Titolo Mediobanca declassato da Morgan Stanley

Morgan Stanley ha comunicato di aver declassato il titolo Mediobanca portando il suo rating da “overweight” a “equalweight” e il target price da 9,5 a 7,8 euro.

La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di attuare un downgrade sul titolo dell’istituto di Piazzetta Cuccia perché convinta del fatto che esista un concreto rischio che i risultati del gruppo risentano non poco dei costi del funding, nonostante il valido supporto dei ricavi.

Titolo Stm declassato da Morgan Stanley

Morgan Stanley ha comunicato di aver abbassato il rating sulla quotazione Stm portandolo da “overweight” a “equalweight” e il target price da 10 a 6,5 euro.

La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di declassare la quotazione dell’azienda attiva nella produzione di componenti elettronici dopo aver ridotto le stime 2011 sui ricavi del gruppo, portandole al 9%, e sui ricavi core, che sono state invece portate al 4%. Morgan Stanley ha inoltre hanno modificato, seppur lievemente, la sua ipotesi di margine lordo dal 39,6% al 38,7%.

Settore telecomunicazioni promosso da Morgan Stanley

Morgan Stanley ha comunicato di aver rivisto al rialzo il rating sul settore europeo delle telecomunicazioni portandolo da “In Line” ad “Attractive”.

La banca d’affari ha spiegato di aver preso questa decisione perchè ritiene che puntare sui titoli europei facenti parte del settore delle comunicazioni sia un’ottima strategia per difendersi dal difficile contesto finanziario derivante da un imminente rialzo dei tassi di interesse, dal prezzo del petrolio che continua a salire e dal raggiungimento degli apici da parte degli indicatori prospettici dell’economia. Una serie di fattori che secondo Morgan Stanley avrebbero portato ad un peggioramento del rapporto rendimento/rischio dei titoli azionari.

Rating e target price Geox alzati da Morgan Stanley

A Piazza Affari il titolo Geox segna un rialzo di oltre cinque punti percentuali a quota 3,97 euro spinto soprattutto dalla promozione arrivata da Morgan Stanley, che ha deciso di alzare la raccomandazione sul titolo, portandola da “equalweight” a “overweight”, e il target price, da 3,75 a 4,75 euro.

La banca d’affari ha spiegato di aver preso questa decisione alla luce del potenziale di crescita dell’azienda dopo i primi segnali di ripresa che hanno seguito i cambiamenti strategici e operativi operati dal gruppo e che, secondo il broker, porteranno ad un netto rialzo degli utili nella seconda parte dell’anno.

Rating Renault tagliato da Morgan Stanley

All’indomani della pubblicazione dei dati di bilancio Renault 2010, Morgan Stanley ha tagliato il suo rating sulla quotazione della casa automobilistica francese portandolo da “overweight” a “underweight”, alzando al contempo il target sul prezzo da 50 a 53 euro.

La banca d’affari ha motivato la sua decisione spiegando che a suo avviso il nuovo piano strategico presentato da Renault appare piuttosto efficace ma allo stesso tempo presenta dei rischi piuttosto elevati.

Previsioni settore bancario italiano Morgan Stanley

Morgan Stanley ha avviato la copertura sul titolo Ubi Banca fissando un rating “underweight” e un prezzo obiettivo a 7,80 euro, ossia superiore dello 0,14% rispetto alla quotazione attuale.

Contestualmente all’avvio della copertura su Ubi Banca, Morgan Stanley ha tagliato le stime Eps 2011-2012 delle banche italiane dell’8% circa, in quanto ritiene che l’avvicinarsi di una soluzione alla crisi del debito sovrano abbia contribuito a spingere al rialzo le relative quotazioni ma allo stesso tempo è evidente la persistenza del rischio sugli utili alla luce degli elevati costi dei finanziamenti.

Bilancio Morgan Stanley ottobre dicembre 2010

Morgan Stanley, la famosa banca d’affari americana con sede a New York, ha pubblicato ieri il bilancio relativo al quarto trimestre del 2010, battendo le attese degli analisti.

I ricavi di Morgan Stanley nel periodo ottobre – dicembre 2010 sono aumentati del 14% a quota 7,8 miliardi di dollari mentre l’utile netto del gruppo è cresciuto addirittura del 35% a quota 836 milioni di dollari, pari a 41 centesimi di dollaro per azione.

Morgan Stanley taglio bonus manager

Morgan Stanley, per far quadrare i conti alla fine del 2010, si appresta ad effettuare un taglio consistente ai famosi premi di fine anno di manager e dirigenti.

La banca americana, come dichiarato da una fonte vicina all’istituto al Wall Street Journal, taglierà molto probabilmente i bonus tra il 10 ed il 25%, senza fare distinzioni, a dirigenti di vari settori, i quali vedranno calare nettamente il premio di fine anno, per far tornare i conti dell’azienda.

Copertura Geox avviata da Morgan Stanley

Morgan Stanley ha avviato la copertura su Geox con una raccomandazione equal-weight, un giudizio che secondo gli analisti della banca d’affari esprime al meglio quelle che al momento risultano essere le caratteriste del titolo, ossia una quotazione dal forte potenziale rialzista ma in relazione alla quale è meglio mostrare una certa prudenza.

Titolo Fiat in rialzo dopo valutazione Morgan Stanley

A Piazza Affari il titolo Fiat registra una crescita del 2,82% a 13,35 euro, un’ottima performance ricondotta in larga parte alla decisione di Morgan Stanley di includere la casa automobilistica torinese, per la quale ha un rating “overweight” e un target price a 17 euro, nella sua “best idea list” a seguito di un incontro con i vertici Fiat a Torino.

La decisione è stata comunicata mediante una nota in cui Morgan Stanley ha detto di essere certa che le capacità del management riusciranno a incrementare in maniera significativa il valore del gruppo, bilanciando così i rischi di breve termine sull’utile.

Trimestrale Morgan Stanley luglio settembre 2010

Morgan Stanley ha annunciato oggi di aver chiuso il terzo trimestre 2010 con una perdita netta di 91 milioni di dollari, ossia 0,07 dollari per azione, contro l’utile di 498 milioni di dollari registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Gli analisti avevano previsto un utile di 0,15 dollari per azione.

In calo anche i ricavi che sono passati a 6,8 miliardi di dollari dai precedenti 8,5 miliardi. Sulla performance negativa della banca d’affari ha influito soprattutto la stagnazione dei volumi dell’attività di trading.