Mercati azionari alla prova di Settembre

Dow Trading Below 15,000 After Several Days Of LossesUna delle evidenze storiche dei mercati azionari è che, mediamente, nel mese di settembre si registrano le performance più deludenti. Nonostante l’attuale scenario economico e geopolitico – la potenziale azione militare in Siria, il “tapering” della Federal Reserve  e la questione del debito americano tra i fattori di maggiore criticità -, i mercati hanno essenzialmente tenuto e la correzione è stata modesta. Come si comporteranno ora, di fronte alle sfide e alle minacce dei prossimi mesi?

Mercati finanziari: settembre da bollino rosso

Dow Trading Below 15,000 After Several Days Of LossesSarà un settembre da bollino rosso per gli investitori. Gli appuntamenti attesi dai mercati finanziari sono principalmente due:  il Fomc della Fed e le elezioni in Germania. Il meeting del comitato di politica monetaria  (Fomc) della Federal Reserve si terrà il prossimo 17-18 settembre e la sua rilevanza è cresciuta all’indomani della diffusione  dei verbali  della riunione del 30-31 luglio scorso, da cui sono emersi segnali di incertezza. I membri del comitato direttivo della Banca centrale americana si sono infatti mostrati divisi sul cosiddetto “tapering”, l’allentamento del programma di acquista di titoli di stato  (o di altre obbligazioni) sul mercato.

Le banche centrali spingono i mercati al rialzo

Grazie all’intervento congiunto delle principali banche centrali mondiali, i mercati finanziari ieri hanno fatto registrare la terza giornata consecutiva di rialzi. Oltre al supporto delle banche centrali per gli istituti di credito sono arrivate anche dichiarazioni positive dalla Germania sulla situazione della Grecia.

La Banca centrale europea, la Federal Reserve, la Bank of England, la Bank of Japan e la Swiss National Bank hanno previsto operazioni di immissione di liquidità in dollari con scadenza a 3 mesi per coprire il periodo fino al termine del 2012. Sostanzialmente si tratterà di aste di rifinanziamento in cambio di collaterale, a tasso fisso con assegnazione completa.

Osama Bin Laden morto, le conseguenze in Borsa

La conferma della morte di Osama Bin Laden da parte del presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha avuto un’immediata ripercussione sull’intera economia mondiale, quasi come se la vera e propria rinascita del sistema economico e finanziario fosse subordinata alla morte del leader di al-Qaeda.

Il prezzo del petrolio ha infatti già registrato un ingente calo, con il greggio che cede 1,72 dollari a 112,21 al barile e il Brent che perde lo 0,9% a 124,72 dollari al barile.

Borse asiatiche in rialzo del 70% su base annua

Borse asiatiche

Le borse asiatiche si preparano a chiudere il 2009 con un rialzo del 70%, un risultato eccellente per quelli che sono considerati i mercati emergenti. Non facciamoci però ingannare, il mercato è ancora incerto e gli osservatori stanno analizzando l’andamento del sistema economico/finanziario degli Stati Uniti.

Negli ultimi 3 mesi l’America ha visto un aumento sostanziale dei consumi e questo è un dato molto interessante.

Intesa Sanpaolo potrebbe rinunciare ai Tremonti bond

Passera

In base a quanto riportato dal Financial Times Intesa Sanpaolo starebbe pensando di ritirare la sua richiesta relativa ai cosiddetti “Tremonti bond“.

Il quotidiano, in particolare, riporta le parole dell’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Corrado Passera il quale ha affermato che la banca sta ancora valutando se procedere o meno con la richiesta, può darsi che scelga di procedere richiedendo bond per 4 miliardi, è possibile che decida di richiederne solo una parte o ancora è anche possibile che si decida di ritirare la richiesta e fare a meno dei bond.

L’influenza suina pesa sui mercati

maiale-borsa

Sembra uno scherzo a dirsi, ma in questo momento già triste per l’economia mondiale, ad aggravare la situazione arrivano i “maiali”. Infatti le conseguenze dell’influenza suina stanno determinando grosse perdite nei vari mercati mondiali.

Nella giornata odierna tutti i principali mercati perdono grosse percentuali: il FTSE di Londra perde l‘1.9%, il Nikkei di Tokio ha chiuso le trattative segnando un -1.7%, l’Hang Seng di Honk Kong ha fatto registrare un -1.4%. Il Dax di Francoforte ha segnato una perdita del 2.5%. Tutte queste perdite sono derivate dalla giornata di lunedì in cui il Dow Jones ha perso lo 0.6%.

Dal G20 di Londra arriva lo stop ai paradisi fiscali.

leader

E’ già stato definito il più grande stimolo fiscale e monetario dei tempi recenti quello che è stato messo a punto dai leader mondiali durante il G20 tenutosi ieri a Londra. L’intesa raggiunta dai vertici mondiali, in particolare è riassumibile in quattro punti chiave: un ulteriore ampliamento degli stimoli fiscali per sostenere la ripresa economica, da realizzare impiegando fino a cinque miliardi di dollari entro il 2010; mille miliardi per rifinanziare il Fondo Monetario Internazionale; l’allargamento del Financial Stability Forum; la redazione della cosiddetta lista nera dei paradisi fiscali.

l ministro degli Esteri Franco Frattini, durante un’intervista, ha affermato che l’accordo raggiunto a Londra in relazione ai paradisi fiscali è molto importante ma, allo stesso tempo, ha sottolineato l’assoluta necessità che si riesca a passare dalle parole ai fatti in brevissimo tempo.

Oggi si aspetta il Zew Economic Sentiment

La chiusura dei mercati finanziari negli Usa per il President Day ha reso la giornata di ieri priva di significativi movimenti. La maggior parte dei cross è rimasta pressoché invariata come era preventivabile e la giornata si è resa particolarmente interessante per chi ha voluto sfruttare la bassa volatilità riuscendo ad operare su piccoli movimenti.

L’unico dato di rilievo è stato quello pubblicato nella notte di ieri relativamente al Pil Giapponese che nel terzo trimestre ha segnalato una discesa più grave del previsto calando di oltre il 12% e aumentando l’avversione al rischio e facendo segnare dei pesanti cali sul mercato azionario sia nelle borse Asiatiche sia nelle borse Europee.