Da ieri mattina l’Italia è alle urne per formare il nuovo governo, dopo l’esperienza dell’esecutivo tecnico guidato da Mario Monti che era diventato premier in pectore nel novembre del 2011 dopo le dimissioni di Berlusconi nel bel mezzo della tempesta finanziaria che stava colpendo l’Italia e gli altri paesi europei. Secondo gli esperti, si tratta di una sorta di referendum sulle misure di austerità varate da Monti. Finora i mercati hanno scontato lo scenario più favorevole, ovvero la vittoria di Bersani alla Camera e un’allenza Bersani-Monti al Senato per raggiungere la piena maggioranza.
monti
Spread Btp-Bund volatile su incertezze elettorali

E’ un rischio che in data odierna influisce sullo spread tra il Btp italiano ed il Bund tedesco che, sulla curva a dieci anni, è oggi in forte rialzo ed è sul filo dei 290 punti base. Ed il tutto in vista delle nuove tranche di titoli di Stato che il Tesoro ha programmato di collocare sul mercato la prossima settimana.
Mediobanca preferisce governo debole per l’Italia
Secondo gli esperti di Mediobanca se dalle urne dovesse uscire un governo con una maggioranza risicata, l’Italia potrebbe beneficiarne. La view degli specialisti della banca di Piazzetta Cuccia va in controtendenza rispetto alle ultime affermazioni rilasciate da molti economisti e analisti finanziari che temono la formazione di un esecutivo debole e disunito. Mediobanca ritiene che la formazione di un governo debole costringerebbe finalmente l’Italia a chiedere gli aiuti finanziari e a concentrarsi sul taglio del debito pubblico.
Spread verso 300 su aumento rischio-Italia
Ieri è stata una giornata negativa per Piazza Affari. L’indice azionario FTSE MIB ha lasciato sul terreno lo 0,65% a 16.603 punti, toccando anche il minimo più basso da oltre un mese a 16.408 punti. A pesare sul listino milanese è il forte incremento dello spread Btp-Bund, che ha chiuso a 295 punti base e che ha trascinato al ribasso i titoli bancari. La volatilità non è stata, però, particolarmente elevata e alla fine la perdita più alta è stata quella di Mediobanca, che ha evidenziato un passivo del 3,86%.
Spread Btp-Bund scende sotto la quota 260

Questo nel giorno in cui, con decisione unanime, la Banca centrale europea (Bce) ha deciso di lasciare invariato allo 0,75% il costo del denaro in Eurolandia. E così oggi il rendimento del Btp a dieci anni, poco sopra il livello del 4%, si attesta sui minimi da oltre due anni, precisamente sugli stessi livelli del mese di novembre del 2010.
Spread Btp-Bund sotto 290 punti a inizio 2013
Partenza sprint per l’azionario e l’obbligazionario italiano. Mentre la borsa di Milano evidenzia un rialzo spettacolare, superiore al 3%, sul mercato secondario dei titoli di stato gli investitori stanno acquistando Btp italiani a mani basse. Il rally dei titoli decennali italiani ha spinto lo spread Btp-Bund fino a 288 punti base. Attualmente la quotazione dello spread è pari a 290,5 punti, mentre nell’ultima seduta dell’anno la chiusura era stata pari a 321 punti base. Rispetto al valore di chiusura del 2012 il differenziale di rendimento tra Btp e Bund è sceso di oltre trenta punti (-9,4%).
Banca Mps rally in borsa dopo ok ai Monti-bond
Continua a salire senza soste il titolo Banca Mps, che a Piazza Affari mostra un guadagno del 4,77% a 0,2264 euro, dopo che ieri le azioni della banca di Rocca Salimbeni avevano evidenziato un rialzo del 6,09%. A mettere il turbo al titolo bancario senese è stato l’ok della Commissione Europea all’emissione dei Monti-bond. Bruxelles alimenta così le speranze di rilancio del più antico istituto di credito italiano, che per raggiungere gli obiettivi di rafforzamento del capitale previsti dall’Eba ha dovuto praticamente ricorrere agli aiuti statali.
Spread Btp-Bund sotto 350 archivia shock-Monti
Mattinata positiva per Piazza Affari, che torna a salire dopo aver accumulato pesanti perdite nella seduta di ieri. L’indice azionario FTSE MIB sale dell’1,03% a 15.512 punti, recuperando parzialmente le perdite di ieri quando la borsa milanese aveva sperimentato un calo del 2,2% e perdite intraday vicine al 4%. Il rialzo di oggi non è sostenuto dal settore bancario, ieri bersagliato dalle vendite, bensì da singole storie. In cima al listino c’è Lottomatica, che sale del 3,75% dopo la promozione ricevuta da Credit Suisse. Buone notizie dal fronte spread, tornato sotto 350 punti base.
Mediaset titolo vale 2 euro secondo Deutsche Bank
La speculazione legata al ritorno sulla scena politica di Silvio Berlusconi e la promozione ricevuta da Deutsche Bank spinge il titolo Mediaset sul listino azionario milanese, depresso dall’incertezza politica dopo le dimissioni del premier Mario Monti. A Piazza Affari il titolo Mediaset ha mostrato ieri un andamento in controtendenza rispetto al resto dei titoli inseriti nel paniere FTSE MIB. Le azioni della società dei media di Cologno Monzese hanno registrato un progresso del 2,05% a 1,391 euro. Da inizio dicembre il titolo Mediaset guadagna il 9,5% alla borsa di Milano.
Piazza Affari crolla -3% dopo dimissioni Monti
Apertura in profondo rosso per Piazza Affari, mentre lo spread vola sopra 350 punti base. La crisi di governo, accentuata dalla decisione del premier Mario Monti di voler rassegnare le dimissioni dopo aver concluso l’iter della Legge di Stabilità , sta facendo tornare la speculazione sul sistema-Italia, che già nel primo semestre del 2012 aveva subito una pressione molto forte. L’indice azionario FTSE Mib è crollato di oltre il 2,5% in apertura, toccando un minimo intraday temporaneo a 15.233 punti.