Previsioni utili Fiat e Chrysler

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L’amministratore delegato Fiat Sergio Marchionne durante un incontro con gli investitori a Londra ha confermato gli obiettivi della casa automobilistica torinese per il 2009, ovvero un flusso di cassa che supera il miliardo di euro e un indebitamento industriale al di sotto dei 5 miliardi.

Per quanto riguarda Chrysler, invece, si prevede un utile operativo compreso tra 1,6 e2,4 miliardi di dollari nel 2011, 3 e 3,5 miliardi nel 2012, 3,8 e 4,4 miliardi nel 2013 e 4,7 e 5,2 miliardi nel 2014. Per l’utile netto è fissato un target di 3 miliardi nel 2014 mentre l’indebitamento netto si prevede raggiungerà gli 8 miliardi alla fine del 2009, per poi ridursi di 4 miliardi nel periodo compreso tra il 2011 e il 2013.

Pil 2010 in crescita dell’1%, parola di Tremonti

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Buone notizie sul fronte economico arrivano dal ministro dell’economia Giulio Tremonti che è intervenuto nel corso dell’assemblea degli industriali romani e ha affermato che è possibile che nel 2010 il Pil arrivi a crescere dell’1% o addirittura al di sopra dell’1%. Per il 2009, invece, le previsioni restano piuttosto negative, come ha spiegato il ministro si prevede infatti un calo del Pil del 5% dopo aver perso il 6% negli ultimi due anni.

In ogni caso il ministro dell’economia ha ribadito quanto sostenuto dalla maggior parte degli esperti mondiali e cioè che se è vero che il 2010 sarà l’anno della ripresa è anche vero che l’economia mondiale sarà ancora caratterizzata da un’estrema debolezza e incertezza per cui è importante essere cauti nelle previsioni.

Utili Banca Generali terzo trimestre 2009 a 21,7 milioni

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Banca Generali ha chiuso il terzo trimestre del 2009 con un utile netto di 21,7 milioni, un buon risultato soprattutto se paragonato a quello dello stesso periodo dello scorso anno quando era stata registrata una perdita di 0,3 milioni.

Se si prendono in considerazione i primi nove mesi dell’anno l’utile netto risulta pari a 45,6 milioni, con un margine di intermediazione in crescita del 56% a 194 milioni, un’Ebitda che sale del 140,6% a 85,2 milioni e risultato operativo in crescita del 154,7% a 81,1 milioni.

Utile Nissan in calo, migliorano le stime

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Nissan ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio finanziario 2009-2010 con un ingente perdita che vede un crollo degli utili del 92% a quota 100 milioni di dollari.

Nonostante questo risultato a dir poco disastroso la terza casa automobilistica giapponese per volume di vendite ha rivisto al rialzo le sue stime per l’esercizio in corso, una decisone che è stata presa alla luce del boom di vendite di auto registrato in Cina, grazie al quale i risultati trimestrali sono stati migliori delle attese.

Previsioni Pil riviste al rialzo dalla Commissione europea

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La Commissione europea è convinta che l’economia del vecchio continente sia in fase di ripresa, per questo motivo ha rivisto al rialzo le stime relative al Pil che per l’Italia passa ad un -4% per il 2009 e ad un +0,7% per il 2010, rispetto al -5,0% per quest’anno e al +0,1% per il prossimo anno di cui si parlava nella precedente stima.

Quello che secondo le stime della Commissione europea continua ad essere estremamente negativo è il tasso di disoccupazione per il quale si prevede per un tasso del 7,8% per quest’anno e dell’8,7% nel prossimo biennio.

Utili Honda in calo, riviste al rialzo le attese

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Il terzo trimestre dell’anno non è andato affatto bene per Honda che ha registrato un forte calo degli utili netti che sono scesi a 61,60 miliardi di yen, ossia in calo del 79,2% rispetto allo stesso periodo del 2008. Gli utili operativi, invece, sono scesi a 90,71 miliardi di yen, ossia -74,8% rispetto allo scorso anno mentre le vendite sono calate del 28,7% a 4.060 miliardi di yen.

Risultati questi che sebbene siamo negativi sono stati accolti in maniera positiva soprattutto perchè migliori rispetto alle attese degli analisti che parlavano di perdite di circa 10 miliardi di yen sia per gli utili netti che per quelli operativi.

Previsioni Pil secondo trimestre 2009 riviste al ribasso

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Anche se la fase più critica della crisi economica è considerata ormai alle spalle l’economia nella zona euro continua a procedere a rilento. Nonostante alcuni paesi come Germania e Francia hanno iniziato a mostrare i primi segnali di crescita l’Eurostat ha rivisto al ribasso le sue previsioni relative al Pil dell’Eurozona del secondo trimestre 2009.

Su base congiunturale si scende da -0,1% a -0,2% mentre su base annuale da -4,7% a -4,8%, una correzione questa che sebbene sia lieve porta ad un risultato considerato drastico e inatteso dalla maggior parte degli econimisti.

Fmi, in Italia Pil +0,2% nel 2010

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Il Fondo Monetario Internazionale nel suo “World Economic Outlook” ha affermato che la crisi è ormai alle spalle e che l’economia sta tornando a crescere, soprattutto grazie al sostegno pubblico messo in atto dai vari governi e che è servito soprattutto ad abbassare i livelli di incertezza, anche se il Fmi ha avvisato che si tratterà di una ripresa molto lenta e graduale.

Secondo il Fmi, infatti, nel corso di questa ripresa bisognerà affrontare e superare numerosi ostacoli, primo tra tutti quello relativo alla disoccupazione che si prevede crescerà notevolmente nei prossimi mesi.

Bce, previsioni riviste al ribasso e ripresa economica nel 2010

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La Banca Centrale Europea ha pubblicato il suo bollettino mensile dal quale emergono delle previsioni perfettamente in linea con quanto affermato dal bollettino mensile pubblicato qualche ora fa dalla banca centrale americana.

Come la Federal Reserve, che ha sottolineato l’inizio di una lenta ripresa da parte dell’economia americana, anche la Bce ha espresso pareri rassicuranti sull’economia dell’Eurozona affermando che, nonostante il livello di incertezza resta elevato, ci sono numerosi segnali che mostrano come la recessione stia volgendo finalmente a termine.

L’Opec riduce le previsioni di domanda da parte dei paesi membri

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L’Opec, l’Organization of the Petroleum Exporting Countries, nel suo rapporto mensile ha modificato le stime di domanda di petrolio da parte di paesi membri nel corso del 2010.

Nel rapporto, in particolare, si legge che l’organizzazione prevede che nel 2010 la domanda sarà di 27,97 milioni di barili al giorno, ossia in calo di 480.000 barili rispetto al 2009. In quest’ultimo rapporto, quindi, le stime prevedono un ulteriore taglio visto che le precedenti previsioni parlavano di un calo di 380.000 barili rispetto al 2009.

Facebook vale 6,5 miliardi di dollari

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Il social network più famoso al mondo vale ben 6,5 miliardi di dollari, una cifra che è stata calcolata sulla base dell’offerta avanzata dalla società russa Digital Sky Technologies che ha affermato di essere intenzionata a pagare ai dipendenti di Facebook 14,77 dollari ad azione per i titoli della compagnia in loro possesso, un’offerta che fa schizzare in alto valore di mercato di Facebook.

Una cifra questa che risulta di gran lunga superiore rispetto a quella calcolata fino ad ora sulla base delle quotazioni del titolo sui mercati secondari, dove le azioni Facebook hanno un valore di circa 10 dollari, un prezzo che consentiva di stimare il valore della compagnia intorno ai 4,7 miliardi di dollari.

Pil in calo nell’Eurozona

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I dati diffusi dall’Eurostat e relativi al Pil della zona euro non hanno sorpreso affatto, visto che risultano essere perfettamente in linea con le previsioni. I dati, infatti, hanno attestato un calo del 2,5% rispetto al trimestre precedente e del 4,9% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Nella stima precedente, invece, il pil relativo al primo trimestre era risultato in calo del 4,8% su base annua.

In Italia il calo è stato del 2,6% su base trimestrale e del 6% su base annua. Per quanto riguarda tutta l’Unione Europea, invece, il calo è stato del 2,4% rispetto al trimestre precedente e del 4,7% rispetto all’anno precedente.

La Banca Mondiale taglia le stime sulla crescita 2009

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Brutte notizie in arrivo dalla Banca Mondiale che ha rivisto le sue stime precedenti prevedendo un peggioramento della situazione globale per il 2009.

La Banca Mondiale, in particolare, ha rivisto le sue precedenti previsioni portandole a -2,9% dal -1,7% di marzo, una decisione questa di rivedere al ribasso le previsioni che, come ha spiegato lo stesso istituto, deriva dalla crescente incertezza che continua a regnare a livello mondiale.

Stime del Fmi al rialzo, bene le borse europee

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Circa poco dopo metà della seduta giornaliera Piazza Affari segnava un discreto rialzo, con il Ftse Mib a +0.6% e il Ftse All Share +0.5%. Secondo le parole rilasciate da John Lipsky, vice presidente del Fmi, nel 2010 potrebbero essere riviste al rialzo le stime di crescita dell’economia mondiale, e proprio queste dichiarazioni di fine mattinata hanno dato una spinta importante ai principali listini europei.

Il Cac di Parigi guadagna l’1.18%, il Dax di Francoforte fa segnare +0.2% mentre il Ftse di Londra è a quota + 1.7%. Ora entriamo nello specifico nei titoli di Piazza Affari, soprattutto parliamo della situazione delle blue chips.