
Morgan Stanley ha affermato che regolerà i prezzi degli scambi del primo giorno di quotazione di Facebook al Nasdaq, per far sì che nessuno paghi più di 43 dollari per azione.
Morgan Stanley ha affermato che regolerà i prezzi degli scambi del primo giorno di quotazione di Facebook al Nasdaq, per far sì che nessuno paghi più di 43 dollari per azione.
Alcuni analisti di Wall Street prevedevano una valutazione anche fino a 110 miliardi di dollari, quindi i numeri sono leggermente inferiori rispetto alle previsioni, comunque ora si attende la risposta degli investitori.
È la prima volta che viene indicata una data per quella che è l’Ipo più attesa di questo 2012 e che con ogni probabilità entrerà nella storia. Sempre stando a quanto riporta il WSJ il principale sottoscrittore dell’operazione sarebbe Morgan Stanley, che avrebbe battuto la concorrenza di Goldman Sachs.
Secondo le recenti indiscrezioni Facebook dovrebbe presentare i documenti per la quotazione nei primi mesi del 2012, ad oggi Goldman Sachs e Morgan Stanley sono le due banche favorite per svolgere il ruolo più importante nell’operazione.
Durante la seduta ha però girato in negativo arrivando a chiudere in calo del 3,2%. L’Ipo ha stabilito il prezzo a 10 dollari per azione, ossia il valore più alto di una forchetta che partiva da 8,5 dollari.
Secondo Gawker ad oggi Facebook avrebbe a disposizione fondi per circa 3,5 miliardi di dollari, gli analisti concordano sul fatto che l’azienda continuerà a crescere anche nei prossimi anni.
L’idea iniziale era quella di quotare l’azienda del social network più famoso al mondo verso l’aprile dell’anno prossimo, ma stando alle ultime notizie l’Ipo di Facebook sarebbe stata rimandata alla fine del 2012.
Addirittura GS avrebbe annunciato a molti investitori interessati che solamente una piccola parte delle richieste ricevute potrà essere realmente soddisfatta.