Tassi di interesse confermati a 1%

La Banca centrale europea ha lasciato invariato il tasso di riferimento dell’Eurozona all’1%, il livello più basso mai registrato dall’entrata in vigore dell’euro, fissato su tale soglia da maggio 2009 e da allora mai più modificato. E’ stato confermato anche il tasso marginale sulle operazioni di rifinanziamento all’1,75% e quello sui depositi presso l’istituto centrale allo 0,25%.

Al termine della riunione del Consiglio direttivo il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, ha definito l’attuale livello dei tassi di interesse “adeguato”, aggiungendo che l’economia europea negli ultimi mesi ha continuato la sua ripresa anche se in maniera piuttosto moderata.

Aumento tassi di interesse probabilmente rimandato

Inizialmente si era ipotizzato che la Banca centrale europea decidesse di alzare i tassi di interesse intorno alla fine del 2010, tuttavia la crisi che sta attraversando l’economia europea ha indotto la maggior parte degli economisti a ritenere che l’aumento dei tassi sarà ulteriormente rimandato, probabilmente alla seconda metà del 2011.

A farlo ipotizzare non sono solo le difficoltà mostrate da alcuni paesi europei e l’instabilità dell’economia del vecchio continente ma soprattutto la decisione della Bce di reintrodurre le operazioni di finanziamento straordinarie alle banche, interrotte nei mesi scorsi per via del progressivo miglioramento della situazione economica generale.

Tassi di interesse confermati all’1%

In linea con le attese del mercato la Banca centrale europea ha deciso di lasciare invariati all’1% i tassi di interesse, a distanza di circa un anno dalla decisione di tagliare i tassi di 0,25 punti percentuali portandoli così al minimo storico.

Dopo la decisione relativa ai tassi di interesse c’è stata la consueta conferenza stampa durante la quale il presidente della Bce Jean Claude Trichet ha ribadito che l’attuale livello dei tassi di interesse è assolutamente appropriato.

Banche greche declassate da Moody’s

Il progressivo indebolimento del quadro macroeconomico della Grecia ha portato l’agenzia Moody’s a declassare ben cinque istituti bancari, si prevede infatti che la situazione di difficoltà che sta colpendo il Paese avrà un impatto negativo sugli asset delle banche.

Le banche che sono state colpite dal giudizione negativo dell’agenzia sono National Bank of Greece, il cui giudizio è passato a A2 da A1, Piraeus Bank, che è stata portata a Baa1 da A2, EFG Eurobank Ergasias, Alpha Bank e Emporiki Bank of Greece, che passano a A3 da A2. Al contempo Moody’s ha declassato anche il rating sui depositi e il debito di Emporiki Bank of Greece.

Annuncio tassi Bce giovedì 4 Febbraio

Jean-Claude Trichet

Giovedì 4 Febbraio 2010 alle ore 13:45 verranno resi noto i dati relativi alla situazione macro economica europea e durante quella stessa giornata Jean-Claude Trichet annuncerà il mantenimento dei tassi di interesse all’1%.

Nessuna modifica al tasso di interesse europeo è quindi attesa nella giornata di giovedì poichè la situazione, se pur in netto miglioramento, ha bisogno ancora di un periodo crescita.

Bce conferma i tassi all’1%

bce

La Banca centrale europea al termine del Consiglio direttivo tenuto questa mattina ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse all’1%, decisione questa in linea con le attese del mercato e degli analisti che all’unanimità avevano previsto che l’istituto di Francoforte non avrebbe provveduto ad alcun rialzo dei tassi.

Il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento resta quindi all’1%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali resta all’1,75%, mentre il tasso che la stessa Bce pratica sui depositi di breve termine che detiene per conto delle banche commerciali resta allo 0,25%.

Differenze Fed Bce

Bernanke- Trichet

Negli ultimi mesi tutti i più grandi economisti del mondo sono stati concordi nel ritenere che il momento più duro della crisi economica è passato e che ora l’economia mondiale si avvia veso una lenta e graduale ripresa, questo fino a pochi giorni fa quando la richiesta di moratoria da parte di Dubai World ha fatto temere una nuova crisi finanziaria.

Prima della notizia entrambe le sponde dell’Atlantico, la Banca centrale europea da una parte e la Federal Reserve dall’altra, stavano pensando a quando e come eliminare il supporto e gli aiuti concessi alle banche, ma la sensazione è che ora questa non sia più una priorità, anche se la notizia di Dubai secondo gli esperti è stata recepita in maniera di diversa dalle due banche centrali.

Ripresa economica nel 2010, parola di Jean Claude Trichet

trichet

Dopo la decisione della Banca centrale europea di lasciare i tassi invariati all’1% il presidente Jean Claude Trichet durante la conferenza stampa ha parlato dell’attuale situazione economica affermando di prevedere una graduale ripresa nel 2010 e un miglioramento della crescita nella zona euro nel secondo trimestre del 2009.

La situazione, dunque, inizia a migliorare ed è possibile guardare al futuro con un certo ottimismo anche se Trichet ha invitato alla cautela, la situazione resta ancora caratterizzata da una profonda incertezza che non consente di fare previsioni certe e affidabili.

Tassi d’interesse ancora all’1%

bce

La decisione di mantenere all’1% i tassi di interesse non ha sorpreso nessuno poichè Jean-Claude Trichet aveva già fatto capire che i tassi rimarranno invariati almeno fino alla fine del 2009. Il consiglio direttivo della banca centrale riunito per l’occasione a Francoforte ha fatto inoltre sapere che il tasso d’interesse praticato per il rifinanziamento corrisponde all’1% mentre per quello marginale rimane all’1,75%.

Le banche commerciali europee che depositano il denaro nelle casse della Bce potranno beneficiare di un profitto dello 0,25% nel preve periodo.

Previsioni Euribor 2010 a tre mesi

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Proprio nella giornata odierna c’è stata una lieve flessione del tasso di interesse Euribor a tre mesi. L’Euribor a tremesi ha registrato nuovamente una leggera diminuzione di 0,13% portandosi così a quotarsi a 0,742 punti.

Nell’ultima sessione la banca centrale europea ha mantenuto i tassi di interesse all’1% anche se molti prevedevano una ulteriore diminuzione di 0.25 punti.

Tassi di interesse invariati dalla Bce

bce

Anche questa volte le previsioni sono state confermate, la Banca centrale europea ha confermato per il quinto mese consecutivo i tassi di riferimento al minimo record dell’1%, lasciando invariati anche i tassi sui depositi overnight allo 0,25% e quelli sulle richieste di prestiti marginali all’1,75%.

Il costo del denaro in Europa, quindi, resta ancora al livello più basso nella storia dell’euro. La differenza tra il costo del denaro negli Stati Uniti e quello nella zona euro resta all’1% dal momento che la Fed ha azzerato il tasso sul Fed Funds limitandosi a fissare un range compreso tra 0 e 0,25%.

Bce, tassi di interesse invariati all’1%

trichet

La Banca Centrale Europea al termine del suo consiglio direttivo ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse all’1%, una decisione che come ha spiegato il presidente Jean-Claude Trichet è stata presa all’unanimità.

Trichet, inoltre, ha affermato che il tasso di inflazione nella zona euro durante il mese di agosto è stato negativo a causa di un aumento dei prezzi delle materie prime nel corso dello scorso anno ma che nei prossimi mesi l’inflazione dovrebbe essere tornare ad essere “moderatamente” positiva.

La BCE taglia i tassi di interesse portandoli al minimo storico

jean-claude_trichet

La tanto attesa decisione sul taglio di interessi da parte della BCE ha letteralmente stupito quanti si aspettavano che la Banca Centrale effettuasse un taglio di mezzo punto percentuale, aspettativa vanificata dopo l’annuncio di una riduzione dello 0,25%. Quindi, a seguito della decisone del consiglio direttivo della Bce riunitosi ieri a Francoforte, i tassi di interesse sono stati portati dall’1,50% all’1,25%.

Il presidente della Banca centrale europea Jean Claude Trichet ha rivelato che si è trattato di una decisione difficile, caraterizzata da profonde discussioni e sulla quale non tutti i membri erano concordi, tant’è che essa è stata assunta a maggioranza anzichè all’unanimità.

La BCE taglia i tassi portandoli al 2%

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La BCE non ha disatteso quanti si aspettavano un taglio di 50pb portando i tassi al 2%, minimo storico dall’introduzione dell’Euro. Cosa succederá nei prossimi mesi al momento rimane difficile immaginarlo ma durante la conferenza post taglio il Governatore Trichet ha dichiarato che eventuali mosse successive da parte della Banca Centrale non saranno effettuate prima di Marzo. In questa maniera é stato dato appuntamento tra 2 mesi per eventuali nuovi tagli che Trichet non ha escluso e saranno influenzati dall’evoluzione della crisi nei prossimi mesi.

Da sottolineare che questa volta non é stato escluso un possibile intervento per far ripartire l’economia e sará legato in parte agli sviluppi dell’inflazione (che dovrebbe continuare a calare) e dalle condizioni di incertezza che ora sono a livelli elevatissimi.