La deflazione comincia a fare capolino

Renzi sarà costretto fare i conti con la realtà di una crescita praticamente inesistente. Lle stime degli economisti di Confindustria, dicono che il Pil crescerà dello 0,2% nel 2014 e non dello 07% come in precedenza stimato.

Prezzi alimentari sui campi ai valori di cinque anni fa

Come ben sappiamo negli ultimi anni, anche a causa della crisi economica che ha colpito tutti i settori, i prezzi al dettaglio degli alimentari sono cresciuti in maniera considerevole.

Lo stesso aumento di prezzo però non è avvenuto anche nei confronti dei produttori di alimentari, infatti sui campi di produzione la tendenza è stata esattamente l’opposto, con prezzi sempre più bassi per gli agricoltori che producono gli alimenti che poi finiscono sui banchi con prezzi maggiorati all’infinito.

Andamento mercato immobiliare 2009

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I risultati delle indagini sul mercato immobiliare svolte dall’Agenzia del Territorio, per quanto riguarda l’andamento delle compravendite nei primi nove mesi del 2009, e da Nomisma, che ha presentato il rapporto di fine anno per quanto riguarda i mercati delle principali aree metropolitane, mostrano un mercato immobiliare pressocchè bloccato, dove chi deve vendere aspetta la ripresa della domanda e chi deve comprare attende un calo delle quotazioni. Il risultato, dunque, è una diminuzione degli scambi e un calo molto contenuto dei prezzi.

Secondo i dati diffusi da Nomisma i prezzi delle 13 aree considerate evidenziano tutti un calo, soprattutto a Firenze in cui è stata registrata una diminuzione del 5,9%, mentre la tenuta migliore è stata registrata a Cagliari dove la riduzione è stata dell’1,4%.

Le banche italiane sono le più care d’Europa

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In base ad uno studio condotto dalla Commissione europea è emerso che le banche italiane sono le più care di tutta Europa, soprattutto per quanto riguarda i conti correnti per i quali l’Italia ha i costi di gestione in assoluto più elevati.

Dalla ricerca, in particolare, è emerso che un cittadino privato per la gestione del proprio conto corrente spende in media in un anno in Belgio circa 58 euro, in Irlanda 82 euro, in Germania di 89 euro, in Gran Bretagna 103 euro, in Francia 154 euro mentre in Italia ben 253 euro.

Torna a salire il prezzo della benzina

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Dopo un periodo di calma apparente che durava dal 24 Luglio è salito di nuovo il prezzo del carburante, guarda caso proprio in concomitanza con le partenze degli italiane per le vacanze estive.

A seguito delle quotazioni del petrolio sul mercato internazionale, che nel corso della giornata di ieri ha addirittura superato i 75 dollari al barile, il prezzo della benzina è salito di 7 centesimi rispetto alla metà di luglio raggiungendo quota 1,34 euro, mentre il gasolio è tornato sopra 1,16 euro.

Inflazione a Giugno ai minimi storici

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L’Istat ha comunicato i dati relativi all’inflazione che durante il mese di giugno è scesa a +0,5%, dal +0,9% di maggio, confermando così la stima preliminare. Il tasso di inflazione, quindi, risulta essera ai minimi storici da settembre 1968 quando si attestò al +0,4%. I prezzi su base mensile, invece, sono aumentati dello 0,1%.

A livello congiunturale i contributi più significativi riguardano i trasporti (+0,9%), il settore relativo alla ricreazione, agli spettacoli e alla cultura (+0,6%), mentre per qaunto riguarda le bevande alcoliche, i tabacchi, l’ istruzione, i servizi ricettivi e la ristorazione non c’è stata alcuna variazione rispetto al mese precedente.

Prezzi petrolio in caduta libera

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Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha diramato i dati relativi alle scorte di greggio nella settimana conclusasi il 3 luglio, che hanno fatto segnare un calo di 2,9 milioni rispetto alla settimana precedente, facendo registrare 347,3 milioni di barili.

Invece le scorte di benzina hanno subito un leggero aumento, sono risultate pari a 213,1 milioni di barili, ossia un aumento di 1,9 milioni rispetto ad una settimana prima, le scorte di carburante distillato sono 158,7 milioni, +3,7 milioni.

In Giappone crollano le vendite del 5,8%

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Anche il Giappone, come del resto anche il resto del mondo, sta subendo una forte crisi delle vendite causata sopratutto da una forte riduzione delle esportazioni verso i paesi occidentali.

Il calo è notevole e nell’anno 2008 si è registrata una riduzione delle vendite di ben 5,8 punti percentuali che hanno pesato anche sul livello di disoccupazione sia all’interno dello stato sia nelle fabbriche esternizzate.

Bankitalia rivela una riduzione dei prezzi e delle compravendite degli immobili

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Secondo un’indagine condotta dalla Banca d’Italia in collaborazione con Tecnoborsa sono in calo i prezzi degli immobili ma, al tempo stesso, sono in calo anche le stesse compravendite. L’indagine è stata condotta mediante interviste ad agenti immobiliari che hanno testimoniato un calo dei prezzi soprattutto nelle aree urbane e metropolitane.

Il calo dei prezzi degli immobili, tuttavia, non si è verificato in maniera uniforme su tutto il territori nazionale ma sono state riscontrate differenze, talvolta anche piuttosto profonde, a seconda delle diverse zone. Il calo dei prezzi, infatti, sembra essersi verificato in maniera più incisiva al sud, nelle isole e soprattutto nel nord est dell’Italia.