
Recordati utili e ricavi Q1 2013 crescono a due cifre

Non si ferma la corsa in borsa del titolo Recordati, player made in Italy attivo nel settore farmaceutico. Le azioni Recordati hanno chiuso ieri con un rialzo dell’1,96% a 7,03 euro, raggiungendo un top di giornata a 7,07 euro. Grazie alla performance di ieri, il titolo è salito sui massimi da fine luglio 2011. A mettere le ali alle azioni della storica società farmaceutica fondata a Correggio nel lontano 1926 è stata la mossa del management annunciata venerdì, relativa alla diversificazione geografica e di prodotto.
Nel periodo compreso tra gennaio e dicembre 2011, in particolare, la società quotata a Piazza Affari ha realizzato ricavi per 762,04 milioni di euro, ossia in aumento del 4,7% rispetto ai 728,13 milioni registrati nel corso dell’esercizio precedente e agli oltre 750 milioni di euro stimati dagli analisti.
Il risultato operativo è cresciuto del 4,1% da 123,85 milioni a 128,9 milioni di euro, con una marginalità che si è attestata al 22,2%, mentre l’utile netto è risultato pari a 92 milioni di euro, ossia in crescita del 5,8% rispetto agli 87 milioni registrati nel corso dei primi nove mesi del 2010.
Stando a quelle che sono le prime informazioni a riguardo riportate dalla stampa, in particolare, l’idea sarebbe quella di introdurre in Italia una tassa a carico delle industrie farmaceutiche e che avrebbe come scopo principale quello di andare a coprire il 35% del debito del settore farmaceutico e causato principalmente dalla spesa per i farmaci utilizzati dagli ospedali.
Al 31 marzo 2011 la posizione finanziaria netta è risultata positiva per 37,5 milioni di euro, in calo di 8,5 milioni rispetto a fine 2010, soprattutto per via dell’acquisizione del nuovo prodotto Procto-Glyvenol.
Il titolo Recordati a Piazza Affari ieri ha tenuto, cedendo solamente lo 0,28% a quota 7,055 euro per azione. Per il momento non sono stati comunicati ulteriori dettagli relativi alla trimestrale.
La decisione è stata presa alla luce dei risultati realizzati nel corso dello scorso anno, chiuso con un utile netto pari a 108,6 milioni di euro, in calo dell’1,8% rispetto all’esercizio precedente, mentre i ricavi consolidati ammontano a quota 728,1 milioni, in calo del 2,6% sul 2009.
Le valutazioni, dunque, sono sostanzialmente positive, nonostante nel corso del 2010 l’azienda ha registrato ricavi in flessione del 2,6% a 728,1 milioni di euro, mentre le vendite farmaceutiche sono diminuite del 2,5% a 702,3 milioni di euro.