Una nuova tassa sul trading, o meglio la tassa sulle transazioni finanziarie, in gergo TTF, di cui si parla già da mesi. Senza però essere arrivati ancora a nessuna decisione risolutiva. Eppure l’Eurogruppo potrebbe questa volta esprimersi in maniera diversa dal passato e approvare una volta per tutti il nuovo onere fiscale che potrebbe portare alle casse dello Stato Italiano dai 3 ai 6 miliardi di euro di gettito.Â
tasse
Su quali strumenti conviene puntare dopo l’aumento della tassa al 26%
Dopo che l’aliquota sulla tassazione delle rendite finanziarie, è passata dal 20 al 26% le domande che  si pongono gli investitori è su quale sia la scelta migliore da fare
Dove investire a luglio. Btp, Bot, Conti deposito, azioni, obbligazioni
A partire dal primo luglio entrerà in vigore l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie voluta dal governo Renzi che porterà ad una salita dell’aliquota dal 20 al 26% andando ad
Tobin Tax, solo 11 Paesi membri la applicheranno
I ministri economici di Italia, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito (il paese che non la vuole) ne hanno discusso a Parigi e, alla fine, il ministro Padoan ha ammesso
Tobin Tax su azioni e derivati
La Tobin Tax, la “nuova” tassa sulle transazioni finanziarie, è già una realtà . Dopo l’introduzione del prelievo sugli scambi azionari – misura scattata nel mese di marzo -, l’imposta prosegue il suo iter con una netta accelerazione rispetto ai tempi previsti. Da Lunedì, la Tobin Tax  verrà applicata anche ai contratti derivati e alle transazioni ad alta frequenza, le cosiddette high frequency trade (HTF), con un’aliquota dello 0,02% sul controvalore degli ordini che avvengono oltre una determinata soglia velocità . L’Italia sta facendo da apripista a livello mondiale, dal momento che ancora in nessun paese il prelievo si estende a strumenti derivati (in Francia, ad esempio, la  tassa si applica solo sulle azioni). Quali potrebbero essere le conseguenze?
Imu prima casa sospesa dal Consiglio dei ministri

Tasse rendite finanziarie troppo basse in Italia

Mediobanca preferisce governo debole per l’Italia
Secondo gli esperti di Mediobanca se dalle urne dovesse uscire un governo con una maggioranza risicata, l’Italia potrebbe beneficiarne. La view degli specialisti della banca di Piazzetta Cuccia va in controtendenza rispetto alle ultime affermazioni rilasciate da molti economisti e analisti finanziari che temono la formazione di un esecutivo debole e disunito. Mediobanca ritiene che la formazione di un governo debole costringerebbe finalmente l’Italia a chiedere gli aiuti finanziari e a concentrarsi sul taglio del debito pubblico.
Robin Hood Tax sull’energia

Tasse Italia, ecco perchè un calo è impossibile

Negli ultimi 15 anni nel nostro paese le tasse sono state diminuite 5 volte, quindi non dovrebbe essere così difficile rispondere alla richiesta di Trichet, presidente Bce, di tagliare il debito pubblico annuo.
Mini tassa su Internet per aiutare l’editoria italiana in crisi?

Entrate fiscali in calo nel primo trimestre 2009

Le entrate complessive, quindi, risultano pari a 83.976 milioni di euro così suddivisi: 46.018 milioni di euro derivano dalle imposte sul patrimonio e sul reddito, 26.315 milioni di euro dalle tasse e imposte sugli affari, 8.833 milioni di euro da accise e tabacchi e 2.810 milioni di euro dalle attività legate ai giochi.
Ripresa al palo senza i giusti investimenti

Se prima le imprese che possedevano lavoratori in nero erano una su quattro ora sono diventate una su due e questo è un vero segnale di allarme che il governo dovrebbe recepire.
L’Ici non tornerà più

Il ministro Brunetta ha affermato: “Non c’è più la tassazione patrimoniale sulla prima casa. L’Ici era una tassa patrimoniale, è stata abolita dal governo Berlusconi e, di conseguenza, non tornerà più una patrimoniale sulla prima casa“.