
Il fatturato totale del gruppo è diminuito del 34,5% a 548,01 miliardi di yen, circa 4,1 miliardi di euro, mentre l’utile netto è calato del 52% a 69,49 miliardi di yen, vale a dire 519 milioni di euro.
Il fatturato totale del gruppo è diminuito del 34,5% a 548,01 miliardi di yen, circa 4,1 miliardi di euro, mentre l’utile netto è calato del 52% a 69,49 miliardi di yen, vale a dire 519 milioni di euro.
Il calo è stato causato soprattutto dal ribasso dei prezzi del petrolio e dai margini della raffinazione. Peter Voser, amministratore delegato del gruppo, si è detto piuttosto preoccupato per la situazione e per la ripresa che si preannuncia eccessivamente lenta.
Risultati questi che sebbene siamo negativi sono stati accolti in maniera positiva soprattutto perchè migliori rispetto alle attese degli analisti che parlavano di perdite di circa 10 miliardi di yen sia per gli utili netti che per quelli operativi.
Negli ultimi tre mesi, in particolare, Verizon ha registrato un utile di 1,18 miliardi di dollari, ossia 41 centesimi per azione contro i 59 registrati nel terzo trimestre del 2008. Se si escludendo gli oneri straordinari i profitti sono pari a 60 centesimi per azione, contro i 66 centesimi dello scorso anno.
Nel terzo trimestre del 2009, infatti, Ebay ha registrato utili netti per un ammontare pari a circa 350 milioni di dollari, 27 centesimi per azione, ossia in calo del 29% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando l’utile netto era stato pari a 492,2 milioni di dollari, ovvero 38 centesimi per azione.
La revisione di 600 miliardi deriva dal fatto che la situazione finanziaria risulta essere migliorata e i segnali della ripresa economica sono evidenti. Nonostante questo, tuttavia, Il Fmi ha affermato che il rischio generale resta alto e ancora più elevato è il rischio di ricadute.
Risultano invece in miglioramento i ricavi che sono cresciuti del 13% a 1,6 milioni, la sola attività della divisione Corporate e Investment Banking ha registrato ricavi in aumento del 32% a 905 milioni, di cui 601 nel primo semestre di quest’anno. Il core Tier1 è stabile al 10,3% mentre il total capital si è attestato all’11,8%.
Per quanto riguarda invece il fatturato complessivo, che include sia le vendite di software che gli introiti derivanti dalla manutenzione dei programmi acquistati in precedenza, ha subito una contrazione del 5% a 5,05 miliardi di dollari, al di sotto delle stime che parlavano di 5,24 miliardi.
All’assemblea straordinaria, inoltre, verrà sottoposta l’approvazione della proposta di modifica dell’art. 5 dello statuto sociale, ovvero l’eliminazione del riferimento al valore nominale espresso delle azioni ordinari.
Nel corso del 2008, infatti, Banca Italease ha registrato perdite per un ammontare che addirittura supera un terzo del capitale sociale, a cui poi vanno aggiunte perdite pari a 152 milioni registrate nel primo semestre 2009. Lo scopo di questa operazione, quindi, è quello di recuperare queste perdite ma soprattutto quello di ripristinare i coefficienti patrimoniali dettati dalla normativa di vigilanza.
Nonostante il calo accentuato, tuttavia, i risultati trimestrali sono stati accolti in maniera positiva da Intesa Sanpaolo poichè si tratta di dati che, sebbene portino il segno meno rispetto ai precedenti, risultano essere comunque superiori alle attese. Le attese degli analisti, infatti, avevano previsto profitti semestrali pari a 1,48 miliardi e un utile trimestrale di 419 milioni.
Per quanto riguarda il risultato operativo netto è stata registrata una perdita di 61,2 milioni di euro rispetto ai 207,5 milioni di euro guadagnati durante il primo semestre 2008, l’utile pretasse, invece, è stato di 35,9 milioni di euro rispetto ai 377,7 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
Parliamo non solo delle compagnie aeree low cost ma anche di compagnie piuttosto importanti, proprio come la British Airways che ha chiuso il secondo trimestre del 2009 con una perdita di 148 milioni di sterline, un duro colpo per la compagnia inglese che non registrava perdite da ben 22 anni e che nello stesso periodo dello scorso anno aveva registrato un utile di 37 milioni di sterline.
La crescita del fatturato, in particolare, è conseguenza soprattutto dell’aumento dei prezzi effettuato nel corso del 2008 per far fronte all’incremento dei costi produttivi.