmente da Deutsche Bank attraverso una nota in cui la banca tedesca ha confermato di essere in trattative con Bankhaus Sal. Oppenheim.

La banca, in particolare, ha fatto sapere di aver presentato un offerta non vincolante al fine di acquisire una partecipazione azionaria nel capitale di Bankhaus Sal. Oppenheim e che quindi è pronta ad avviare due diligence.

Sospese le trattative per la fusione tra Volkswagen e Porsche

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Grazie ad alcune misure varate dal governo Volkswagen è riuscita a limitare il calo delle vendite portandolo al 4,7%, un importante segnale di ripresa ma che, tuttavia, non và a cancellare la difficile situazione economica. Il gruppo tedesco, infatti, prevede di vendere nel corso di tutto il 2009 circa il 10% in meno di automobili.

Stime negative che hanno indotto Volkswagen ad abbandonare le trattative relative al progetto di fusione con Porsche annunciato circa due settimene fa. A quanto pare si tratterebbe soltato di una sospensione temporanea anche se è difficile dire se e quando riprenderanno i colloqui tra le due case automobilistiche.

Alleanza Chrysler Fiat al via

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L’alleanza tra Fiat e Chrysler è davvero ad un passo. Dopo l’accordo con i sindacati, infatti, è stato rimosso anche il secondo grande ostacolo, ritenuto fino a pochi giorni fà la possibile causa del fallimento delle trattative.

Sergio Marchionne, infatti, ha ricevuto ieri l’ok per la conclusione delle trattative anche da Exor, la finanziaria attraverso la quale la famiglia Agnelli controlla il Lingotto. Il Tesoro statunitense, inoltre, secondo alcune indiscrezioni, è riuscito ad arrivare ad un accordo con i quattro principali creditori di Chrysler, ossia JP Morgan, Citigroup, Goldman Sachs e Morgan Stanley.

L’accordo tra Fiat e Chrysler è sempre più lontano

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L’accordo tra Fiat e Chrysler appare ogni giorno più lontano. Solo qualche giorno fà, infatti, Sergio Marchionne si era detto pronto a rinunciare all’intesa nel caso in cui i sindacati non avessero accettato le condizioni dell’accordo entro la fine del mese.

L’amministratore delegato Fiat, infatti, aveva spiegato che al momento c’è il 50% di possibilità che l’accordo con Chrysler vada in porto. Pur non trattando direttamente con i sindacati, infatti, Marchionne ha spiegato che essi hanno assunto una posizione decisamente più rigida e non sembrano affatto intenzionati ad accettare la riduzione del costo del lavoro inclusa nell’accordo.

Cancellata la lista nera dei paradisi fiscali

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Dopo lo stop ai paradisi fiscali dichiarato durante il G20 di Londra il Ministro degli Esteri Franco Frattini aveva espresso l’assoluta necessità di passare in brevissimo tempo dai fatti alle parole affinchè i paesi inseriti nella cosiddetta lista nera dei paradisi fiscali si adeguassero velocemente a quelle che sono le norme finanziarie internazionali.

C’è mancato poco che Frattini non facesse in tempo neanche a pronunciare tali parole visto che la cosiddetta lista nera dei paradisi fiscli è già scomparsa. I paesi che ne facevano parte (Uruguay, Costa Rica, Filippine e Malaysia), infatti, sono già stati cancellati da questa lista per aver assunto l’impegno formale ad uno scambio di informazioni sulla base degli standard internazionali stabiliti dall’Ocse.

Il governo americano punta Citigroup

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E’ stato il Wall Street Journal a diffondere la notizia secondo cui il governo americano avrebbe tra i suoi piani quello di ampliare ulteriormente la sua partecipazione in Citigroup, portandola al 40%.

Sebbene il Wall Street Journal citasse tra le sue fonti nomi di persone molto vicine alle trattative non è ancora giunta alcuna conferma ufficiale. Per ora, infatti, le trattative riguardano i vertici della banca e le autorità di regolamentazione. Solo una volta che verrà raggiunto un accordo si provvederà ad informare di tale possibilità l’amministrazione governativa di Obama, che potrà a questo punto esprimere o meno il suo consenso.

Fallimento delle trattative tra Qantas Airways e British Airways

Le compagnie aeree Qantas Airways e British Airways, a seguito di una lunghissima trattativa, hanno escluso una possibile fusione tra le due aziende. Le due compagnie, infatti, nei mesi passati avevano prospettato una loro unione al fine di costituire un’unica società che potesse, in questo modo, essere più forte, per far fronte al calo della domanda e alle difficoltà derivanti dall’aumento del prezzo del carburante.