
Porsche, in particolare, emetterà 65,625 milioni di azioni ordinarie e un pari numero di titoli privilegiati. A ciascun azionista è riconosciuto il diritto di sottoscrivere 0,075 nuovi titoli per ogni azione già posseduta.
Porsche, in particolare, emetterà 65,625 milioni di azioni ordinarie e un pari numero di titoli privilegiati. A ciascun azionista è riconosciuto il diritto di sottoscrivere 0,075 nuovi titoli per ogni azione già posseduta.
Nel periodo in questione, Porsche ha addirittura avuto un utile operativo otto volte maggiore quello del trimestre precedente, a quota 395 milioni di euro, rispetto ai 52 milioni di euro precedenti.
In ogni caso si tratta di un dato migliore rispetto al precedente esercizio, chiuso con una perdita di 3,6 miliardi di euro. Porsche, inoltre, ha fatto sapere che gli oneri dovrebbero ulteriormente ridursi nel corso dei prossimi mesi, circostanza che dovrebbe consentire di tornare all’utile nel 2011, soprattutto grazie alla spinta delle vendite del modello Panamera Sedan.
Nei primi nove mesi del corrente esercizio, in particolare, la casa automobilistica ha registrato ricavi in crescita dell’11,8% a 5,2 miliardi di euro mentre non c’è stata alcuna variazione in merito alle vendite, ferme a 53.605 unità , praticamente invariate rispetto ai primi nove mesi del precedente esercizio.
Addirittura le persone vicine alla società si sbilanciano e parlano di un terzo di Suzuki per Volkswagen, non solamente il 20%.
Questa operazione dovrebbe costare a Volkswagen qualcosa come 3,9 miliardi di euro extra.
Macht, in particolare, ha affermato che, a seguito della fusione con Volkswagen, Porsche prevede di aumentare la produzione addirittura del 50% mentre Winterkorn si è limitato a sottolineare il potenziale del gruppo in paesi come la Cina o l’India e ad affermare che i vertici di entrambe le case automobilistiche hanno grandi progetti.
La rivelazione è stata fatta dal direttore finanziario di Volkswagen durante un intervista rilasciata al quotidiano Die Welt che, tuttavia, ha subordinato l’anticipazione di un anno della conclusione della fusione al verificarsi si due eventi, una situazione positiva dal punto di vista economico e la ripresa dei mercati finanziari.
Questa unione, sempre secondo Winterkorn, renderà ancora più forti le due aziende, ed è la mossa inevitabile nelle logica industriale di entrambe le due case automobilistiche tedesche.
Le famiglie che controllano Porsche, ossia Porsche e Piech hanno contratto qualcosa come 10 miliardi di euro di debiti nel tentativo di acquisire completamente Volkswagen, e ora si trovano costretti ad essere inglobati nella più grande e potente famiglia VW.
I due principali fautori di questi accordi sono il presidente della casa di Wolfsburg, Martin Wiknterkorn e l’azionista di Porsche, ossia Ferdinand Piech.
Stime negative che hanno indotto Volkswagen ad abbandonare le trattative relative al progetto di fusione con Porsche annunciato circa due settimene fa. A quanto pare si tratterebbe soltato di una sospensione temporanea anche se è difficile dire se e quando riprenderanno i colloqui tra le due case automobilistiche.