Bilancio Telecom Italia 2009

Telecom Italia ha finalmente reso noti i conti 2009, la cui approvazione è stata più volte rimandata per via delle vicende legali che hanno coinvolto la sua controllata Sparkle, per la quale il colosso telefonico ha fatto sapere di aver accantonato 507 milioni di euro al fondo rischi, rideterminato al contempo i dati comparativi relativi al 2008 e i principali dati economico-finanziari inerenti al 2005, 2006 e 2007.

Per Telecom Italia l’utile netto durante lo scorso anno è stato pari a 1,58 miliardi di euro, in calo di 596 milioni rispetto al 2008, in perdita anche i ricavi che sono scesi del 6,3% a 27,163 miliardi mentre l’Ebitda ha registrato una crescita dello 0,2% a 11,1 miliardi di euro. I flussi di cassa operativi hanno registrato un incremento di 662 milioni di euro a 6,29 miliardi.

Target price Fastweb ridotto da J.P Morgan

La vicenda giudiziaria che ha coinvolto Fastweb, con l’arresto del fondatore Silvio Scaglia e l’iscrizione nel registro degli indagati dell’amministratore delegato Stefano Parisi, ha avuto non poche ripercussioni sul titolo in Borsa che oggi risente in modo particolare della decisione di J.P Morgan di abbassare il target price da 22 a 18 euro con rating “Neutral”.

Dopo la decisone della banca d’affari il titolo in Borsa cede lo 0,35% a 14,36 euro, dopo aver toccato un minimo di seduta a 14,30.

Risarcimento risparmiatori Fastweb

Il procuratore aggiunto di Roma e i pubblici ministeri titolari dell’indagine Fastweb e Sparkle hanno chiesto al giudice per le indagini preliminari il rinvio da una settimana a dieci giorni della decisione sull’eventuale commissariamento delle due aziende telefoniche, il gip dovrebbe pronunciarsi nella giornata di oggi decidendo se disporre o meno il commissariamento o in alternativa optare per la concessione della proroga richiesta.

In ogni caso mentre la vicenda giudiziaria va avanti i risparmiatori si preparano alla guerra, la strada che la maggior parte di loro ha intenzione di prendere è quella di intentare una causa civile contro Swisscom, che controlla Fastweb con una quota dell’82% e che al momento dell’acquisizione era consapevole delle indagini in corso.

Rating Telecom Italia resta invariato per Fitch

Nei giorni scorsi l’indagine avviata dalla Procura di Roma nei confronti di Sparkle, sospettata di frode fiscale, ha avuto conseguenze negative in Borsa per il titolo Telecom Italia che ha risentito non poco della bufera giudiziaria in cui è stata coinvolta la sua controllata, in ogni caso secondo gli esperti si è trattato solo di un effetto temporaneo, non a caso stamane il titolo a Piazza Affari segna un +1,05% a 1,057 euro.

Ma a togliere ogni dubbio ci pensa Fitch, l’agenzia di rating ha infatti spiegato che l’accusa mossa nei confronti di Sparkle non avrà conseguenze rilevanti sul rating di lungo periodo di Telecom. Attualmente il giudizio di Fitch su Telecom Italia è “BBB” sul Long-term Issuer Default Rating e sul senior unsecured.

Telecom Italia utile netto in calo del 20%

Telecom Italia non sta tenendo molto bene dopo le notizie degli ultimi giorni riguardanti la maxi truffa a danno del fisco che vede coinvolta anche la controllata Telecom Italia Sparkle.

Ieri il titolo della società telefonica a Piazza Affari ha chiuso in ribasso del 2,84% a quota 1,059 euro per azione, dopo che in giornata era arrivato anche a toccare il valore di 1,025 euro.

Come vi abbiamo già riportato anche noi, Telecom Italia ha deciso di rimandare l’approvazione del bilancio 2009, soprattutto dopo la disposizione del sequestro di 300 milioni di euro a carico di Sparkle.

Rinvio bilancio Sparkle 2009

Proprio come già fatto nei giorni scorsi per Fastweb i magistrati hanno disposto anche per TI Sparkle la misura cautelativa che vede il sequestro alla compagnia telefonica controllata da Telecom Italia di 300 milioni di euro tra crediti e disponibilità liquide, somma che corrisponde al credito Iva che in base alle accuse mosse dalla Procura di Roma si ritiene sia stato illecitamente maturato.

La notizia è stata confermata dalla stessa Telecom Italia attraverso una nota in cui viene precisato anche che l’attività illecita contestata a Sparkle si riferisce agli anni che vanno dal 2005 al 2007.

Telecom potrebbe cedere parte di Sparkle

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Non è partita nei migliori dei modi la settimana in borsa a Piazza Affari, infatti dopo i primi scambi a Milano il Ftse Mib cede lo 0,29% a quota 17836 punti in avvio di seduta, ora perde addirittura lo 0,95%, mentre non fa meglio il Ftse All Share che perde l’1,07%.

Nemmeno le altre piazze europee vanno meglio, il Cac di Parigi cede lo 0,8%, il Dax di Francoforte lo 0,93% mentre il Ftse di Londra lascia sul campo lo 0,71%.
Tra tutti i settori quello peggiore sembra essere ancora una volta quello delle banche: Banco Popolare perde il 2,61% a 4,65 euro, Unicredit cede l’1,7% a 1,61 euro, Intesa San Paolo perde l’1,61% a quota 2,13 euro.

Telecom Italia vende il 49% di Sparkle

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Telecom Italia ha conferito a Mediobanca e Banca Imi l’incarico di vendere il 49% delle quote societarie di Sparkle, la società controllata da Telecom Italia e che possiede 55.000 Km di fibra ottica in Europa, 30.000 Km in America Latina e 7.000 Km nel Mediterraneo.

La compagnia telefonica, inoltre, ha fatto saper che alcuni asset del gruppo Sparkle, come Lan Nautilus Sud America ed altri, potranno essere ceduti anche integralmente.