NoemaLife rafforza il capitale in tre fasi

Emissione ed assegnazione di warrant, assegnazione di azioni proprie agli azionisti, ed un aumento di capitale da massimi 7 milioni di euro attraverso un’operazione di offerta in opzione ai Soci. Sono queste, in estrema sintesi, le tre fasi in cui è articolata l’operazione di rafforzamento patrimoniale di NoemaLife, società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader nel comparto dell’informatica per il settore clinico ed ospedaliero.

Per quel che riguarda l’aumento di capitale da massimi 7 milioni di euro, NoemaLife con un comunicato ufficiale ha fatto presente come l’operazione sia stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione andando ad esercitare, anche se parzialmente, una delega acquisita dall’Assemblea Straordinaria dei Soci tenutasi lo scorso 19 gennaio.

Bilancio Panariagroup gennaio settembre 2011

Fatturato netto consolidato a 220,3 milioni di euro, margine operativo netto pari a quasi 5 milioni di euro, a 4,9 milioni di euro per l’esattezza, ed un risultato ante imposte, ovverosia prima delle tasse, pari a 2,4 milioni di euro. Sono questi alcuni dei principali indicatori economici che sono emersi dall’esame e dall’approvazione dei dati dei primi nove mesi del 2011 da parte del Consiglio di Amministrazione di Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari.

In particolare, seppur in maniera lieve, il fatturato della società nei primi nove mesi del 2011 è cresciuto del 2,4%, così come a chiusura del terzo trimestre del 2011 c’è stato un aumento dell’1,4% del volume d’affari da ritenersi apprezzabile se si tiene conto della congiuntura economica sfavorevole a livello internazionale.

Previsioni di business per il Gruppo NoemaLife

Continuare nel proprio percorso di crescita sul mercato italiano, ma anche sui mercati internazionali, a fronte comunque di preoccupazioni elevate espresse dal management in merito a quella che è l’attuale situazione congiunturale. E’ questa, in estrema sintesi, per quel che riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione negli ultimi due mesi del 2011, la view del Gruppo NoemaLife, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nella fornitura di soluzioni informatiche per il comparto della clinica ospedaliera.

Il Consiglio di Amministrazione della società ha intanto esaminato ed approvato i dati al 30 settembre del 2011, caratterizzati da un Ebitda che si è attestato a 3,5 milioni di euro, e da ricavi operativi consolidati che, nei primi nove mesi del corrente anno, si sono attestati a 28,6 milioni di euro. Nel periodo il risultato netto si è attestato in rosso per 1 milione di euro a fronte di una posizione finanziaria netta che, allo stesso modo, è negativa per 27,4 milioni di euro rispetto ai -20,5 milioni di euro al 31 dicembre dell’anno 2010.

Le banche italiane sono le più care d’Europa

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In base ad uno studio condotto dalla Commissione europea è emerso che le banche italiane sono le più care di tutta Europa, soprattutto per quanto riguarda i conti correnti per i quali l’Italia ha i costi di gestione in assoluto più elevati.

Dalla ricerca, in particolare, è emerso che un cittadino privato per la gestione del proprio conto corrente spende in media in un anno in Belgio circa 58 euro, in Irlanda 82 euro, in Germania di 89 euro, in Gran Bretagna 103 euro, in Francia 154 euro mentre in Italia ben 253 euro.

Cgia, cresce la ricchezza delle famiglie italiane

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L’Ufficio studi della Cgia di Mestre, sulla base dei dati forniti dalla Banca d’Italia, ha affermato che all’indomani di quello che è stato il periodo più buio della crisi economica che ha sconvolto l’economia mondiale le famiglie italiane risultano più ricche dell’81,3%, anche se la crescente ricchezza è frutto di un maggiore indebitamento a cui si è fatto ricorso proprio a causa delle difficoltà derivanti dalla crisi.

Secondo quanto diffusso dalla Cgia di Mestre la ricchezza complessiva degli italiani si attesta a oltre 8.000 miliardi di euro, precisamente a 8.338,8 miliardi.

Continua ad aumentare la fiducia delle imprese manifatturiere

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Secondo quanto rilevato dall’Isae (Istituto di Studi e Analisi Economica) nel mese di Maggio è continuata la ripresa della fiducia da parte delle imprese manifatturiere già segnalata dallo stesso istituto durante il mese di Aprile.

In particolare, l’indice al netto dei fattori stagionali è salito al 68,7 dal 65,5 registrato durante lo scorso mese. Si tratta di un aumento che, secondo l’Isae, è dovuto principalmente ad una riduzione delle scorte in magazzino e ad un miglioramento delle aspettative di produzione. Anche gli ordini sono saliti ma, tuttavia, solo leggermente.

I dati della ricerca Credito e Pmi di Confcommercio

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Secondo la ricerca Credito e Pmi condotta da Confcommercio il 74,1% delle imprese si dice abbastanza o molto soddisfatta del rapporto con le banche mentre il 18,9% si ritengono poco soddisfatte e il 7,0% per nulla soddisfatte.

L’indagine di confcommercio, inoltre, ha rivelato che le imprese in genere più soddisfatte sono quelle che operano nel settore del turismo e dei servizi, le imprese che hanno più di dieci dipendenti e quelle del Nord Italia.