Proprietà Richard Ginori, indaga la Consob

La Consob ha avviato un’indagine per accertare la proprietà di Richard Ginori, in particolare gli accertamenti sono volti a chiarire gli assetti proprietari di Starfin, gruppo milanese che detiene il 70% dell’azienda di porcellane e in cui è presente uno schema di controllo che sembra essere stato creato proprio con lo scopo di evitare ogni tipo di intrusione, basti pensare che il domicilio delle holding è posto in paesi come Panama, Lussemburgo, Cipro e perfino Afghanistan.

Nell’isola portoghese di Madeira, in particolare, condividono lo stesso domicilio Mariscal, Kurasi e Kiwexim, a Cipro si trovano invece Amaralbay, Castrow e Inforlane.

Tremonti propone una lotta non congiunta ai paradisi fiscali

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La lotta ai paradisi fiscali e le previsioni pubblicate ieri dalla Commissione Europea sono stati i due temi centrali della riunione dell’Ecofin al termine del quale il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha espresso le sue conclusioni in merito.

In relazione al tema dei paradisi fiscali Tremonti ha rivelato che il governo sta lavorando per combattere questa piaga sociale, altamente dannosa per l’economia mondiale, mediante l’inasprimento di sanzioni nei confronti di chi trasferisce i propri capitali in un centro offshore, l’inversione dell’onere della prova e la creazione di una lista nera dei paesi che non rispettano le norme internazionali in materia bancaria.

Cancellata la lista nera dei paradisi fiscali

paradisi fiscali

Dopo lo stop ai paradisi fiscali dichiarato durante il G20 di Londra il Ministro degli Esteri Franco Frattini aveva espresso l’assoluta necessità di passare in brevissimo tempo dai fatti alle parole affinchè i paesi inseriti nella cosiddetta lista nera dei paradisi fiscali si adeguassero velocemente a quelle che sono le norme finanziarie internazionali.

C’è mancato poco che Frattini non facesse in tempo neanche a pronunciare tali parole visto che la cosiddetta lista nera dei paradisi fiscli è già scomparsa. I paesi che ne facevano parte (Uruguay, Costa Rica, Filippine e Malaysia), infatti, sono già stati cancellati da questa lista per aver assunto l’impegno formale ad uno scambio di informazioni sulla base degli standard internazionali stabiliti dall’Ocse.

Dal G20 di Londra arriva lo stop ai paradisi fiscali.

leader

E’ già stato definito il più grande stimolo fiscale e monetario dei tempi recenti quello che è stato messo a punto dai leader mondiali durante il G20 tenutosi ieri a Londra. L’intesa raggiunta dai vertici mondiali, in particolare è riassumibile in quattro punti chiave: un ulteriore ampliamento degli stimoli fiscali per sostenere la ripresa economica, da realizzare impiegando fino a cinque miliardi di dollari entro il 2010; mille miliardi per rifinanziare il Fondo Monetario Internazionale; l’allargamento del Financial Stability Forum; la redazione della cosiddetta lista nera dei paradisi fiscali.

l ministro degli Esteri Franco Frattini, durante un’intervista, ha affermato che l’accordo raggiunto a Londra in relazione ai paradisi fiscali è molto importante ma, allo stesso tempo, ha sottolineato l’assoluta necessità che si riesca a passare dalle parole ai fatti in brevissimo tempo.