Dividendo 2013 Saras esercizio 2012 non previsto

Il Consiglio di Amministrazione della società quotata in Borsa a Piazza Affari Saras S.p.A. proporrà all’Assemblea degli Azionisti di non distribuire dividendi per il 2012. Questo dopo che l’anno è stato archiviato dalla società con una perdita netta che, a 154 milioni di euro, è in peggioramento rispetto ai -45,5 milioni dell’esercizio 2011.

Sono cresciuti invece nell’esercizio del 2012 i ricavi di Gruppo che, a 11.889 milioni di euro, segnano un aumento anno su anno dell’8% per effetto del maggior fatturato del settore raffinazione in virtù dell’aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi.

Saras perde 90 milioni di euro nel 2012

La società petrolifera milanese Saras ha chiuso l’esercizio 2012 con una perdita netta di 90 milioni di euro, che fa da contraltare all’utile di 58 milioni di euro registrato nel 2011. Il giro d’affari è invece aumentato dell’8% a 11,88 miliardi di euro. A Piazza Affari il titolo Saras ha aperto in profondo rosso e attualmente perde il 2,16% a 0,905 euro, mentre ieri aveva lasciato sul terreno circa mezzo punto percentuale. Secondo quanto dichiarato da Gian Marco Moratti, i conti sono stati influenzati dalle difficoltà dell’ultimo trimestre.

Saras bocciata da Credit Suisse

Saras

Giornata positiva quella di Saras che sta guadagnando quasi l’1% nonostante il giudizio negativo da parte della banca svizzera Credit Suisse che in mattinata ha reso noto il proprio target price riguardo al titolo petrolifero italiano dell’azienda in grado di gestire oltre 300 mila barili di petrolio al giorno che in Europa le consegnano il titolo di leader operativo nel settore delle raffinerie.

Il titolo del gruppo Moratti ha subito oggi un deprezzamento da parte di Credit Suisse che ha infatti abbassato il target price da 3,10 a 2,10 giudicando il titolo neutrale contro al precedente giudizio che era in outperformance.

Lucio Stanca nominato amministratore delegato di Soge

moratti - stanca

Lucio Stanca è stato ufficialmente nominato amministra­tore delegato e vicepresiden­te della Soge, la società di ge­stione dell’Expo 2015 di Milano. Il suo stipendio è stato ridotto a 300.000 euro annui, una cifra comunque elevata ma di gran lunga inferiore rispetto a quella iniziale di 700.000 euro. Ai 300.000 euro, inoltre, devono essere aggiunti ulteiori 150.000 euro subordinati al rag­giungimento degli obiettivi, ancora da fissare.

Per quanto riguarda le polemiche relative al­l’incompatibilità tra l’incarico di amministratore delegato della società e quello di onorevole Stanca ha affermato che, se a seguito del ricorso presentato in Parlamento dal Pd dovesse essere ravvisata l’incom­patibilità, sarebbe pronto a dimettersi immediatamente dal suo incarico in Parlamento.