
L’utile netto del primo produttore europeo di semiconduttori è aumentato del 200% a quota 170 milioni pari a 0,19 dollari per azione.
L’utile netto del primo produttore europeo di semiconduttori è aumentato del 200% a quota 170 milioni pari a 0,19 dollari per azione.
Stm ha trovato dunque un ampio spazio di caduta fino a quota 8,30 euro per azione, valore che è diventato un punto di appoggio per le quotazioni del titolo.
La cedola sarà staccata per un valore uguale ogni trimestre, a partire dal 23 maggio. I successivi dividendi saranno staccati il 22 agosto, il 28 novembre e il 20 febbraio 2012.
Se si escludono le voci straordinarie l’utile netto del gruppo è di 27 centesimi per azione.
Ora sarà necessaria una fase di consolidamento ovviamente, dopo la quale i prezzi potranno tentare l’allungo, in un primo momento oltre quota 8,75-8,77 ed in un secondo momento oltre l’area 8,9-8,93 euro.
TI ora ha previsioni di ricavi compresi tra 3,43 e 3,57 miliardi di dollari per il trimestre in corso, rispetto i precedenti 3,36-3,64 miliardi, mentre prevede un utile per azione compreso tra 0,61 e 0,65 dollari, dagli 0,59-0,67 precedenti.
Se si escludono le voci straordinarie l’utile per azione di STM sarebbe di 23 centesimi per azione.
RBS crede che questa acquisizione sarà neutrale/positiva per ARM (buy e target price a 4,20 euro) e IMG (buy e target a 4,04 euro), mentre potrà portare dei rischi, ma anche delle opportunità a STM (sell e target a 5,80 euro) e CSR (hold e target a 3,15 euro).
Nel Q2 2010 STM ha generato un utile di 356 milioni di dollari, equivalenti a 39 centesimi per azione.
E secondo gli analisti di Citigroup, la competizione nel settore è solamente che all’inizio, infatti è previsto un aumento della competizione con l’arrivo del nuovo modello di iPhone.
Nello specifico al Tesoro andranno il 17,362% detenuto dalla Cassa depositi e prestiti in Enel, il 35% di Poste Italiane, ed il 50% di STMicroelectronics Holding, che detiene il 13,77% di STM.
Sarà proprio la tenuta di questo livello a permettere al titolo Stm di cercare un nuovo allungo verso l’alto, che potrebbe concretizzarsi a breve nell’attacco alla quota 6,85 euro per azione.
Citigroup ha confermato rating buy su Stm, mentre Royal Bank of Scotland ha tenuto un rating negativo sull’azienda italo-francese, con paura di una nuova contrazione nella domanda di semi-conduttori.
Secondo quanto dichiarato da un operatore all’agenzia MF-Dow Jones il settore dei semiconduttori è in ripresa e le stime sulla crescita del comparto sono state riviste al rialzo negli Usa e in Asia.