Una nuova tassa sul trading in arrivo?

Una nuova tassa sul trading, o meglio la tassa sulle transazioni finanziarie, in gergo TTF, di cui si parla già da mesi. Senza però essere arrivati ancora a nessuna decisione risolutiva. Eppure l’Eurogruppo potrebbe questa volta esprimersi in maniera diversa dal passato e approvare una volta per tutti il nuovo onere fiscale che potrebbe portare alle casse dello Stato Italiano dai 3 ai 6 miliardi di euro di gettito. 

Tobin Tax su azioni e derivati

piazza affariLa Tobin Tax, la “nuova” tassa sulle transazioni finanziarie, è già una realtà. Dopo l’introduzione del prelievo sugli scambi azionari – misura scattata nel mese di marzo -, l’imposta prosegue il suo iter con una netta accelerazione rispetto ai tempi previsti. Da Lunedì, la Tobin Tax  verrà applicata anche ai contratti derivati e alle transazioni ad alta frequenza, le cosiddette high frequency trade (HTF), con un’aliquota dello 0,02% sul controvalore degli ordini che avvengono oltre una determinata soglia velocità. L’Italia sta facendo da apripista a livello mondiale, dal momento che ancora in nessun paese il prelievo si estende a strumenti derivati (in Francia, ad esempio, la  tassa si applica solo sulle azioni). Quali potrebbero essere le conseguenze?

Imu prima casa sospesa dal Consiglio dei ministri

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In linea con le attese, in data odierna il Consiglio dei ministri presieduto dal leader del Governo, il Premier Enrico Letta, ha approvato la sospensione dell’Imu sulla prima casa. In particolare, è stato sospeso il pagamento della prima rata sulle prime case con l’eccezione dei palazzi di pregio storico o artistico, delle ville, castelli ed abitazioni di tipo signorile.

Tasse rendite finanziarie troppo basse in Italia

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L’attuale aliquota sulle rendite finanziarie, al 20%, è tre le più basse in Europa e comunque sotto il livello di tassazione applicato in Paesi come il Regno Unito, la Finlandia, la Francia, la Svezia. Ed ancora, tra gli altri, l’Irlanda, l’Austria e la Germania in accordo con quanto messo in risalto dal Codacons dopo aver appreso i dati di Eurostat in merito ai dati sul deficit 2012 del nostro Paese.

Mediobanca preferisce governo debole per l’Italia

Secondo gli esperti di Mediobanca se dalle urne dovesse uscire un governo con una maggioranza risicata, l’Italia potrebbe beneficiarne. La view degli specialisti della banca di Piazzetta Cuccia va in controtendenza rispetto alle ultime affermazioni rilasciate da molti economisti e analisti finanziari che temono la formazione di un esecutivo debole e disunito. Mediobanca ritiene che la formazione di un governo debole costringerebbe finalmente l’Italia a chiedere gli aiuti finanziari e a concentrarsi sul taglio del debito pubblico.

Robin Hood Tax sull’energia

Il settore energetico, sin dai primi scambi del 16 luglio 2011, sarebbe in deciso e netto calo. Il motivo è da ricercarsi nell’entrata in vigore della cosidetta Robin Hood Tax, l’aumento delle accise che colpirà non soltanto il tabacco, bensì tutte le aziende energetiche, anche le cosiddette green, che ha dicembre 2010 presentavano un reddito imponibile superiore al milione di euro e ricavi superiori a 10 milioni.

[LEGGI] MODIFICHE ALLA MANOVRA FINANZIARIA 2011

Tasse Italia, ecco perchè un calo è impossibile

Sul sito web de “La Stampa”, Stefano Lepri ha espresso la propria opinione per quanto riguarda un possibile calo delle tasse in Italia nei prossimi anni.

Negli ultimi 15 anni nel nostro paese le tasse sono state diminuite 5 volte, quindi non dovrebbe essere così difficile rispondere alla richiesta di Trichet, presidente Bce, di tagliare il debito pubblico annuo.

Mini tassa su Internet per aiutare l’editoria italiana in crisi?

La crisi finanziaria ha effetti anche sul mondo dell’editoria, che già da anni ormai versa in un profondo stato di malessere ma che in questo ultimo biennio ha avuto un vero e proprio tracollo. Per questa ragione ieri, durante la riunione annuale della FIEG (Federazione Italiana Editori e Giornali) il presidente Carlo Malinconico ha fatto una proposta che ha subito scatenato la reazione dei blogger in rete e delle associazioni dei consumatori.

Entrate fiscali in calo nel primo trimestre 2009

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Il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia ha reso noto che nel periodo compreso tra Gennaio e Marzo 2009 le entrate erariali sono calate di 4.068 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Le entrate complessive, quindi, risultano pari a 83.976 milioni di euro così suddivisi: 46.018 milioni di euro derivano dalle imposte sul patrimonio e sul reddito, 26.315 milioni di euro dalle tasse e imposte sugli affari, 8.833 milioni di euro da accise e tabacchi e 2.810 milioni di euro dalle attività legate ai giochi.

Ripresa al palo senza i giusti investimenti

industria italiana

Per far ripartire l’economia nazionale, l’Italia dovrebbe tornare a investire di più, smantellare la burocrazia e ridurre sensibilemente i costi e gli sprechi, ma anche le tasse che stringono in una morsa le imprese italiane e spesso queste ultime si trovano costrette a lavorare in nero a discapito del sociale, ma soprattutto della sicurezza sul lavoro.

Se prima le imprese che possedevano lavoratori in nero erano una su quattro ora sono diventate una su due e questo è un vero segnale di allarme che il governo dovrebbe recepire.

L’Ici non tornerà più

L\'ici non tornerà più

L’Ici sulla prima casa, la famigerata Imposta Comunale sugli Immobili, abolita dal governo Berlusconi, è destinata a non tornare più. E’ quanto ha detto, sabato scorso, il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, al termine del workshop che si è tenuto a Cernobbio.

Il ministro Brunetta ha affermato: “Non c’è più la tassazione patrimoniale sulla prima casa. L’Ici era una tassa patrimoniale, è stata abolita dal governo Berlusconi e, di conseguenza, non tornerà più una patrimoniale sulla prima casa“.