Trichet prende le distanze da Weber

Jean Claude Trichet, presidente della Banca Centrale Europea, in un’intervista rilasciata in esclusiva al quotidiano “La Stampa”, ha preso le distanze da Axel Weber, il Presidente della Bundesbank, il quale qualche giorno fa aveva avanzato la proposta per ritirare il programma d’acquisto di bonds della BCE perchè secondo lui non avrebbe funzionato.

Come dichiarato da Trichet, questa tuttavia non è affatto la linea seguita dalla maggioranza del consiglio direttivo della Banca Europea.

Tassi di interesse invariati nella zona euro

Come era stato ampiamente previsto dagli analisti, la Banca Centrale Europea ha lasciato i tassi di interesse invariati ai minimi storici, ed ha esteso almeno fino al 18 gennaio 2011 le operazioni di finanziamento pronti contro termine con la modalità d’asta full allotment, quelle cioè a rubinetto e a tasso fisso.

Questa rete di finanziamenti era stata creata appositamente dalla Bce durante la crisi economica per dare un po’ di liquidità al mercato.

La Fed spinge al ribasso Wall Street

wall street

Giornata di borsa quella di ieri influenzata dalla decisione della Federal Reserve di lasciare i tassi di interesse al minimo storico tra lo 0 e lo 0,25%, ma nonostante questa notizia positiva ed un avvio deciso dei principali listini statunitensi, la giornata a Wall Street si è chiusa in terreno negativo.

A Wall Street l’indice Dow Jones ha chiuso le contrattazioni lasciando sul campo lo 0,83%, il Nasdaq ha perso lo 0,69% mentre l’S&P ha ceduto lo 0,81%. A trainare al ribasso i listini sono stati in particolar modo i titoli del settore energetico e le materie prime.

Bce verso la conferma dei tassi d’interesse

bce

Quest’oggi si terrà la riunione della Banca Centrale Europea e le prime indiscrezioni parlano di tassi fermi all’1%, ed inoltre potremmo anche sentire Trichet, presidente della Bce, fare il punto sul programma di acquisto dei covered bond, che ha avuto inizio a maggio di quest’anno oltre magari a dare qualche anticipazione su come l’economia dell’Europa stia reagendo.

Quasi tutti gli analisti concordano sul fatto che il costo del denaro non si muoverà dall’1%, e questo sarebbe il terzo mese consecutivo in cui questo accade, che costringerebbe il prezzo del denaro a restare al minimo storico per un altro anno, perlomeno finchè non si inizierà veramente ad uscire dalla crisi.