Dati occupazione USA peggio del previsto, Wall Street in calo

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Nella giornata di ieri la borsa americana ha trascinato con sé tutti gli altri principali listini, anche europei. A Wall Street sono stati molto sentiti i dati riguardanti l’occupazione Usa, che si sono rilevati addirittura peggiori delle previsioni.

Comunque i listini americani non sono scesi sotto la soglia psicologica rappresentata dai 1000 punti, il Dow Jones ha chiuso la seduta in ribasso dello 0,42% a 9281 punti, il Nasdaq ha perso lo 0,91% a 1993 punti mentre l’S&P 500 ha ceduto lo 0,30% a 1003 punti.

Cnel, disoccupazione al 9% a fine 2009

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Nonostante nelle ultime settimane sono giunte notizie rassicuranti secondo le quali la fase più grave della crisi economica e finanziaria è ormai alle spalle, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro ha lanciato un allarme sulla disoccupazione.

Questa mattina, infatti, in presenza del presidente Antonio Marzano, sono state illustrate le previsoni del Cnel in base alle quali entro la fine del 2009 il numero dei disoccupati aumenterà notevolmente, in particolare si prevede che entro la fine dell’anno ci saranno tra i 270 mila e i 460 mila disoccupati in più. Questo, quindi, secondo il Cnel, porterà entro la fine del 2009 un tasso di disoccupazione del 9%.

Pmi del settore manifatturiero registrano perdite meno drastiche

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Ancora brutte notizie per quanto riguarda le piccole e medie imprese del settore manifatturiero che nel mese di Giugno hanno registrato l’ennesima contrazione, anche se questa volta si è trattato di un livello di perdite meno drastico ripetto a quello registrato nei mesi scorsi.

Una circostanza questa che viene vista da molti come un ulteriore conferma di una lenta e progressiva ripresa dell’economia e, soprattutto come conferma che la crisi economica sta finalmente allentanto la presa.

Unioncamere prevede un calo dell’occupazione

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I dati che emergono dal Rapporto annuale Unioncamere, realizzato in base alle anticipazioni del sistema informativo Excelsior che analizza i dati di 57 mila imprese, sono negativi ma non drammatici.

Il Rapporto, infatti, revede un calo dell’occupazione nel settore privato pari al 2%, ossia circa 220mila unità. Il calo, tuttavia, non sarà dovuto ai tagli delle imprese conseguenti la crisi economica ma quanto più a una diminuzione di nuove assunzioni: si prevede che durante il 2009 ci saranno circa 700.000 assunzioni in meno rispetto al 2008.

Tremonti propone una lotta non congiunta ai paradisi fiscali

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La lotta ai paradisi fiscali e le previsioni pubblicate ieri dalla Commissione Europea sono stati i due temi centrali della riunione dell’Ecofin al termine del quale il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha espresso le sue conclusioni in merito.

In relazione al tema dei paradisi fiscali Tremonti ha rivelato che il governo sta lavorando per combattere questa piaga sociale, altamente dannosa per l’economia mondiale, mediante l’inasprimento di sanzioni nei confronti di chi trasferisce i propri capitali in un centro offshore, l’inversione dell’onere della prova e la creazione di una lista nera dei paesi che non rispettano le norme internazionali in materia bancaria.