
Saipem risultati primo trimestre 2013

La giornata di ieri ha visto brillare la stella di Saipem alla borsa di Milano. Le azioni della compagnia petrolifera milanese provano a rialzare la testa dopo un periodo buio, dovuto a scandali e revisione delle stime sui profitti. Ieri il titolo Saipem ha chiuso la seduta con un rialzo dell’8,21% a 21,48 euro, salendo sui livelli più alti da oltre venti giorni a 21,667 euro. A mettere le ali alle azioni Saipem è stata la promozione di Goldman Sachs, che consiglia di comprare il titolo in vista di una imminente rivalutazione.
Secondo gli esperti di Mediobanca Securities, che hanno pubblicato oggi un report dal titolo “Due problemi, una soluzione: aumento di capitaleâ€, alla fine Saipem potrebbe essere costretta a lanciare un aumento di capitale da 3 miliardi di euro per tagliare il pesante debito che a fine 2012 era cresciuto a 4,3 miliardi di euro. Allo stesso tempo la ricapitalizzazione della società petrolifera milanese permetterebbe alla controllante Eni di diluire la sua quota e deconsolidarla. Stamattina in borsa il titolo Saipem sale dello 0,34% a 20,43 euro, ma ieri ha perso il 3%.
Importante balzo in borsa per le azioni Saipem, che nelle ultime settimane hanno vissuto momenti molto negativi a seguito della comunicazione da parte dei vertici societari del profit warning sugli obiettivi 2012-2013. Oggi a Piazza Affari il titolo Saipem guadagna il 5,6% a 21,87 euro. I prezzi hanno toccato finora un massimo intraday a 22,01 euro, allontanandosi così dai minimi di periodo toccati il 30 gennaio a 18,61 euro. A mettere il turbo al titolo in borsa è l’acquisizione di nuovi contratti da novembre a oggi.
Non è un buon momento per il titolo Tenaris alla borsa di Milano. La società attiva nella produzione di tubi senza saldatura sta soffrendo sia per la vicenda Saipem – che dopo il lancio del profit warning 2013 ha trascinato al ribasso il settore energy – sia per le presunte irregolarità commesse dalla propria controllata brasiliana. Infatti, Tenaris ha annunciato che la controllata Confab ha ricevuto una citazione dagli azionisti di minoranza della controllata brasiliana Usinimas, controllata dal gruppo CSN.
A sorpresa arrriva un giudizio positivo sulle azioni Saipem, finite nell’occhio del ciclone per il profit warning sugli obiettivi 2012-2013 (annunciato a mercati chiusi il 29 gennaio) e sul possibile insider trading effettuato poco prima della comunicazione dell’allarme sui profitti da parte del management. Stamattina Société Générale ha lanciato un “buy†sull’azione, migliorando così il proprio giudizio dalla precedente valutazione “hold†(tenere le azioni in portafoglio). La banca d’affari transalpina ritiene che il target price del titolo Saipem sia 25 euro.
La seduta di ieri è stata disastrosa per la borsa italiana, che comunque resta ampiamente in attivo da inizio anno. L’indice azionario FTSE MIB ha perso il 3,36% a 17.290 punti, toccando i minimi più bassi da quasi due settimane. Ad affondare il listino principale di Piazza Affari, che aveva toccato nell’intraday il livello più alto da inizio agosto 2011 a 17.983 punti, sono le vicende legate a Mps e Saipem, che rischiano di minare la credibilità delle azioni quotate di borsa italiana.
Continua il momento no di Saipem alla borsa di Milano, dopo che ieri la società petrolifera milanese ha chiuso con un ribasso dell’1,86% a 29,03 euro. Stamattina è in corso un timido rimbalzo tecnico dello 0,34% a 29,13 euro, ma il trend di fondo resta ancora decisamente orientato verso il basso. Dopo lo scandalo per corruzione in Algeria, la società ha cambiato i vertici ma lo scorso 6 dicembre il titolo è crollato clamorosamente fino a 28,01 euro, sui minimi più bassi da fine novembre 2011. Ieri, Saipem è stato bocciato anche da Equita Sim.
Ieri la borsa di Milano è stata la peggiore in Europa, a causa del peggioramento dello scenario politico in Italia dopo che il governo Monti ha perso la fiducia al Senato. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB ha chiuso con un calo dello 0,75% a 15.835 punti, ma nel corso della seduta aveva perso molto di più fino a toccare un minimo intraday a 15.633 punti. Due giorni fa l’indice milanese era salito sui massimi più alti da oltre un mese superando quota 16.200 punti.
A Piazza Affari i riflettori sono accesi soprattutto su Saipem. Infatti, Pietro Franco Tali, amministratore delegato della società petrolifera milanese, controllata da Cane a Sei Zampe, ha rassegnato le dimissioni. Al suo posto subentra Umberto Vergine, che era già stato un membro non esecutivo del consiglio di amministrazione dall’ottobre 2010. La decisione è arrivata nel cda straordinario convocato ieri dall’ad di Eni, ovvero Paolo Scaroni, a seguito della notifica di un’informazione di garanzia alla società nell’ambito dell’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Milano per possibili reati di corruzione e malversazione.
Lo scorso anno in relazione all’esercizio 2010, ricordiamo, Saipem aveva distribuito ai suoi azionisti un dividendo pari a 0,63 euro per le azioni ordinarie e a 0,66 euro per le azioni di risparmio.
La società per azioni facente parte del gruppo ENI ha acquisito nel trimestre ottobre-dicembre 2011 nuovi ordini per 3,23 miliardi di euro in totale, contro i 3,3 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.