Ericsson taglia 6.500 posti di lavoro

Ericsson

Dopo le perdite registrate nell’ultimo periodo Ericsson ha deciso di attuare un ulteriore taglio dei costi che ancora una volta andrà a toccare i lavoratori, il colosso svedese ha infatti annunciato un taglio di 1.500 dipendenti che sommati ai 5.000 annunciati a gennaio 2009 raggiungono quota 6.500.

La decisione è stata presa a pochi giorni dalla diffusione dei risultati del quarto trimestre 2009 che hanno evidenziato forti perdite da parte della società, per cui un taglio dei costi si rivela una tappa obbligata.

Piano Ford per taglio dei lavoratori

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Ford è stata l’unica tra le case automobilistiche di Detroit a non chiedere aiuti al governo durante la fase più critica della crisi economica, il costruttore ha infatti dimostrato una stabilità del tutto inaspettata che gli ha consentito di superare una fase storica senza precedenti che è riuscita a mettere in ginocchio veri e propri colossi dell’economia mondiale.

Nonostante questo però è inutile negare che le conseguenze della forte crisi che si è abbattuta sull’economia mondiale si sono fatte sentire anche sull’andamento complessivo delle attività di Ford che per far fronte a tutto questo ha deciso di operare un taglio dei costi andando a colpire circa 41.000 dipendenti.

Opel taglia circa 9.000 posti di lavoro

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Nick Reilly, responsabile degli asset europei di General Motors, ha comunicato che domani il colosso americano presenterà ai sindacati il piano di riorganizzazione di Opel che tra le varie misure prevede un taglio di 9.000-9.500 posti di lavoro, pari a circa un quinto dei dipendenti totali.

Dopo aver rinunciato a cedere Opel ad una cordata guidata da Magna, General Motors si prepara a mettere in atto un piano di riorganizzazione che prevede un cospicuo taglio dei costi, condizione indispensabile affinchè Opel possa continuare a restare nelle mani del colosso automobilistico americano.

Magna taglia 11.000 posti di lavoro in Opel

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Il giornale tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung ha rivelato che Magna, l’azienda che nelle lotta con Rhj è riuscita ad aggiudicarsi il controllo di Opel, ha intenzione di ridurre i costi tagliando ben 11.000 posti di lavoro in Europa su un totale di 45.730, di cui oltre 4.000 solo in Germania, 3.300 nelle linee produttive e 800 nell’amministrazione. In Germania attualmente le persone che lavorano in Opel sono complessivamente 24.700.

Tra i piani di Magna, inoltre, rientra anche la chiusura dell’impianto di Antwerp in Belgio che comporterà il licenziamento di 2.517 lavoratori. Altri 2.090 posti saranno persi in Spagna, 1.373 nell’impianto britannico della Vauxhall e 437 posti in Polonia.

British Airways registra la prima perdita dopo 22 anni

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La crisi che ha ridotto i consumi e la volatilità del prezzo del petrolio sono state le cause principali delle difficoltà riscontrate dalla maggior parte delle compagie aeree negli ultimi mesi.

Parliamo non solo delle compagnie aeree low cost ma anche di compagnie piuttosto importanti, proprio come la British Airways che ha chiuso il secondo trimestre del 2009 con una perdita di 148 milioni di sterline, un duro colpo per la compagnia inglese che non registrava perdite da ben 22 anni e che nello stesso periodo dello scorso anno aveva registrato un utile di 37 milioni di sterline.

L’Espresso annuncia un taglio dei costi

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La crisi economica ha inciso pesantemente sugli investimenti pubblicitari dal momento che le grandi aziende, avendo subito un calo del fatturato, hanno deciso di includere nei vari tagli anche quello riguardante la pubblicità, che in momenti di difficoltà viene quasi considerata un lusso.

Questa situazione, quindi, crea un deficit inevitabile per tutti coloro che fanno della pubblicità una fonte di guadagno, proprio come il gruppo editoriale L’Espresso che ha annunciato un taglio dei costi dovuto al cambiamento delle condizioni del mercato e al decremento dei ricavi legati agli investimenti pubblicitari.

Motorola pianifica un ulteriore taglio dei posti di lavoro

Si arricchisce sempre di più la lista delle aziende che, ha causa dell’incessante crisi economica, decidono di ridurre i costi attraverso un ingente taglio dei posti di lavoro.

L’ultima della lista è Motorola la cui decisione è stata determinata da un fortissimo calo delle vendite di telefoni cellulari, già denunciata dai suoi principali concorrenti del settore quali Apple, Nokia e Samsung.