Italcementi cede attività Axim a Sika

Le attività del Gruppo Italcementi, quotato in Borsa a Piazza Affari, legate agli additivi per il calcestruzzo e per il cemento saranno cedute alla Sika AG, una società multinazionale con il quartier generale a Baar, in Svizzera. A darne notizia è stata proprio Italcementi nel precisare come l’accordo di cessione riguardi le attività a marchio Axim in Italia, Spagna, Francia, Marocco, Stati Uniti e Canada che nel 2010 hanno generato per il gruppo un giro d’affari di 61 milioni di euro circa.

Le attività Axim coinvolgono all’incirca 150 dipendenti presso impianti e sedi commerciali nei Paesi sopra citati ed attraverso aziende che, in via diretta o indiretta, risultano ad oggi essere controllate da Ciments Français o da Italcementi.

Bilancio Italcementi gennaio settembre 2011

Nonostante la congiuntura tutt’altro che favorevole, il Gruppo Italcementi nei primi nove mesi del 2011, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, è riuscito a riportare un volume d’affari in lieve rialzo.

Nel dettaglio, i ricavi consolidati si sono attestati a 3.600,2 milioni di euro nei nove mesi rispetto ai 3.571,1 milioni di euro al 30 settembre del 2010, mentre l’utile netto è passato da 133,4 milioni di euro a 212,8 milioni di euro comprendendo però l’effetto positivo generato dalla cessione delle partecipazioni detenute dal Gruppo Italcementi in Turchia.

Titolo Italcementi in rialzo nonostante taglio Chevreux

Chevreux ha tagliato il prezzo obiettivo su Italcementi da 6 a 4 euro per azione, nonostante questo però il titolo ieri a Piazza Affari ha chiuso in rialzo dell’8,11% a quota 4,744 euro. Il rating è stato confermato underperform, sono state abbassate le previsioni sull’Ebitda 2011 dell’8% e quelle 2012 del 18%.

Le stime sull’utile per azione sono state ridotte di oltre il 50% a 0,09 euro per azione, in particolare per i timori di Chevreux su un possibile collasso dei volumi di Italcementi in Italia e sui prezzi e volumi in Egitto. Italcementi ha perso nel 2011 il 31% in borsa.

Titoli settore costruzioni bocciati da Goldman Sachs

A Piazza Affari il titolo Buzzi Unicem segna una flessione di oltre due punti percentuali a 6,83 euro, così come pure il titolo Italcementi che segna una flessione del 2,02% a 5,09 euro.

Ad influire negativamente sull’andamento dei due titoli è stata soprattutto la valutazione negativa arrivata stamane da Credit Suisse, che ha comunicato di aver rivisto al ribasso il rating e il target price su alcune delle principali quotazioni del comparto costruzioni.

Quotazione Italcementi promossa da Goldman Sachs

A Piazza Affari la quotazione Italcementi segna un rialzo dello 0,49% a 7,14 euro sulla scia della valutazione positiva arrivata da Goldman Sachs. La banca d’affari americana ha infatti comunicato di aver deciso di alzare la raccomandazione sul titolo da “sell” a “neutral” e di eliminare quindi l’azione del gruppo italiano attivo nel settore cementifero dalla sua Pan Europe sell list.

Goldman Sachs al contempo ha anche rivisto al rialzo il target price su Italcementi da 5,20 a 9,10 euro e modificato le stime sull’utile per azione 2011 e 2012, portandole rispettivamente da 0,14 a 0 e da 0,19 a 0,28 euro per azione.

Bilancio Italcementi 2010

Italcementi ha presentato il bilancio dell’esercizio 2010, chiuso con ricavi in calo del 4,3% a quota 4,79 miliardi di euro e utile netto in calo dell’8,5% a 197,1 milioni.

In particolare sui conti della società hanno pesato la domanda scarsa in tanti Paesi industrializzati e la negativa dinamica dei prezzi di vendita in alcune regioni.

Quotazione Italcementi non risentirà crisi Egitto

Il titolo Italcementi a Piazza Affari segna un rialzo dello 0,79% a 6,36 euro, favorito soprattutto dalle dichiarazioni di Unicredit in merito alla difficile situazione politica dell’Egitto.

Secondo gli analisti, infatti, le difficoltà politiche del paese si ripercuoteranno in maniera negativa sulle quotazioni delle aziende italiane attive nel settore del cemento. Le previsioni, tuttavia, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sono poi così negative.

Titolo Italcementi in rialzo dopo promozione Banca Imi

Dopo aver subito un forte calo a causa del taglio del target price e delle stime Eps operate ieri da Credit Suisse, per non parlare del periodo nero che ha seguito la pubblicazione dei dati trimestrali, Italcementi si prende la sua piccola rivincita registrando un lieve rialzo a Piazza Affari.

La quotazione dell’azienda italiana, in particolare, ha beneficiato della valutazione positiva arrivata da Banca Imi, che ha alzato il giudizio sul titolo portandolo da hold ad add e al contempo ha rivisto al rialzo anche il target price portandolo da 6,41 a 6,59 euro.

Italcementi e Buzzi Unicem bocciati da Credit Suisse

Credit Suisse ha tagliato il target price del 2,61% a 7,46 euro per Buzzi Unicem e del 3,72% a 5,56 euro su Italcementi. Per entrambe le aziende, inoltre, la stessa banca d’affari ha anche rivisto al ribasso le stime sull’utile per azione, pur mantenendo invariata la raccomandazione sul titolo.

Credit Suisse, in particolare, ha spiegato che la sua è stata una decisione resa necessaria dai risultati registrati da entrambe le aziende nel corso dell’ultimo semestre, dati che hanno mostrato performance deludenti e una ripresa decisamente più lenta del previsto.

Italcementi beneficia mancato rinnovo divieto export

Dopo essere stato declassato insieme a tutto il comparto delle costruzioni per Italcementi arriva finalmente una buona notizia: l’Egitto, paese in cui l’azienda italiana occupa una posizione di leadership, ha deciso di non estendere il divieto sulle esportazioni di cemento, una scelta che secondo gli analisti potrebbe portare ad una stabilizzazione dei prezzi.

Il divieto di esportazione, in particolare, era stato introdotto nel 2009 dopo che i prezzi avevano registrato un importante incremento a seguito di un notevole incremento della domanda.

Italcementi a rischio il supporto grafico di 5,55 euro

Italcementi, che di recente ha subito un declassamento insieme a tutto il settore delle costruzioni, e che ha da poco presentato la semestrale con un utile netto di competenza pari a 0,4 milioni di euro, si trova ora in una situazione non molto semplice a Piazza Affari.

Il titolo dell’azienda che opera nel settore delle costruzioni ha infatti fatto registrare un deciso calo, che ha spinto le quotazioni del titolo fino a ridosso dell’importante supporto grafico di quota 5,55 euro per azione.

Italcementi declassato insieme al settore delle costruzioni

Secondo Goldman Sachs per il settore delle costruzioni è in arrivo un periodo piuttosto difficile che durerà almeno fino al 2011. Il broker, in particolare, ha sottolineato come le previsioni recentemente fornite dalle aziende che operano nel settore siano state piuttosto deboli, inoltre le misure di austerità annunciate dai vari governi lasciano intendere che i prossimi mesi non saranno affatto facili.

Per questo motivo, dunque, la banca d’affari ha ridotto le sue previsoni sull’Ebitda del settore per il 2010 e il 2011 rispettivamente del 4% e del 10% e al contempo ha declassato due importanti società europee attive nel settore delle costruzioni.

Prima semestrale 2010 Italcementi

Italcementi ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto di competenza pari a 0,4 milioni di euro, nettamente in calo rispetto ai 55 milioni di euro precedenti, mentre l’utile netto consolidato è risultato pari a 81,8 milioni di euro, anch’esso in calo, del 35,8%.

Come dichiarato da Italcementi, la semestrale risente molto degli oneri finanziari netti per 57,7 milioni di euro, equivalenti ad un +2,3%, sui quali hanno inciso costi non ricorrenti per circa 21,4 milioni, rettifiche di valore negative di attività finanziarie per 20,7 milioni e imposte per 43,9 milioni (-23,8%).

Impregilo rinuncia a 50 milioni di crediti per Fisia

Impregilo ha comunicato di aver rinuciato ad ulteriori 50 milioni di euro di crediti per Fisia, società controllata dal colosso attivo nel settore delle costruzioni e che ha chiuso il 2009 con una perdita pari a circa 140 milioni di euro.

Le prospettive, tuttavia, sono considerate piuttosto buone per via delle numerose gare relative alla costruzione di diversi dissalatori che si prevede verranno indette a breve in Medio Oriente e in relazione alle quali si ritiene che la società controllata da Impregilo abbia buone possibilità di trarne profitto.