
Telecom Italia niente negoziati con Hutchison Whampoa

La cura dimagrante di Mediobanca, che ha intenzione di ridurre l’esposizione azionaria attraverso la cessione di varie quote di partecipazioni e di fare così pulizia in bilancio, va avanti e ora sembra entrare nel vivo con i primi movimenti degni di nota. Innanzitutto sono state svalutate le partecipazioni in Telco-Telecom Italia e in RCS MediaGroup per complessivi 400 milioni di euro. Poi il consiglio di amministrazione ha approvato il nuovo piano industriale 2013-2016, che prevede il raggiungimento di ricavi per 2,1 miliardi e un Roe a +10/11%.
Effetto Weidmann sulle borse europee. In un’intervista a The Wall Street Journal, il numero uno della Bundesbank ha dichiarato che ci vorranno dieci anni per superare la crisi nell’area euro. Le parole di Jens Weidmann sono in netto contrasto con il pensiero di molti policy maker europei, che ritengono ormai superata la fase più critica della crisi del debito nell’eurozona. Le borse europee hanno messo a segno pesanti ribassi, in particolare la borsa di Francoforte in calo del 2,34%. Piazza Affari chiude con una flessione inferiore al punto percentuale, risale lo spread.
Il bond ibrido a 60 anni è stato finalmente piazzato sul mercato da Telecom Italia, che ha ricevuto richieste per 3,5 miliardi di euro. Si tratta di un quantitativo pari a quasi cinque volte l’offerta. Telecom Italia ha piazzato 750 milioni di euro. Il gruppo delle telecomunicazioni, guidato da Franco Bernabè, ha approfittato della fase ancora positiva per il mercato dei corporate bond nonostante l’incertezza post-elettorale e il downgrade ricevuto da Moody’s lo scorso 12 febbraio a Baa3 con outlook negativo.
Potrebbero riaprirsi i giochi su La7, quando ormai l’emittente televisiva che fa capo a Telecom Italia Media sembrava destinata a Urbano Cairo. Il presidente del Torino Calcio sta trattando formalmente l’acquisto di La7 dopo aver ricevuto l’ok dal consiglio di amministrazione di Telecom Italia, che controlla ancora TI Media. Secondo le indiscrezioni di stampa sarebbe spuntato il nome di un nuovo pretendente. Si tratta di Guido Veneziani, a capo dell’omonimo gruppo editoriale che distribuisce periodici come Vero e Stop. La notizia ha messo le ali in borsa al titolo TI Media.
Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia, che si riunisce oggi, dovrebbe rinviare ancora la decisione definitiva sulla vendita della controllata Telecom Italia Media. In extremis, alle offerte di Cairo e Clessidra, si è aggiunta anche la manifestazione di interesse di Diego Della Valle, pronto a rilevare La7 (ma non l’intera società ). Il rinvio della decisione sulla vendita di TI Media sembra praticamente certo, visto che lo stesso Della Valle ha chiesto un po’ di tempo per valutare al meglio il dossier La7.
Secondo indiscrezioni di stampa, la cessione di Telecom Italia Media al fondo Clessidra sarebbe vicina e potrebbe essere annunciata già nel consiglio di amministrazione che la controllante Telecom Italia terrà il prossimo 18 febbraio. Il fondo di investimento avrebbe offerto 300 milioni di euro, ovvero 40 milioni per l’equity rispetto a una market cap attuale che si aggira intorno ai 220 milioni di euro. Oggi il titolo TI Media mostra una variazione nulla a Piazza Affari. La quotazione attuale è 0,156 euro.
Momento delicato per Telecom Italia, che ha da poco annunciato di voler dimezzare il dividendo nei prossimi tre anni. Ieri, in tarda serata, è arrivata la bocciatura dell’agenzia di rating Moody’s, che ha deciso di abbassare il giudizio sul merito di credito a Baa3 da Baa2 con un outlook negativo. Ciò vuol dire che nei prossimi mesi è possibile un nuovo downgrade sul rating di lungo periodo. Stamattina in borsa le azioni ordinarie Telecom Italia mostrano un calo dello 0,55% a 0,6375 euro.