Prada, utili in calo del 44,2%: pesano i dati dalla Cina

Il lusso made in Italy continua a soffrire in Oriente. Durante i primi tre mesi dell’anno fiscale per Prada la Cina ha rappresentato un grosso stop agli utili che sono in calo del 44,2% in confronto allo stesso periodo dello scorso anno e si fermano a quota 58,74 milioni, malgrado un fatturato in rialzo del 6,5% a 828,2 milioni.

Prada, ricavi in aumento

Prada ha fatto registrare ricavi netti consolidati per 1,8 miliardi durante il semestre conclusosi il 31 luglio, in aumento del 4% in confronto allo stesso periodo dello scorso anno.

Bilancio Prada 2011 con dividendo a 0,05 euro

Prada ha chiuso l’esercizio 2011 con un utile netto pari a 431,9 milioni di euro, in aumento del 72,2% rispetto all’anno precedente. Il fatturato è cresciuto del 24,9% a quota 2,555 miliardi.

Come affermato da Patrizio Bertelli, ad di Prada, nel corso della conference call con gli analisti finanziari, si è trattato del migliore esercizio di sempre del gruppo.

Previsioni settore lusso alzate da Goldman Sachs

A Piazza Affari i titoli del settore del lusso viaggiano in territorio negativo. A registrare la flessione più marcata è Salvatore Ferragamo con una perdita che supera addirittura i sette punti percentuali a 9,22 euro, seguito da Tod’s (-2,12% a 63,35 euro), Luxottica (-0,47% a 19,07 euro) e Geox (-1,39% a 2,7 euro).

Nonostante il calo di oggi, tuttavia, gli analisti di Goldman Sachs hanno rivisto al rialzo le loro previsioni sull’intero comparto alla luce della solidità delle vendite registrata nel corso degli ultimi mesi soprattutto grazie al contributo del mercato asiatico.

Ipo Prada: prezzo fissato a 39,50 dollari di Honk Kong

Prada avrebbe fissato il prezzo per la sua Ipo alla borsa di Honk Kong a quota 39,50 HKD (Honk Kong Dollar), come riportato da diverse fonti nelle ultime ore, tra cui anche Bloomberg.

Il gruppo italiano ha quindi fissato il prezzo finale dell’Offerta pubblica iniziale nella parte bassa del range previsto inizialmente, cioè tra 36,50 e 48,00 HKD, che in seguito fu ristretto a 39,50 – 42,25 HKD.

IPO Prada raccoglie 5 volte l’offerta

Per il debutto di Prada in Borsa, le richieste di sottoscrizione sono state 5 volte la quantità di azioni offerte.

Da fonti vicine alla società, l’operazione di collocamento del titolo, che porterà a breve il gruppo Prada sul listino della Borsa di Hong Kong, sta andando molto bene. La società mira a raccogliere 2,6 miliardi di dollari mediante il collocamento del 20% del capitale.

Ipo Prada: raccolta possibile fino a 2,6 miliardi di dollari

Prada, tramite la sua Ipo, potrebbe raccogliere fino ad un massimo di 2,6 miliardi di dollari, secondo quanto scritto dal Financial Times.

Indiscrezioni riportate dal quotidiano finanziario sostengono che il gruppo italiano avrebbe deciso il range entro cui fissare il prezzo delle quotazioni delle proprie azioni.

Dividendo Prada 2010

Il consiglio di amministrazione di Prada, riunitosi ieri a Milano, sulla base dei dati preliminari sui ricavi al 31 dicembre 2010 ha già deciso che la remunerazione agli azionisti per il 2010 sarà un dividendo complessivo pari a 31 milioni, che arriva dopo la cedola straordinaria di 80 milioni pagata lo scorso giugno.

Nonostante il bilancio si chiuderà ufficialmente solo il 31 gennaio prossimo, la maison di Miuccia Prada è già stata in grado di quantificare il dividendo da distribuire ai suoi azionisti.

Ipo Prada nel 2011

Non è la prima volta che si parla di un possibile sbarco in Borsa di Prada, basti pensare che negli ultimi dieci anni l’azienda di moda ha tentato di avviare una quotazione in Borsa per ben quattro volte. Che questa sia la volta buona?

Non è escluso, anche se c’è il rischio che le aspettative degli investitori vengano disattese. Secondo le ultime indiscrezioni pubblicate da Bloomberg, infatti, Prada starebbe valutando la possibilità di quotarsi alla Borsa di Hong Kong anziché a quella di Milano, per via della presenza nei mercati asiatici di un maggior numero di investitori individuali.

Prada punta alla Borsa per ridurre i debiti

Prada torna ancora una volta a parlare di quotazione in Borsa, una mossa che ha come obiettivo non solo una riduzione del debito di Prada Holding, che ammonta a circa 630 milioni, e di quello della società operativa Prada spa, che ammonta a circa 65 milioni, ma anche l’intenzione di operare un drastico cambiamento in quella che è la cultura della società, che si troverebbe a passare automaticamente dallo stato di società familiare a quello di società pubblica.

Si ritiene, dunque, che una volta che Prada sarà sbarcata in Borsa qualcosa inizierà a cambiare all’interno della struttura societaria, in particolare si ipotizza che una volta rimborsati i debiti si potrebbe procedere ad operazioni di rafforzamento, ad esempio la fusione di Gipafin con Prada Holding.

Trimestrale Prada febbraio aprile 2010

Prada ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio corrente, da febbraio ad aprile 2010, con ricavi in crescita del 26% a 366 milioni di euro, un risultato superiore alle attese e che mostra in modo evidente come la crisi che ha colpito il settore del lusso stia lentamente rientrando con il progressivo miglioramento della situazione economica generale registrato negli ultimi mesi.

I dati sono stati diffusi dalla stessa azienda mediante una nota in cui viene indicato che i ricavi del canale retail sono saliti complessivamente del 36%, in questo segmento i risultati migliori sono stati registrati soprattutto in Estremo Oriente, dove la crescita è stata del 62%. Bene anche gli Stati Uniti e l’Europa, dove la crescita è stata rispettivamente del 33% e del 18%.