mercato immobiliare italiano

Mercato immobiliare italiano reduce da un 2024 in forte ripresa

Ci sono tendenze tutto sommato incoraggianti che possiamo prendere in esame ad aprile, a proposito del mercato immobiliare italiano. Il tutto, grazie ad un 2024 che ci restituisce un andamento generale apprezzabile. Il 2024 ha segnato una decisa ripresa per il mercato immobiliare italiano, trainata dal mercato creditizio e concentrata soprattutto nella seconda metà dell’anno. L’analisi di Tecnocasa evidenzia un aumento delle compravendite (+1,3%), una crescita dei prezzi (+2,4% nelle grandi città) e un mercato delle locazioni in espansione con canoni record.

mercato immobiliare italiano
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Compravendite immobili secondo trimestre 2012

167.721 transazioni. E’ questo il numero di compravendite di immobili in Italia nel secondo trimestre del 2012. A darne notizia in data odierna è stato l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) nel precisare come 156.552 nel secondo trimestre del 2012 siano state le compravendite di immobili ad uso residenziale, mentre 9.816 sono state le transazioni di unità immobiliari ad uso economico.

Nel complesso, purtroppo in linea con le attese, anche nel secondo trimestre del 2012 il confronto su base annua rispetto allo stesso periodo del 2011 indica che le transazioni immobiliari hanno fatto registrare una caduta del 24,8% con punte ancor più alte a livello geografico nelle Isole dove c’è stata nel secondo trimestre del 2012 una contrazione del 38,4% delle compravendite per gli immobili ad uso economico, e del 30,3% per il settore residenziale.

Mutui rifiutati con l’intervento del prefetto

Nell’ambito del rapporto tra il cliente e la banca, in materia di accesso al credito, c’è la possibilità che su richiesta possa intervenire il prefetto. A farlo presente lunedì scorso è stata l’Associazione Altroconsumo nel precisare come il prefetto, nel caso in cui lo ritenga opportuno, può eventualmente chiedere una motivazione legata alla mancata concessione di un mutuo oppure ad una lettera di rientro dal fido concesso in precedenza.

Non sono infatti rari i casi in cui il cliente, una volta respinta l’istruttoria di mutuo, non riceve dalla banca adeguate informazioni e motivazioni sulla mancata concessione del finanziamento. Con la crisi le banche, non lo scopriamo di certo oggi, hanno stretto i cordoni dalla borsa, ma chiaramente non si può negare un prestito, ad esempio, ad un cliente che ha un reddito elevato, non ha finanziamenti in corso e non è stato mai protestato.

Banche italiane non danno mutui a nessuno

In Italia le banche attualmente non danno mutui a nessuno o quasi. A metterlo in evidenza è stata la Federconsumatori nel commentare un’indagine dell’AdnKronos da cui è emerso come su dieci istruttorie di mutuo solo tre passino l’esame da parte dell’istituto di credito senza intoppi. E così secondo l’Associazione le banche italiane non danno mutui o quando li danno i tassi applicati sono a dir poco alti. Stesso trend si registra anche per i prestiti e per i fidi.

Al riguardo il Presidente della Federconsumatori, Rosario Trefiletti, denuncia come gli spread bancari applicati sui mutui siano alti, troppo alti e comunque ben oltre la media europea. Con la conseguenza che i risultati dell’indagine dell’AdnKronos altro non fanno che confermare le tante segnalazioni acquisite dell’Associazione dei consumatori in merito a cittadini che si sono vista respinta dalla banca l’istruttoria riguardante il mutuo.

Dati mercato immobiliare italiano secondo trimestre 2012

Su base annua il mercato immobiliare italiano nel suo complesso viaggia in questo 2012 con il freno a mano, anzi in brusca frenata. E’ questa infatti, in estrema sintesi, la fotografia scattata dell’Agenzia del Territorio sul mercato immobiliare italiano attraverso l’OMI.

Nel dettaglio, nel secondo trimestre del 2012 le compravendite hanno fatto registrare un calo tendenziale su base annua del 24,9%, che individua una contrazione ancora più ampia rispetto al -17,8% tendenziale registrato nel primo trimestre del 2012. La crisi quindi picchia duro sul settore penalizzato anche dalle difficoltà di accesso al credito, dalla caduta dei redditi delle famiglie, e dal taglio degli investimenti da parte delle imprese.

Compravendite immobili e mutui primo trimestre 2012

Continua a segnare il passo in Italia il mercato immobiliare. Nel primo trimestre del corrente anno, infatti, le compravendite sono scese in termini numerici del 16,9% anno su anno attestandosi a quota 154.813.

A comunicarlo è stato l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, nel precisare come il 92,9% delle transazioni abbia riguardato le unità immobiliari ad uso abitativo rispetto al 6,3% di transazioni per immobili ad uso economico. Il calo del 16,9% delle compravendite di immobili nel primo trimestre del 2012 è frutto del -17,2% registrato nel residenziale, e del -11,8% per le compravendite di immobili ad uso economico.

Settore immobiliare positivo nel 2011

Il settore del real estate, sebbene la crisi economico-finanziaria che ancora imperversa sull’Europa ne abbia rinviato la ripresa che tutti si attendevano di almeno un anno, è risultato essere maggiormente positivo rispetto alle attese.

Secondo European Outlook 2012, rapporto di previsione stilato annualmente da Scenari Immobiliari, infatti, in considerazione dei dati raccolti sin qui (ovverosia fino al 30 giugno 2011) vi è da essere decisamente ottimisti per una conclusione positiva del 2011.

GOLDMAN SACHS TAGLIA TARGET PRICE SETTORE IMMOBILIARE

Mps cessione immobili 500 milioni di euro

Il titolo Mps (Monte dei Paschi di Siena), si è fatto notare ieri in borsa, mettendo a segno quella che è la migliore prestazione sul paniere principale all’interno del comparto bancario.

Mps nel mese passato ha perso molto terreno da 1,20 euro, che rappresentava il massimo raggiunto.

Mps ieri ha chiuso la seduta a Piazza Affari in rialzo del 5,64% a quota 1,161 euro per azione, beneficiando subito delle indicazioni arrivate dall’intervista del direttore generale Vigni, rilasciata a Milano Finanza dopo il Roadshow negli Stati Uniti.

Andamento prezzi immobili 2010

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Alla fine del 2008 gli esperti avevano previsto che nel corso del 2009 il valore degli immobili sarebbe calato notevolmente, al contrario però nel corso dello scorso anno non c’è stato alcun crollo ma un calo piuttosto limitato che si aggira intorno al 5% per gli appartamenti di maggior pregio e del 10-15% per gli appartamenti situati in zone periferiche.

Per il 2010 gli esperti prevedono un ulteriore calo del 5% accompagnato da un calo delle vendite che, come è già accaduto nel 2009, dipende soprattutto dal fatto che nella maggior parte dei casi chi ha intenzione di acquistare casa non ha fretta, per cui se il prezzo è alto non acquista.

Compravendite di case al minimo storico

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Nonostante i lievi segnali di ripresa dell’economia nel primo trimestre dell’anno le compravendite di case hanno registrato il minimo storico.

A diffondere questi dati allarmanti ci ha pensato l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia del Territorio, spegando che durante i primi tre mesi del 2009 il volume complessivo delle compravendite di immobili è stato di 299.419 transazioni, ossia un calo del 18,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Bankitalia rivela una riduzione dei prezzi e delle compravendite degli immobili

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Secondo un’indagine condotta dalla Banca d’Italia in collaborazione con Tecnoborsa sono in calo i prezzi degli immobili ma, al tempo stesso, sono in calo anche le stesse compravendite. L’indagine è stata condotta mediante interviste ad agenti immobiliari che hanno testimoniato un calo dei prezzi soprattutto nelle aree urbane e metropolitane.

Il calo dei prezzi degli immobili, tuttavia, non si è verificato in maniera uniforme su tutto il territori nazionale ma sono state riscontrate differenze, talvolta anche piuttosto profonde, a seconda delle diverse zone. Il calo dei prezzi, infatti, sembra essersi verificato in maniera più incisiva al sud, nelle isole e soprattutto nel nord est dell’Italia.