Stress test banche europee allarme del WSJ

Il Wall Street Journal apre il proprio sito web con una considerazione sugli stress test effettuati su 91 banche europee.

Secondo il WSJ gli stress test hanno minimizzato i rischi di esposizione al debito sovrano, sottovalutando l’ammontare dei titoli di stato potenzialmente rischiosi detenuti nel portafoglio di alcune banche.

Reazioni banche italiane agli stress test europei

Dopo gli stress test sulle banche europee, il Banco Popolare si sta distinguendo particolarmente in borsa, infatti nella seduta di ieri il titolo ha chiuso in rialzo addirittura del 4,36% a quota 4,785 euro per azione.

A spingere la valutazione del titolo è anche il giudizio positivo di Intermonte, che sulla banca ha portato il rating da neutral ad outperform con target price a 5,5 euro per azione, sostenendo che gli stress test non hanno evidenziato criticità tali da richiedere un rafforzamento di capitale immediato.

Stress test banche italiane

Banca d’Italia sembra aver chiesto ai cinque maggiori istituti di credito del paese, quelli sottoposti agli stress test, di presentare a breve i dati sulla loro capacità di affrontare eventuali nuove pressioni economiche.

Come rivelato dal Cebs saranno 91 le banche in Europa ad essere sottoposte agli stress test, tra le quali figurano anche le italiane Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Banco Popolare e Ubi, con i risultati che verranno pubblicati il 23 luglio prossimo.

Fmi: la crisi economica finirà nel 2010

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Il Fondo Monetario Internazionale, nel suo Regional Economic Outlook, ha affermato che la crisi economica dovrebbe cessare in Europa nella seconda metà del 2010, periodo in cui inizierà una graduale ripresa che dovrà essere necessariamente sostenuta da nuove misure di stimolo, soprattutto nel settore finanziario.

In particolare, per quanto riguarda l’Italia, il Fondo Monetario Internazionale prospetta un calo del pil del 4,4% nel 2009 e dello 0,4% nel 2010. L’inflazione, invece, dovrebbe attestarsi allo 0,7% nel 2009 e allo 0,6% nel 2010.

La situazione bancaria dopo gli stress test

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Dopo gli stress test dei giorni scorsi in America, Morgan Stanley ha deciso di aumentare il proprio capitale di 3.5 miliardi di dollari.

Secondo i test condotti la settimana passata, Morgan Stanley aveva bisogno di 1.8 miliardi di dollari per rafforzare il capitale. Così la banca emetterà 146 milioni di nuove azioni dal valore di 24$ l’una, con un notevole tasso di sconto rispetto alla chiusura di Wall Street.

Morgan Stanley prevede così di accumulare 3.5 miliardi di dollari durante questa offerta che si concluderà il 13 maggio.

E’ stato inoltre dichiarato che Mitsubishi Ufg (uno dei principali investitori della banca) ha acquisito 25 milioni di nuove azioni. Inoltre la banca emetterà anche 4 miliardi di obbligazioni senior non garantite dal governo più altri 3 miliardi.