Luxottica archivia 2012 con vendite record

Luxottica Group, leader nel settore dell’occhialeria di lusso, ha archiviato l’esercizio 2012 con risultati record. Il gruppo di Agordo ha realizzato un giro d’affari di 7,086 miliardi di euro, evidenziando una crescita del 13,9% rispetto all’anno precedente quando i ricavi erano stati pari a 6,222 miliardi di euro. Ottimo l’andamento nel quarto trimestre del 2012, che si è chiuso con un fatturato in crescita dell’8,2% a 1,632 miliardi di euro. A Piazza Affari le azioni Luxottica Group hanno toccato un nuovo massimo storico a 33,85 euro.

Come investire nel 2013 secondo Ubs Wealth Management

Il 2013 sarà ancora favorevole ai paesi emergenti, mentre gli Stati Uniti e i paesi “core” dell’Europa dovrebbero crescere a ritmi più elevati rispetto agli ultimi mesi in un contesto di mercato caratterizzato da tassi ai minimi e inflazione nettamente sotto controllo. E’ questo, in sintesi, lo scenario delineato dal dott. Loris Centola, co-head chief investment officer di Ubs Wealth Management Research, intervistato da MF-Milano Finanza. Secondo l’esperto in Europa bisognerà proseguire sulla strada dell’austerity e tenere sotto controllo il rischio politico.

Mongolia, potenziale enorme per gli investitori

La Mongolia rappresenta ad oggi uno dei paesi su cui si concentrano le maggiori attenzioni degli investitori. Nel corso degli ultimi mesi, la borsa di Ulan Bator è stata la migliore in tutto il mondo.

L’indice MSE Top 20 dall’inizio del 2009 ad oggi ha guadagnato oltre il 300%, grazie soprattutto ai materiali presenti nel territorio della Mongolia.

Previsioni mercati emergenti 2011 dopo crisi Egitto

Alla fine del 2010 le previsioni sui paesi emergenti per il 2011 erano più che positive, tuttavia la recente crisi in Egitto sembra aver cambiato radicalmente lo scenario.

I tumulti scoppiati nella parte settentrionale dell’Africa, infatti, hanno immediatamente frenato la crescita dell’indice Msci Em, che comprende i panieri azionari di ben ventiquattro paesi emergenti, tra cui figurano Russia, Cina, India e Brasile. A gennaio, infatti, l’indice ha perso l’1,31% .

Investire nei paesi emergenti, spicca il Sud America

Le previsioni relative ai paesi emergenti per il 2011 parlano ancora una volta di ottime performance alla luce di un tasso di crescita superiore rispetto a quello delle economie sviluppate, circostanza che ha portato la maggior parte dei gestori e degli analisti a consigliare di puntare su questi mercati anche nel corso del prossimo anno.

In un’intervista rilasciata a CorrierEconomia, il gestore del fondo Latin America del colosso americano dell’asset management Fidelity, Alex Duffy, ha però spiegato che nel 2011 meriteranno l’attenzione degli investitori anche paesi fino ad ora poco considerati, come Perù, Colombia, Cile e Argentina.

Investire negli Emergenti

Viste le ottime performance dell’ultimo periodo e le previsioni a lungo termine degli analisti, la maggior parte degli esperti ritiene che una parte del proprio portafoglio debba essere investito nei paesi emergenti semplicemente acquistando titoli di società occidentali che fatturano in quelle che sono considerate le nuove economie, come SABMiller, Unilever, Swatch e Infineon.

Secondo una recente indagine, infatti, è emerso non solo che le migliori performance dei fondi comuni sono proprio quelle che si riferiscono a fondi che puntano ai mercati emergenti, ma anche che le azioni delle aziende europee che operano nei paesi emergenti per un giro d’affari superiore al 30% sono riuscite a realizzare in Borsa una performance del 45% superiore rispetto all’indice generale di mercato.

Aspettando il 2010

inquinamento con il tramonto sullo sfondo

Sembra oramai chiara quella che sarà la situazione economico finanziaria internazionale durante i prossimi due anni. A ribadirla ancora una volta è stato il chief executive officer di JP Morgan, Jamie Dimon, che ha annunciato come la propria compagnia dovrà fronteggiare un 2009 particolarmente impegnativo, per poi affrontare un forte recupero durante il 2010.