Telecom Italia si ritira dalla gara per Sia-Ssb

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Telecom Italia perde terreno in borsa, -0,53% a quota 0,93 euro, in seguito alle voci secondo cui l’azienda non è più in trattativa con la Sia-Ssb, società che opera nel settore dell’Information & Communication Technology, fornendo servizi e soluzioni alla comunità finanziaria internazionale nelle aree del processing delle carte di pagamento, dei sistemi di pagamento, dei capital markets e dei servizi di rete per la connettività e per la messaggistica.

Telecom Italia detiene attualmente il 4% di Sia-Ssb, che corrisponde a 378 milioni di euro di ricavi e utile netto di 11 milioni.

Telecom Italia, ottimi risultati nel secondo trimestre 2009

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Per Telecom Italia arriva una spinta molto forte dagli ultimi giudizi di JPMorgan, che conferma il giudizio sul titolo a “neutral” e il target price a 1.23. Ieri in borsa il titolo della compagnia telefonica italiana ha chiuso in rialzo dell’1.5% a 0.949 euro.

JP Morgan ha analizzato i risultati di Telecom Italia nel primo trimestre 2009, giudicandoli ottimi dati, queste valutazioni favorevoli sono anche dovute a rifinanziamenti, dismissioni di asset e al mercato brasiliano. Proprio il mercato del Brasile sta facendo guadagnare punti a Telecom, infatti questo mercato nel mese di maggio ha ripreso a crescere, ha segnato un bel +2%.

Buona partenza in borsa, Fiat risente delle notizie dagli Usa

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Sono partite abbastanza bene le borse europee quest’oggi dopo la brutta giornata di ieri soprattutto in America, infatti Parigi guadagna l’1% circa così come Londra, il Ftse Mib di Milano guadagna lo 0.85% a 20‘060 punti.

Oggi sarà una giornata decisiva per Telecom Italia (in questo momento +0.31% a 0.96 euro) perché il vice ministro per lo sviluppo tecnologico Paolo Romani presenta alla Commissione Trasporti in parlamento il Rapporto Caio concluso che riguarda lo sviluppo delle tecnologia a banda larga in Italia.

L’Agcom multa Vodafone, Telecom Italia e altri operatori telefonici

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E’ davvero un periodo nero per le compagnie telefoniche. Solo pochi giorni fà, infatti, l’Antitrust aveva multato Vodafone e Tim per aver modificato unilateralmente i propri piani tariffari. Ebbene, è di poche ore fà la notizia di una nuova sanzione inflitta dall’Agcom (Autorità Garante delle telecomunicazioni) a danno di Vodafone, Telecom Italia, Opitel, Bt Italia e Eutelia.

Le varie sanzioni inflitte, che ammontano ad un totale di 2,8 milioni di euro, sono state il frutto di una serie di procedimenti che L’Autorità aveva intrapreso per verificare la corretta applicazione, da parte delle compagnie telefoniche, delle norme relative alla portabilità del numero, ai servizi non richiesti e ai vari indici di qualità.

Telecom interessa agli investitori

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E’ notizia di queste ultime ore, confermata ufficialmente da Franco Barnabè, amministratore delegato di Telecom Italia, che degli investitori avrebbero bussato, di loro iniziativa, alla porta della nostra compagnia telefonica che dimostravano un interesse ad investire nel capitale di Telecom Italia.

Al momento, come conferma Barnabè, nessuna offerta si è però concretizzata.

Investire nei titoli TLC

Investire nel settore delle TLC, i titoli che fanno riferimento alle aziende che si occupano di telecomunicazioni, può essere un’esperienza non sempre positiva. L’andamento di questi titoli è spesso altalenante, incerto e fortemente influenzato dalle scelte economiche intraprese dal mercato globale.

Grande scalpore ha generato, per esempio, il grande ribasso subito dal tandem Retelit – Eutelia. In particolare la prima, Retelit, società che gestisce una rete nazionale di comunicazione in fibra ottica e alle prese con un aumento di capitale, ha fatto registrare perdite pari al 30% rispetto alla settimana precedente. L’operazione di emissione di nuove azioni (che saranno collocate al prezzo indicativo di 0,42 euro) si concluderà il 18 luglio, con un emissione totale di 75,06 milioni di azioni ordinarie che andranno a sostituire i vecchi titoli in ragione di 8 nuove azioni ogni 9 precedentemente possedute. Minori le perdite di Eutelia (-4%) che secondo alcune voci circolanti dovrebbe essere acquisita da Wind.

Settimana difficile per Wall Street

Settimana difficile quella appena trascorsa per Wall Street a causa dei timori legati al settore del credito bancario e all’ulteriore crescita del prezzo del greggio. Il Dow Jones chiude a quota -1,83%, l’S&P500 a quota -1,85% e il Nasdaq fa segnare un ribasso ancora maggiore, pari al 2,27% rispetto alla quotazione precedente (trascinato in basso dai titoli legati all’industria dell’elettronica, in calo del 2,76%).

L’oro termina, invece, la settimana con un rialzo del 4% rispetto all’inizio della stessa, balzando a 903,70 dollari l’oncia, confermandosi stabile e affidabile anche in periodi di forti perdite.

L’argento è quotato a 17,40 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude a 134,70 dollari al barile, quasi il 2,77% in più rispetto alla quotazione precedente.

TELEFONICA torna a fare shopping

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L’acquisto di Telecom da parte di Telefonica era più che prevedibile, era nell’aria da molto tempo e più volte abbiamo parlato su questo blog delle possibili trattative di vendita. La cosa che faceva pensare ad un possibile acquisto era il fatto che il gruppo spagnolo Telefonica si troverà a breve con un grande capitale da investire per via della vendita della olandese Endemol che con molta probabilità verrà acquistata dal gruppo Mediaset ed anche per questo motivo che la società di Berlusconi non era molto interessata all’acquisto di Telecom anche se poteva sviare la legge sul conflitto d’interessi attraverso Banca Mediolanum.

Discesa di Alitalia e di Telecom

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Non passa giorno in cui non si senta parlare almeno una volta delle trattative in corso per decidere il destino di Alitalia e di Telecom ed è per questo che ho voluto creare un post per unire le due aziende che sono già unite in un destino molto comune. I due titoli sono in continua discesa, nessuno sa niente perchè le trattative di vendita sono altamente riservate e nemmeno i risparmiatori che hanno sempre dato un grande sostegno alle due aziende investendo il proprio capitale possono venire a conoscenza dei retroscena della vicenda.