Accordo concluso tra Citigroup e il governo americano

citigroup

Accordo raggiunto tra il governo americano e il colosso bancario Citigroup, almeno secondo quanto riportato dal Wall Street Journal nelle scorse ore. Secondo quanto segnalato dal giornale statunitense l’accordo prevede che il governo americano acquisti una partecipazione azionaria che oscilla tra il 30% e il 40%.

L’accordo, che dovrebbe essere annunciato ufficialmente nelle prossime ore, prevede la conversione di azioni privilegiate attualmente detenute dal Tesoro, per un ammontare di circa 25 milioni di dollari, in azioni ordinarie con diritto di voto. Non tutte le azioni Citigroup possedute dal governo, quindi, saranno oggetto di conversione. Il Tesoro americano, infatti, possiede azioni Citigroup per un ammontare di 45 milioni di dollari.

Analisi tecnica euro/dollaro/yen

banconote da 1000 yen

Il dollaro ha avuto anche nel corso della giornata di ieri dei leggeri rafforzamenti sulla scia di dichiarazioni e dati che lasciano spazio a maggiore ottimismo.

Le ultime giornate continuano a dimostrare dal punto di vista tecnico come la situazione attuale sia particolarmente importante con il Dollar index che si sta consolidando formando un triangolo ascendente che potrebbe prossimamente rompere i massimi del 2008 confermando la tendenza rialzista. Solamente una rottura dei valori massimi registrati nel corso di lunedì andrebbe a negare tale scenario.

Bernanke: la fine della crisi è vicina

bernanke

Il governatore della Federal Reserve Ben Bernanke ha mostrato un inaspettato ottimismo affermando che la crisi economica, che ha avuto effetti devastanti sulle economie mondiali, potrebbe terminare entro la fine del 2009, consentendo così ai principali istituti bancari e alle varie industrie di cominciare una lenta ripresa già dagli inizi del 2010.

L’ottimismo di Bernanke, come lui stesso ha spiegato, deriva dal bassissimo livello dei tassi che probabilmente rimarrà tale per molto tempo, circostanza che costituisce un forte stimolo per l’intero sistema economico.

Banche USA: nessuna nazionalizzazione

Crescita del mercato americano

Il Tesoro Usa insieme ad una serie di istituzioni hanno pubblicato ieri nel pomeriggio un intervento chiarificatore sui piani del governo evidenziati il 10 Febbraio ma non ha avuto nessun effetto benefico sulle quotazioni in borsa e non è riuscito a respingere verso alto le quotazioni borsistiche che hanno chiuso la giornata ai minimi dal 1997.

In questo modo il dollaro e lo Yen hanno finito la giornata in rialzo se confrontati con l’inizio settimana piuttosto burrascoso che aveva visto entrambe le valute perdere parecchie posizioni nei confronti dell’Euro in particolar modo. L’intervento sopra menzionato ha chiarificato che lo stato non ha intenzione di nazionalizzare le principali banche del paese (smentendo le voci che circolavano su Citigroup) ed il programma di rilancio avrà il solo effetto di controllare che le banche in difficoltà siano sufficientemente capitalizzate e potrebbe prevedere degli sforzi ulteriori per iniettare liquidità laddove il mercato richiederebbe sostegno alle banche con maggiori problemi.