Previsioni settore bancario italiano Morgan Stanley

Morgan Stanley ha avviato la copertura sul titolo Ubi Banca fissando un rating “underweight” e un prezzo obiettivo a 7,80 euro, ossia superiore dello 0,14% rispetto alla quotazione attuale.

Contestualmente all’avvio della copertura su Ubi Banca, Morgan Stanley ha tagliato le stime Eps 2011-2012 delle banche italiane dell’8% circa, in quanto ritiene che l’avvicinarsi di una soluzione alla crisi del debito sovrano abbia contribuito a spingere al rialzo le relative quotazioni ma allo stesso tempo è evidente la persistenza del rischio sugli utili alla luce degli elevati costi dei finanziamenti.

Bilancio Banca Leonardo gennaio dicembre 2010

Il Consiglio di amministrazione di Banca Leonardo ha esaminato i dati preliminari relativi al 2010, chiuso con ricavi netti in crescita del 9% a 192 milioni di euro. I ricavi generati, in particolare, sono stati realizzati per il 41% in Italia e per il 59% nel resto d’Europa. Di vitale importanza a riguardo sono state le commissioni, che rappresentano complessivamente il 73% dei ricavi totali.

Nel corso dello scorso anno la banca ha realizzato un risultato netto positivo per circa 44 milioni rispetto a 26 milioni del 2009, in crescita del 70% circa rispetto al 2009.

Trimestrale Goldman Sachs ottobre dicembre 2010

Goldman Sachs ha archiviato il quarto trimestre 2010 con un utile netto in calo del 53% a 2,23 miliardi di dollari, contro i 4,79 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo del 2009.

Il calo è stato ricondotto in larga parte alla performance negativa realizzata nel settore del trading a tasso fisso, che al contrario nel 2009 aveva prodotto risultati entusiasmanti. Nel quarto trimestre, in particolare, le entrate derivanti dal trading a tasso fisso sono calate a 1,64 miliardi di dollari, inferiori del 39% rispetto a quelle realizzate nel precedente trimestre.

Trimestrale Citigroup ottobre dicembre 2010

Citigroup ha chiuso il quarto trimestre 2010 con risultati inferiori alle attese degli analisti. La banca statunitense ha infatti annunciato di aver chiuso l’ultimo trimestre dell’anno con un utile pari a 1,3 miliardi di dollari, ovvero 0,04 dollari per azione contro gli 0,08 dollari per azione previsti dagli analisti.

I ricavi sono aumentati a 18,6 miliardi di dollari, anche in questo caso un dato inferiore rispetto alle previsioni, che stimavano invece ricavi per 20,45 miliardi.

Cessione attività ungheresi Banco Popolare

Dopo il calo registrato nel giorno di avvio dell’aumento di capitale, il titolo Banco Popolare a Piazza Affari registra una lieve ripresa guadagnando in tarda mattinata l’1,28% a 2,375 euro.

A contribuire al rialzo del titolo sono state anche le indiscrezioni di stampa secondo cui il gruppo starebbe valutando la cessione di Banco Popolare Hungary e avrebbe già intrapreso dei colloqui con alcune società finanziarie portoghesi interessate all’acquisizione.

Banco Popolare in rialzo per indiscrezioni aumento di capitale

A Piazza Affari i titoli del comparto bancario registrano un marcato rialzo, in particolare intorno alle 11:00 Intesa Sanpaolo registra un rialzo del 6,68% a 2,0675 euro, Unicredit guadagna il 5,57% a 1,592 euro, Ubi Banca il 5,17% a 6,715 e Mps il 3,86% a 0,8345.

Il rialzo più significativo, tuttavia, è quello segnato da Banco Popolare che registra una crescita del 7,26% a 3,51 euro, un risultato che secondo gli analisti è riconducibile non solo alla performance positiva dell’intero comparto ma anche e soprattutto alle indiscrezioni circolate nelle ultime ore.

Bancari italiani risentono crisi euro

I timori relativi alla crisi del debito sovrano influiscono non solo sulla debolezza dell’euro ma sull’intero sistema economico europeo e sulle sue banche. Stamani, infatti, il cambio euro dollaro ai minimi da quattro settimane ha causato una depressione dell’intero comparto bancario, i cui principali titoli a Piazza Affari sono oggetto di pesanti vendite.

Intesa Sanpaolo registra una flessione del 2,89% a 1,947 euro, Banca Monte dei Paschi di Siena perde il 2,83% a 0,8065, Unicredit cede l’1,76% a 1,503 euro e Bpm il 2,96% a 2,5425 euro.

Covered bond Unicredit in arrivo a breve

Secondo alcune indiscrezioni di stampa Unicredit starebbe studiando l’emissione di un covered bond da un miliardo di euro di durata biennale. A riportarlo è l’agenzia Dowjones Newswires, che citando una fonte interna fa sapere che il lancio dovrebbe avvenire entro breve.

Le banche che si occuperanno del collocamento saranno Commerzbank, Natixis, Nord Lb, The Royal Bank of Scotland e la stessa Unicredit Spa, inoltre pare che il rating assegnato da S&P, Fitch e Moody’s sarà AAA.

Previsioni settore bancario italiano

Rbs ha fatto sapere che i problemi relativi al debito sovrano di alcuni paesi europei avranno ripercussioni negative sulle banche italiane, che si troveranno a dover subire un calo della redditività a causa della forte pressione sui margini.

Il problema, ha precisato il broker, non riguarda solo l’Italia, tutti i paesi europei rischiano il cosiddetto effetto contagio per via dell’incapacità dei governi di porre in essere delle misure idonee a evitare che la situazione degeneri ulteriormente. In Italia, tuttavia, il concreto rischio di instabilità politica potrebbe mettere a repentaglio anche l’attuazione del piano volto a ridurre il rapporto debito/Pil sotto il 3% entro il 2012.

Unicredit annuncia apertura 900 nuovi sportelli

L’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, intervenuto nel corso del seminario sui Paesi dell’area Cee a Londra, ha comunicato l’intenzione della banca di espandersi ulteriormente nell’area Cee mediante l’apertura di 900 nuovi sportelli, in particolare è prevista l’apertura di 300 nuove filiali in Turchia, 300 in Romania, 120 in Ungheria e 180 in altri paesi, tra cui figurano Russia, Bulgaria e Serbia.

Il progetto di espansione mediante l’apertura di nuovi filiali, dunque, conferma ancora una volta l’impegno dell’istituto bancario nell’area Cee, soprattutto al fine di sfruttare al meglio le potenzialità di crescita offerte.

Credem perde ricorso, possibile rischio per altre banche

Il Credito Emiliano (Credem) ha perso il ricorso contro l’Agenzia delle Entrate presentato alla Commissione Tributaria provinciale di Reggio Emilia verso un accertamento del fisco dal quale era emerso ai fini dell’Ires un reddito maggiore rispetto a quello dichiarato.

Il reddito dichiarato dall’istituto bancario, in particolare, ammonta 33,9 milioni di euro mentre quello accertato è di 51,1 milioni di euro. L’Agenzia delle Entrate ha contestato due operazioni in titoli di stato brasiliani e britannici risalenti al 2004.

Possibile aumento di capitale Intesa Sanpaolo

L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, ha confermato la presentazione di un’offerta da parte dell’istituto al fine di acquisire la banca polacca Polbank.

Alla luce di questa dichiarazione, dunque, gli analisti di Mediobanca hanno iniziato ad ipotizzare che l’istituto bancario italiano per poter disporre dei soldi necessari a finanziare l’operazione dovrà ricorrere ad un aumento di capitale oppure ad un cessione di asset, anche in vista dell’imminente introduzione delle nuove regole imposte da Basilea 3.

Intesa Sanpaolo smentisce scissione governance duale

L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, ha smentito le indiscrezioni di stampa pubblicate ieri dal quotidiano La Repubblica in relazione ad una possibile scissione della governance duale, spiegando che questo tipo di meccanismo funziona bene e che le voci circolate nelle ultime ore “sono solo fantasie“.

Passera, in particolare, ha sottolineato che la governance duale di Intesa Sanpaolo funziona alla perfezione, inoltre questo tipo di meccanismo ha consentito la realizzazione delle fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo Imi nei tempi e nei modi previsti ed ha permesso alla banca di restare in piedi nonostante la gravissima crisi finanziaria globale, che al contrario ha portato al fallimento di altre banche considerate più grandi ed importanti.