Assemblea Valsoia approva fusione J&T Italia

Via libera, da parte dell’Assemblea degli Azionisti di Valsoia S.p.A., riunitasi ieri in sede straordinaria, al progetto di fusione per incorporazione della J&T Italia S.r.l., interamente controllata dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader nel settore dei prodotti alimentari vegetali a base di soia.

La fusione per incorporazione di J&T Italia S.r.l., società che possiede il marchio Santa Rosa, permetterà a Valsoia S.p.A. di conseguire tutta una serie di benefici e di sinergie che spaziano da una maggiore flessibilità di gestione e di organizzazione, ad un incremento della redditività per effetto di minori costi operativi.

Fusione per incorporazione J&T Italia in Valsoia

Il Consiglio di Amministrazione di Valsoia S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore alimentare, ed in particolare in quello dell’alimentazione salutistica, ha dato l’ok al progetto finalizzato alla fusione per incorporazione della società J&T Italia Srl in Valsoia. La fusione per incorporazione di J&T Italia S.r.l., società che, tra l’altro, è proprietaria del marchio Santa Rosa, dovrà ora essere approvata in sede straordinaria dell’Assemblea dei Soci di Valsoia di cui già il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato per la relativa convocazione.

La fusione per incorporazione di J&T Italia Srl in Valsoia, controllata al 100% da quest’ultima, permetterà alla società quotata in Borsa a Piazza Affari di conseguire sia una maggiore flessibilità a livello gestionale ed organizzativo, sia un incremento della redditività per effetto della riduzione dei costi operativi.

Investire in titoli meno quotati

Oltre alla grandi blue chips a Piazza Affari sono presenti anche società con una capitalizzazione piuttosto ridotta, da un’indagine svolta da CorrierEconomia emerge che sono ben 64 i titoli con capitalizzazione inferiore ai 50 euro e 101 quelli con capitalizzazione inferiore ai 100 euro.

Il problema principale di questi titoli, tra cui figurano nomi come Stefanel, Valsoia, Bialetti, Olidata e Biancamano, è dato proprio dalla loro bassa capitalizzazione che riduce la possibilità di scambi. Gli investitori, infatti, sono poco motivati ad investire su titoli di questo tipo, stessa cosa vale anche per gli investitori esteri che hanno bisogno di investire in società con capitalizzazione almeno superiore ai 100 euro.