Eni non è più da comprare secondo Goldman Sachs

eni logoPartenza in lievo calo questa mattina per le azioni Eni, appesantite dalla volatilità dei listini azionari europei dopo che la Borsa di Tokyo perde più del 5% e Wall Street chiude in calo in scia alle incertezze sul piano di QE della Fed. A frenare l’andamento del titolo in borsa ci ha pensato anche Goldman Sachs, che ha deciso di rimuovere il Cane a Sei Zampe dalla Pan Europe Buy List. Il downgrade della banca d’affari newyorkese fa sì il giudizio sul titolo passi a “neutral” da “buy”.

Eni stime eps 2013 tagliate da Goldman Sachs e Citi

ENIDopo la diffusione dei risultati trimestrali, il colosso energetico Eni è finito sotto la lente degli analisti finanziari. Il Cane a Sei Zampe ha chiuso la seduta di borsa con un calo dello 0,83% a 17,98 euro, a nche se nell’intraday la perdita era stata molto più ampia con i prezzi scesi momentaneamente fino a 17,65 euro. Dopo che per Eni utile primo trimestre scende del 39% a 1,43 miliardi di euro, gli analisti hanno confermato la loro view positiva sul gruppo guidato da Paolo Scaroni, anche se ora prevale un cauto ottimismo.

Eni bocciata da Moody’s

Nell’ambito del lavoro di revisione del giudizio sul merito di credito del sistema-Italia, iniziato venerdì scorso con il taglio del rating sul debito sovrano italiano a “Baa2”, l’agenzia di rating Moody’s ha effettuato il downgrade sul rating di Eni ad “A3/Prime-2” dal precedente giudizio “A2/Prime-2”. L’outlook assegnato al Cane a Sei Zampe è negativo, per cui nei prossimi trimestri potrebbe esserci un nuovo declassamento. Tuttavia, stamattina il titolo Eni è in progresso alla borsa di Milano. A Piazza Affari le azioni del colosso energetico italiano guadagnano lo 0,3% circa, quotando poco sotto 16,8 euro.

Target price e rating Eni dopo conti 2011

In seguito alla pubblicazione dei risultati dell’esercizio 2011 sono arrivate le prime valutazioni aggiornate sul titolo Eni da parte degli addetti ai lavori.

Credit Suisse ha alzato il suo target price sul titolo del cane a sei zampe da 18,5 euro a 19,3 euro per azione, confermando il rating neutral. La banca svizzera nella sua analisi ha incluso anche un minore sconto sul Net Asset Value visti gli ultimi eventi e la possibile cessione di Snam.

Cessione quota Snam positiva per Eni secondo Goldman Sachs

Gli analisti di Goldman Sachs si sono detti certi che per Eni l’eventuale cessione della quota detenuta in Snam Rete Gas avrà effetti positivi.

Nel caso in cui il governo italiano dovesse imporre al colosso energetico la cessione della sua quota in Snam Rete Gas, pari al 52,53%, si verificherebbe anzitutto una riduzione sostanziale del livello di indebitamento, che renderebbe quindi il titolo Eni decisamente più interessante agli occhi degli investitori.

Target price Eni alzato da Goldman Sachs

A Piazza Affari il titolo Eni registra una perdita di oltre un punto e mezzo percentuale a 15,84 euro sulla scia della perdita registrata dai principali indici azionari, nonostante la valutazione positiva arrivata dagli analisti di Goldman Sachs.

Gli esperti della banca d’affari statunitense, infatti, questa mattina hanno confermato rating “buy” sul titolo e al tempo stesso hanno aumentato il target price da 18,60 a 20 euro. Al contempo, tuttavia, il broker ha tagliato le stime relative all’utile per azione 2011 da 2,10 a 2,01 euro, mentre ha alzato quelle del 2012 da 2,26 a 2,42 euro.

Giudizio analisti titolo Eni dopo pubblicazione bilancio

La pubblicazione del bilancio Eni relativo ai primi nove mesi dell’anno ha evidenziato un ottimo andamento delle attività del gruppo del cane a sei zampe, nonostante l’interruzione della produzione in Libia nei mesi scorsi per via dei disordini scoppiati nel paese e nonostante il maggior carico fiscale derivante dall’introduzione della Robin tax a carico delle aziende attive nel comparto energetico.

Ne deriva che a seguito della pubblicazione dei dati il titolo ha registrato un forte rialzo portando gli analisti a migliorare il proprio giudizio sulla quotazione Eni.

Rating Eni confermato Neutral da Credit Suisse

Credit Suisse ha confermato il rating Neutral sul titolo Eni ed il target price a 19 euro per azione. Stando alle analisi degli esperti, l’azienda del cane a sei zampe si concentrerà soprattutto sui progetti del gruppo in Africa, l’area che ad oggi rappresenta il 55% dei volumi di Eni.

Tuttavia la banca svizzera segnala una mancanza di visibilità sulle prospettive di produzione nel lungo periodo, dovuta alla situazione molto difficile della Libia.

Titolo Eni promosso da Unicredit

Gli analisti di Unicredit hanno comunicato di aver alzato la raccomandazione sul titolo Eni portandola da “hold” a “buy”, confermando al contempo target price a 18 euro.

La decisione presa dagli esperti della banca italiana si basa sulla performance negativa registrata dal titolo nel corso delle ultime settimane, in particolare la quotazione Eni ha perso nel corso degli ultimi mesi il 14% sottoperformando il settore, per cui Unicredit ritiene che eventuali fattori penalizzanti siano già scontati nell’attuale valutazione del titolo.

Analisti tagliano target price ENI

Il bilancio trimestrale ENI Spa, la controllata dello Stato leader mondiale nel settore petrolchimico, è purtroppo risultato al di sotto di ogni più pessimistica previsione, facendo registrare importanti ribassi in quasi ogni settore e spingendo i più importanti analisti mondiali ha rivedere al ribasso il proprio target price sul titolo in questione

Titolo Eni tagliato da BofA

Bank of America Merrill Lynch ha tagliato il target price di Eni, portandolo da 25 euro a 21 euro per azione, a causa delle incertezze attuali relative alla situazione del debito sovrano italiano.

Potrebbe infatti essere limitato l’upside del titolo oltre che dei risultati attesi per le attività Gas&Power, risultati inferiori alle previsioni. BofA ha comunque confermato il rating buy sul titolo Eni, che però venerdì a Piazza Affari ha ceduto lo 0,83% a quota 15,45 euro per azione.

Titolo Eni bocciato da Standard & Poor’s

Standard & Poor’s ha comunicato di aver tagliato il rating sul titolo Eni portandolo da “buy” a “sell” e il target price da 20 a 15,5 euro.

L’agenzia di rating ha spiegato di aver deciso di declassare il titolo del colosso energetico italiano alla luce delle difficili condizioni di mercato, a cominciare dalla situazione economica e finanziaria della stessa Italia e che solo pochi giorni fa ha contribuito ad un calo delle borse europee e dell’andamento del cambio euro dollaro per via rischio contagio derivante dal suo elevato debito.

Titolo Eni promosso da JP Morgan

Nonostante nei giorni scorsi il titolo Eni sia risultato in calo per il rischio di fallimento della cessione di Galp, JP Morgan ha alzato il rating sul titolo petrolifero, portandolo da Neutral ad Overweight.

Il target price di Eni è stato alzato invece da 17 euro per azione a 21 euro. JP Morgan sostiene che il titolo della compagnia italiana presto potrà beneficiare della nuova struttura del gruppo, meno complessa dell’attuale.

Titolo Eni in calo dopo bocciatura Barclays

Alla vigilia della presentazione dei dati trimestrali, il titolo Eni a Piazza Affari continua a perdere quota soprattutto per via del downgrade deciso da Barclays, che stamane ha tagliato il rating su Eni, portandolo da “overweight” ad “underweight”, e il target sul prezzo da 25,50 a 18,50 euro.

A spingere la banca d’affari a bocciare il titolo del colosso energetico è soprattutto la convinzione che la divisione Gas & Power inciderà negativamente sia sui risultati trimestrali che sul titolo dell’impresa energetica italiana. Barclays, inoltre, ha spiegato che la profittabilità del business del gas nell’ultimo periodo è diventata meno prevedibile rispetto alle previsioni dello stesso management di Eni.