
Nonostante questo, però, il titolo ha fatto registrare, in chiusura, un flessione dell’0,89% a quota 4,9100 euro.
Nonostante questo, però, il titolo ha fatto registrare, in chiusura, un flessione dell’0,89% a quota 4,9100 euro.
Inoltre è stato approvato anche il bilancio del 2009 della Capogruppo Banca Popolare di Milano.
Il dato è però è inferiore del 2,2% rispetto a quello dello stesso periodo di un anno fa, quando l’utile netto era stato di 186 milioni di euro.
Addirittura rispetto allo stesso periodo di un anno fa l’aumento è di 185 milioni euro.
Per il colosso dell’informatica si tratta di risultati molto positivi, non a caso definiti appunto “storici†dalla società stessa, nel comunicato ufficiale.
Il Consiglio di Amministrazione ha così approvato i risultati finanziari di Acer, che ha fatto registrare un fatturato consolidato per l’anno 2009 pari a 17,9 miliardi di dollari, con una crescita rispetto all’anno precedente del 5%.
Intel, il più famoso produttore di semiconduttori al mondo, ha avuto un aumento dei ricavi nel primo trimestre dell’anno pari al 45% a quota 10,3 miliardi di dollari, con un utile netto aumentato addirittura del 282% a 2,4 miliardi di dollari, cioè 0,43$ per azione.
Invece l’Spa ha chiuso l’anno con un utile di 88,8 milioni rispetto ai 333 dell’anno precedente. Con questo risultato dunque all’assemblea dei soci verrà proposto un dividendo di 0,27 per le azioni ordinarie, 0,3217 per le privilegio e 0,3481 per le risparmio.
Questo calo è dovuto però in larga parte alle minusvalenze registrate per la cessione della controllata Uk e di TiNet per 372,4 milioni. Sono stati di 290,3 milioni i ricavi consolidati, comunque in calo rispetto ai 325,1 milioni del 2008.
L’Ebitda prima degli accantonamenti è stato di 88,2 milioni, in aumento del 2,7% su base annua e sopra il target del 26%.
La perdita, al netto delle quote di pertinenza terzi, è stata di 342,6 milioni da un utile di 87,4 milioni. L’utile della capogruppo è sceso a 40,2 milioni di euro dai 69,6 milioni del 2008, mentre è risultata positiva la gestione finanziaria, con un utile per 613 milioni, in calo da 943 milioni nel 2008.
Comunque sebbene si siano registrati numeri in perdita, la società ha deciso ugualmente di distribuire il dividendo, che sarà di 0,40 euro per le azioni ordinarie contro gli 0,70 del dividendo del 2008, e contro gli 0,50 euro previsti dal consenso degli analisti.
Il settore editoriale ha registrato un notevole calo degli investimenti pubblicitari, ma Class Editori ha chiuso l’anno con un utile ante imposte di 3,3 milioni di euro, contro una perdita di 2,9 milioni nel 2008.
E’ stato invece pari a 2,6 miliardi l’utile netto normalizzato, in calo del 28,4%.
Durante l’assemblea degli azionisti sarà proposta una cedola di 0,08 euro per le azioni ordinarie e di 0,091 euro per le azioni di risparmio.
La posizione finanziaria netta è  sempre negativa ma migliora leggermente a 381,3 milioni dai 416,4 del 2008.
L’Ebitda pre oneri e proventi non ricorrenti è sceso a 133 milioni da 270,6 milioni, 35,7 milioni post oneri e proventi non ricorrenti. E’ stato di -129,7 milioni il risultato netto di periodo, che deve andare a confrontarsi con un utile netto di 38,3 milioni registrato nel 2008, e con un consenso degli analisti a 112 milioni.
Il calo del risultato netto di Wind nel 2009 è dovuto a maggiori imposte e interessi passivi, aumentati di 117 milioni di euro rispetto al 2008.