Tiscali esposizione banche alleggerita

Su Tiscali le banche hanno alleggerito la propria posizione, cedendo una parte del debito a sconto sul mercato secondario.

Come scritto nella relazione semestrale del gruppo telefonico sardo, le banche titolari del debito Senior da circa 153 milioni di euro hanno venduto le proprie quote a dei fondi specializzati in distressed investments: Silverpoint Capital e Sothic.

Tiscali ottiene 24 milioni per cessione filiale UK

Tiscali ha comunicato la conclusione del processo di valutazione relativo all’Escrow Account costituito poco più di un anno fa contestualmente alla cessione di Tiscali Uk al Gruppo TalkTalk. Le due aziende, in particolare, si sono accordate per il rilascio a favore di Tiscali di 24,6 milioni di euro, di cui 21,6 milioni di euro verranno rilasciati con effetto immediato, mentre i restanti 3 milioni verranno rilasciati in due tranches di pari importo ad ottobre 2010 e a gennaio 2011, al verificarsi di alcune condizioni contrattuali prestabilite.

La somma contribuirà al processo di abbattimento dell’indebitamento finanziario netto che rientra nel piano di ristrutturazione avviato dal gruppo Tiscali nel 2009.

Bilancio Tiscali 2009

Tiscali ha reso noto i risultati dell’anno 2009, chiuso in perdita per 384,8 milioni di euro, in netto peggioramento rispetto alla perdita di 242,7 milioni dell’anno precedente.

Questo calo è dovuto però in larga parte alle minusvalenze registrate per la cessione della controllata Uk e di TiNet per 372,4 milioni. Sono stati di 290,3 milioni i ricavi consolidati, comunque in calo rispetto ai 325,1 milioni del 2008.

L’Ebitda prima degli accantonamenti è stato di 88,2 milioni, in aumento del 2,7% su base annua e sopra il target del 26%.

Situazione Tiscali dopo aumento di capitale

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Dopo aver monitorato la procedura dell’aumento di capitale di Tiscali, la Consob ha reso noto la fotografia scattata il 18 novembre scorso che mostra in dettaglio la gestione proprietaria della società dopo l’aumento di capitale avvenuto i giorni scorsi.

La famiglia Sandoz ad esempio è scesa di oltre il 4% dopo l’aumento di capitale e al momento risulta avere meno del 2% confronto al 6,92% del mese di febbraio 2008.

Aumento di capitale Tiscali concluso

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L’aumento di capitale Tiscali da 180 milioni si è concluso venerdì scorso con la sottoscrizione del 93% circa delle azioni offerte. In particolare sono stati esercitati 57.226.378 diritti di opzione per la sottoscrizione di 1.672.570.957 azioni ordinarie nuova emissione, pari al 92,93% del totale delle azioni offerte, per un controvalore di circa 167,2 milioni.

Di questi diritti di opzione, 10.905.730, ovvero il 17,71% delle azioni offerte, sono stati esercitati da Renato Soru. I 4,35 milioni di diritti di opzione non esercitati, pari al 7% del totale, saranno offerti in Borsa tra il 5 e l’11 novembre.

Titolo Tiscali monitorato dalla Consob

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Come gli investitori e gli speculatori sanno, dopo l’aumento di capitale di Tiscali, il titolo dell’azienda sarda è stato sospeso diverse volte per eccesso di rialzo e in poche sedute il titolo Tiscali è passato da 0,2 euro ad azione a oltre 1 euro per azione come è possibile vedere dal grafico caricato sopra.

Nella giornata di ieri si sono registrati dei volumi incredibili toccando addirittura i 50 milioni di euro di titoli scambiati. Una speculazione del genere ha fatto però suonare il campanello d’allarme e la Consob ha deciso di monitorare l’andamento del titolo Tiscali e dei diritti ad esso associati.

Piano industriale Tiscali periodo 2009/2013

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E’ partito oggi l’aumento di capitale di Tiscali già ampiamente annunciato nei giorni scorsi e subito, in apertura di seduta, il titolo è stato sospeso per eccesso di rialzo.

Il prezzo del titolo Tiscali è stato fissato a 3,6 euro per azione dopo la performance di venerdi 9 ottobre che ha portato il titolo a pesare 3,7325 euro per azione anche se la variazione è stata negativa con un valore di -1.1258%.

Aumento di capitale Tiscali

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Era nell’aria da qualche giorno, ma è di oggi la notizia che vedrebbe l’azienda Tiscali alle prese con l’aumento di capitale attraverso la richiesta inoltrata alla CONSOB.

Negli ultimi 10 giorni il titolo di Tiscali ha avuto un aumento di circa 60 centesimi di euro portandosi oggi a 3,80 euro per azione in apertura.

Tiscali, aumento di capitale prima di Natale

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Il fondatore di Tiscali Renato Soru ha dichiarato che è previsto un aumento di capitale prima di Natale e che i vertici della società stanno lavorando ad un piano industriale su cui saranno esclusivamente concentrati nel corso delle prossime settimane.

L’azienda, tuttavia, non ha ancora deciso se presentare il piano industriale in concomitanza con l’operazione di aumento di capitale o se farlo nelle settimane immediatamente precedenti, in ogni caso nel prospetto dell’aumento di capitale saranno indicate le linee guida del piano industriale.

Wind interessata a Tiscali, Fiat attende la trimestrale

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Altra buona giornata per la borsa mondiale quella di ieri che si è conclusa con netti rialzi a Wall Street, dove il Dow Jones ha guadagnato lo 0,77% a quota 8916,17 punti, il Nasdaq ha messo a segno un rialzo dello 0,36% a 1916,20 punti mentre il listino S&P 500 ha chiuso a +0,36% a quota 954,56 punti.

Questi rialzi sono dovuti alle trimestrali pubblicate in USA, tra tutte spicca quella di Caterpillar che ha fatto guadagnare anche le borse europee, che hanno messo a segno il settimo giorno di rialzi consecutivi, a Milano il Ftse Mib ha chiuso in guadagno dell’1,61% mentre il Ftse All Share +1,54%. Parigi +0,98%, Londra +1,02% e Francoforte +1,27%.

Wind interessata a 3 Italia e a Tiscali

Naguib Sawiris

Le due compagnie telefoniche Wind e 3 Italia presto potrebbero essere oggetto di una fusione e quindi trasformate in un unica grande compagnia telefonica.

A rivelare la possibilità di questa fusione è stato Naguib Sawiris, numero uno di Weather Investments, la società a cui fa capo la telefonica Wind. Sawiris, in particolare, ha rivelato che la probabile fusione tra Wind e 3 Italia rientra in quella che è considerata la terza fase di sviluppo di Wind, una fase in cui l’attenzione viene focalizzata sui cosiddetti “servizi ad alto valore” su Internet a banda larga.

Piazza Affari vola

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La settimana passata ha fatto segnare ottimi risultati per quanto riguarda la borsa italiana. Piazza Affari si attesta tra le migliori borse europee grazie a diversi fattori: le molte trattazioni nel settore bancario dovute soprattutto agli stress test americani e grazie al rialzo del prezzo del petrolio che ha spinto Eni in alto.

Eni, che ha caratterizzato la giornata di venerdì, è stata protagonista di 1.8 miliardi di € di azioni scambiate a fronte dei 4.6 miliardi totali. Eni conclude la settimana con un guadagno del 3.48%. Il Mibtel chiude in rialzo del 2.81% a quota 16’082 punti mentre l’S&P/Mib segna +3.51% ed un valore di 20’509 punti.

Tiscali Uk vende a Carphone

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La società di Internet providing sarda Tiscali ha venduto i suoi assets inglesi alla compagnia d’oltre manica Carphone Warehouse Group. La notizia era già nell’aria da diversi giorni ma solo ora il Cda del gruppo italiano ha deciso di vendere il 100% delle azioni Tiscali Uk portando nelle casse dell’Isp 255,5 milioni di sterline (circa 289 milioni di euro).

L’operazione, che deve ancora tuttavia essere sottoposta alle approvazioni regolamentari e alla finalizzazione degli accordi di ristrutturazione del debito complessivo, prevede anche un accordo con VNIL (socio di Tiscali Uk) il quale ha permesso il riacquisto della quota di minoranza e l’annullamento parziale del debito dovuto.

Ernst&Young non certifica il bilancio Tiscali 2008

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Ernst&Young, società di revisione di Tiscali, ha mostrato incertezze in relazione al bilancio 2008 della società sarda, incertezze che non consentono di “concludere sull’appropriatezza della prospettiva di continuazione dell’attività aziendale“.

L’impossibilità di esprimere un giudizio sul bilancio 2008 di tiscali, ha spiegato Ernst&Young, dipende soprattutto dalle trattative attualmente in atto tra Tiscali e alcune banche, trattative che hanno ad oggetto il debito della società di internet service provider.