
Dividendo 2013 STMicroelectronics approvato dall’Assemblea

Giornata difficile in borsa per le azioni STMicroelectronics, che risentono della revisione al ribasso delle stime su utili per azione e ricavi da parte dell’americana Texas Instruments per il secondo trimestre dell’anno. Il titolo del colosso Usa dei chip ha chiuso con un pesante calo del 3,71%, trascinando al ribasso anche gli altri titoli del settore dei semiconduttori, da Intel all’olandese Asml. A Piazza Affari il titolo Stm è riuscito a chiudere con una lieve perdita dello 0,07% a 7,27 euro, provando così a non allontanarsi troppo dai top degli ultimi due anni.
Il titolo STMicroelectronics resta sotto i riflettori a Piazza Affari, dopo i rumors relativi allo spin-off delle attività aziendali. Stamattina le azioni del colosso italo-francese attivo nel settore dei seminconduttori sono state oggetto di analisi di due grandi banche d’affari. Goldman Sachs ha deciso di aumentare il target price a 6,1 euro dalla precedente valutazione di 5,6 euro. La banca americana ha confermato il giudizio “buy†(acquistare le azioni). Ubs, invece, ha alzato il target a 4 euro da 3,8 euro.
Il titolo STMicroelectronics, azienda attiva nel settore dei semiconduttori, è in forte calo questa mattina a Piazza Affari a seguito della bocciatura ricevuta da due banche d’affari, ovvero Exane e Ubs. Le azioni del colosso italo-francese sono in calo del 4,7% a 4,416 euro, ma già ieri il titolo aveva chiuso in calo dell’1,57%. Pesante il downgrade di Exane che ha portato il rating di Stm a “underperformâ€, ovvero “farà peggio del mercatoâ€, dalla precedente valutazione “neutralâ€.
La decisione presa dalla banca d’affari non ha nulla a che vedere con la recente pubblicazione dei conti relativi al secondo trimestre 2011 in quanto si tratta di dati in linea con le previsioni degli analisti, con vendite pari a 2,57 miliardi di dollari e un utile per azione di 0,20 dollari.
La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di declassare la quotazione dell’azienda attiva nella produzione di componenti elettronici dopo aver ridotto le stime 2011 sui ricavi del gruppo, portandole al 9%, e sui ricavi core, che sono state invece portate al 4%. Morgan Stanley ha inoltre hanno modificato, seppur lievemente, la sua ipotesi di margine lordo dal 39,6% al 38,7%.
Citigroup ha confermato rating buy su Stm, mentre Royal Bank of Scotland ha tenuto un rating negativo sull’azienda italo-francese, con paura di una nuova contrazione nella domanda di semi-conduttori.