Bilancio CDC Point gennaio dicembre 2012

Si sono attestati tutti in peggioramento, anno su anno, gli indicatori economici 2012 della società quotata in Borsa a Piazza Affari CDC Point S.p.A.. L’anno si chiude infatti con un volume d’affari che, a 89,8 milioni di euro, ha fatto registrare una contrazione del 71% rispetto ai 311,1 milioni di euro ottenuti al 31 dicembre del 2011.

Giù anche l’Ebitda, che passa da -0,9 milioni di euro a -28,4 milioni di euro, così come il risultato netto è negativo per 69,1 milioni di euro rispetto ai -8,4 milioni di euro al 31 dicembre del 2011. Bene invece la posizione finanziaria netta a livello di Gruppo che per CDC Point si è attestata negativa per 31,6 milioni di euro rispetto ai -43,9 milioni di euro al 31 dicembre 2011.

Cdc estende Piano Industriale al 2015

Un nuovo piano industriale, esteso al 2015, che prevede un’accelerazione delle azioni già contenute nel precedente. Ad approvarlo, a valere dal 2012 al 2015, è stato il Consiglio di Amministrazione di CDC S.p.A., società quotata in borsa a Piazza Affari ed attiva nel comparto della distribuzione di Information Technology.

La revisione del piano industriale, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dalla società, tiene conto sia dell’attuale scenario di mercato, che risulta essere particolarmente avverso, sia delle restrizioni del credito frutto dell’attuale quadro recessivo.

Piano Industriale 2012-2014 Gruppo Cdc

Accelerare il piano di riduzione dei costi, adeguamento al nuovo scenario negativo di settore, con contestuale adeguamento per quel che riguarda i livelli di profittabilità, mantenimento dei livelli di fatturato e consolidamento del perimetro legato ai canali commerciali. Sono questi, in estrema sintesi, gli obiettivi del Piano Industriale 2012-2014 del Gruppo Cdc S.p.A., quotato in Borsa a Piazza Affari ed attivo nella vendita di prodotti per l’Information Technology.

Nel dettaglio, Cdc punta a conseguire nel 2012 un giro d’affari di 324 milioni di euro che poi è atteso in salita a 330 milioni di euro nel 2013, ed a 337 milioni di euro a fine piano, così come il risultato di bilancio, in lieve rosso nel 2012 a causa dei costi di ristrutturazione, è atteso in inversione nel 2013-2014 rispettivamente a +0,8 milioni e +1,3 milioni di euro.

Trimestrale Qualcomm luglio settembre 2010

Qualcomm, società operante nel settore informatico, negli ultimi anni diventata famosa per la fornitura di processori per smartphone, ha presentato il bilancio del quarto trimestre fiscale dell’anno, che si è concluso il 26 settembre scorso.

La compagnia americana con sede a San Diego, ha chiuso il quarto trimestre fiscale con un utile netto in crescita dell’8% a quota 865 milioni di dollari, pari a 53 centesimi di dollaro per azione, e ricavi in aumento del 10% a quota 2,95 miliardi di dollari, contro le previsioni degli analisti di 2,85 miliardi.

Previsioni HP esercizio 2011

Hewlett-Packard ha comunicato di attendere per l’esercizio fiscale 2011, che prenderà il via da novembre 2010, una crescita dell’utile compresa tra il 12 e il 14% e che dovrebbe aggirarsi intorno ai 5,05 – 5,15 dollari per azione. Secondo le previsioni del primo produttore al mondo di computer nel periodo in esame i ricavi registreranno una crescita del 5-7% circa, raggiungendo quota 131,5 – 133,5 miliardi di dollari.

Le previsioni di HP, dunque, superano quelle degli analisti che, al contrario, prevedono in media un utile di 4,99 dollari per azione e ricavi intorno ai 131,4 miliardi.

Adobe crolla dopo outlook negativo

Per Adobe i prossimi mesi si preannunciano piuttosto difficili. Il colosso americano dei software ha diffuso i risultati trimestrali da cui è emerso un risultato di gran lunga superiore rispetto alle attese degli analisti, tuttavia visti i giudizi negativi e le difficoltà riscontrate nell’ultimo periodo ha annunciato un outlook piuttosto negativo che ha avuto ripercussioni rilevanti in Borsa.

Adobe, in particolare, ha fatto sapere di attendere per il trimestre in corso ricavi compresi tra 950 milioni e 1 miliardo, contro le previsioni degli analisti che parlavano di 1,03 miliardi.

HP migliora ulteriormente offerta 3Par

Continua la battaglia tra Dell e Hewlett-Packard per l’acquisizione di 3Par, azienda specializzata nella fornitura di soluzioni per l’archiviazione dei dati e che senza dubbio da questa lotta ci sta guadagnando non poco, basti pensare che inizialmente si era mostrata disposta ad accettare un’offerta di gran lunga più bassa rispetto a quella attuale.

La disputa tra le due aziende ha avuto inizio alcune settimane fa, quando HP ha lanciato la sua prima offerta proponendo a 3Par 16 miliardi di dollari, ovvero 24 dollari per azione.

Hp nuova offerta 3Par

Hewlett-Packard non vuole assolutamente mollare. Dopo aver rotto le uova nel paniere alla sua rivale Dell, che era riuscita a convincere 3Par ad accettare un’offerta di 18 dollari per azione, offrendo ben 24 dollari per azione, ha rivisto al rialzo la sua offerta dopo che Dell era nuovamente riuscita a convicere il manegement di 3Par offrendo 24,30 dollari per azione.

Ma Dell ha cantato vittoria tropo presto. Ieri ha annunciato che 3Par aveva accettato la sua nuova offerta e che l’operazione sarebbe stata conclusa entro la fine dell’anno, arrivando addirittura ad ipotizzare un impatto positivo sugli utili dal 2012 e senza prendere neanche in considerazione l’ipotesi di una nuova proposta di Hp, che non è tardata ad arrivare.

Nuova offerta Dell per 3Par

Come già anticipato dalle indiscrezioni di stampa Dell non si è arresa e ha presentato una nuova offerta per acquisire 3Par. Il colosso dei computer, in particolare, ha annunciato che l’azienda 3Par ha accettato una nuova offerta di 24,30 dollari per azione che verrà interamente pagata in contanti. La nuova offerta, quindi, valuta 3Par circa 1,6 miliardi di dollari.

Dell, inoltre, ha fatto sapere che l’operazione verrà definitivamente conclusa entro la fine dell’anno e che l’acquisizione inizierà ad avere un impatto positivo sugli utili a partire dal 2012.

Trimestrale Dell aprile giugno 2010

Dell ha chiuso il secondo trimestre 2010 con un utile in crescita del 16% a 545 milioni di dollari, ovvero 28 centesimi per azione. Se si considera il risultato al netto delle voci straordinarie l’utile arriva a toccare 32 centesimi per azione, ossia 2 centesimi in più rispetto alle previsioni degli analisti. Nello stesso periodo dello scorso anno il colosso informatico aveva realizzato un utile pari a 472 milioni, ovvero 24 centesimi per azione.

Al contrario, invece, si sono rivelati inferiori alle previsioni degli analisti i dati relativi al margine lordo, pari al 17,2% contro il 17,7% atteso dagli esperti.

Intel acquista McAfee

Intel ha comunicato che acquisirà McAfee, gruppo americano attivo nello sviluppo di sistemi per la sicurezza informatica, verso un corrispettivo di 7,68 miliardi di dollari, pari a 48 dollari per azione, ossia con un premio del 62% rispetto alla chiusura in Borsa di ieri.

L’acquisizione è già stata approvata dai vertici delle due società, in particolare McAfee diventerà una filiale della divisione software e servizi di Intel. Si è mostrato particolarmente soddisfatto per l’acquisizione Paul Otellini, amministratore delegato di Intel, secondo cui, alla luce del sempre crescente numero di servizi usifruibili tramite la rete, in futuro sarà proprio la sicurezza il pilastro su cui le aziende decideranno di fondare i propri servizi.

Trimestrale Oracle marzo maggio 2010

Nel corso del quarto trimestre fiscale, terminato lo scorso 31 maggio, Oracle ha registrato un aumento dei ricavi del 39% a 9,5 miliardi di dollari e un utile netto in crescita del 25% a 2,4 miliardi, ovvero 0,46 centesimi per azione, contro gli 1,89 miliardi di dollari, ovvero 38 centesimi per azione, dello stesso periodo dello scorso anno. Se si escludono le voci straordinarie l’utile per azione di Oracle ammonta a 0,60 dollari.

I risultati sono risultati essere sostanzialemente in linea con le previsioni degli analisti, che avevano previsto ricavi per 9,49 miliardi di dollari e un utile per azione pari a 0,54 dollari.

IBM immune alla crisi

La crisi economica iniziata nella seconda metà del 2008 ha colpito tutti i principali settori riuscendo a mettere in seria difficoltà anche aziende che fino a quel momento erano considerate dei veri e propri colossi.

Tra queste, tuttavia, figurano dei big che sembrano non aver risentito in alcun modo della situazione di difficoltà e di incertezza dell’economia mondiale, proprio come è accaduto per IBM che nei giorni scorsi ha annunciato l’acquisto della società di software Sterlin verso un corrispettivo di 1,4 miliardi di dollari in contanti, confermando al contempo l’obiettivo di raddoppiare i profitti entro il 2015.

Trimestrale HP febbraio aprile 2010

Dopo la chiusura delle contrattazioni a Wall Street il colosso dei pc Hewlett-Packard ha diffuso i risultati realizzati nel corso del secondo trimestre fiscale terminato lo scorso 30 aprile, un periodo durante il quale l’azienda è riuscita ad aumentare sia l’utile, in crescita del 28% a 2,2 miliardi di dollari, che i ricavi, in aumento del 13% a 30,8 miliardi di dollari. Al netto delle voci straordinarie l’utile per azione si è attestato a 1,09 miliardi di dollari.

Nel periodo in esame HP è riuscita a realizzare dei risultati addirittura superiori alle aspettative degli analisti, le cui previsioni parlavano di ricavi per 29,8 miliardi e di un utile per azione di 1,05 miliardi.