Bilancio Pirelli RE 2009

E’ stato approvato nella giornata di ieri il bilancio per il 2009 di Pirelli Real Estate, con il titolo che a Piazza Affari ha chiuso la seduta in rialzo di addirittura il 5,29% a quota 0,4575 euro per azione.

Pirelli RE, come si evince dai dati del bilancio, nell’anno scorso ha dimezzato le perdite rispetto al 2008, dopo oneri di ristrutturazioni e svalutazioni per 55,3 milioni, a 104 milioni di euro contro i 195 milioni dell’anno prima e i 90 milioni stimati dagli analisti.

Primo semestre 2009 Pirelli RE

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Pirelli RE ha comunicato i dati del secondo trimestre 2009 e quindi anche del primo semestre, in cui la società facente capo alla galassia di Marco Tronchetti Provera ha fatto registrare una perdita di 42,3 milioni di euro, mentre nello stesso periodo di solo un anno fa i dati parlavano di un utile di 9 milioni.

Da 192,8 milioni sono scesi a 115,8 anche i ricavi consolidati, l’ebit (il risultato operativo) è pari a 22,9 milioni (nel 2008 +37,7). Questo nonostante il miglioramento fatto segnare nel secondo trimestre se paragonato al primo, da -14,7 milioni a -8,2.

Crisi americana: le case pesano più della Borsa

immagine sarcastica sulla crisi del settore immobiliare americano

Gli economisti della Università della California del Sud, e quelli dell’Università californiana di Los Angeles, hanno annunciato che, sulla base di recenti analisi condotte dai propri dipartimenti, è plausibile che il calo dei prezzi del mercato immobiliare possa danneggiare l’economia statunitense molto di più del crollo finanziario sulle piazze borsistiche nazionali.

Il centro ricerche sostiene infatti che un decremento del 10% dei business del mercato immobiliare corrisponderebbe a un calo dell’1,2% dei consumi, per una retrocessione pari, in valori assoluti, a oltre 100 miliardi di dollari.

Gran Bretagna, precipita il prezzo delle case

case in gran bretagna

Ancora brutte notizie per il mercato immobiliare britannico. Stando a quanto rivela Hometrack in un suo recentissimo studio infatti, i prezzi delle case del Regno Unito hanno subito una nuova diminuzione: per trovare un identico passo indietro nella valutazione delle abitazioni d’oltremanica occorre tornare addirittura nel 2001.

Le ragioni di tale situazione sono oramai ben note.

Gran Bretagna, ennesimo calo nel real estate

Royal Institution of Chartered Surveyors

Le compravendite di abitazioni nel Regno Unito sono calate ancora durante il mese di settembre, giungendo a toccare un livello minimo da quasi trent’anni a questa parte. In particolare, la crisi avrebbe riguardato principalmente le grandi città, con un improvviso crollo delle transazioni nella metropoli londinese.

I dati, comunicati ufficialmente dal Royal Institution of Chartered Surveyors, non hanno certo sorpreso gli osservatori del mercato immobiliare britannico, i quali già da diversi mesi hanno iniziato, loro malgrado, a tracciare delle linee decrescenti nei grafici dei business delle case.

Stati Uniti: l’economia è meno rosea di come sembra

economia americana in crisi

L’economia USA è in calo, in maniera più grande di quel che potrebbe sembrare da una prima occhiata.

Sul mercato del lavoro, c’è stata la perdita di 84.000 posti di lavoro, facendo registrare il massimo tasso di disoccupazione dal settembre 2003.

Fino ad oggi, questi dati sono ancora superficiali. Si tratta di vedere se è veramente così o se si tratta solo della punta di un iceberg molto più grande.

USA: Real Estate in difficoltà

HOME BROKE

Come ci si attendeva, secondo uno studio condotto da S&P, per il settore immobiliare statunitense il 2008 e il 2009 saranno due anni particolarmente difficili, nei quali sarà quasi impossibile vedere un rallentamento nel calo dei prezzi delle proprietà immobiliari.

Dopo anni di boom del settore, almeno stando all’indice S&P Case-Shiller i prezzi degli appartamenti negli Stati Uniti sono diminuiti del 16%.

Nonostante questo duro colpo, e nonostante un riequilibrio al ribasso dei prezzi immobiliari, gli analisti sono convinti che ciò non possa bastare per far riprendere aria al settore, e per invertire quindi la tendenza negativa.