Previsioni titoli di stato europei 2013

Da qualche mese il “tail risk”, ovvero il rischio di coda (“rischio catastrofico”), dovuta alla possibile rottura dell’euro o al default di un paese della zona euro, sembra ormai solo un vecchio incubo degli investitori e dei policy maker europei. L’azione della Bce, attraverso la creazione di uno scudo anti-spread e a una più incisiva manovra di politica monetaria, ha permesso negli ultimi mesi una discesa degli spread. Per il 2013 i rendimenti dei Btp italiani e dei Bonos spagnoli dovrebbero rientrare in limiti più contenuti rispetto alle oscillazioni mostrate nel 2012.

Crisi Grecia: nuovi aiuti dalla Germania

Il parlamento tedesco ha dato il via libera ad un nuovo pacchetto di aiuti per la Grecia. I tre partiti al governo hanno promosso questa mozione, che è stata approvata a larga maggioranza.

Solamente l’opposizione e cinque deputati della coalizione hanno votato contro.

Grecia, nuovi aiuti dall’Europa

La troika formata da Commissione Ue, Bce e Fmi, dopo due settimane passate a studiare la contabilità della Grecia, ha deciso di concedere il versamento della quinta rata del prestito al governo ellenico, pari a 12 miliardi di euro.

Il governo di George Papandreou dovrà impegnarsi a proseguire in maniera decisa e rigorosa la strategia di risanamento. Inoltre la Grecia dovrà creare un’agenzia indipendente responsabile delle privatizzazioni, che ha lo scopo di incassare 50 miliardi entro il 2015.

Fuori la Grecia dall’Euro?

Da quando è stata costituita l’Europa dell’Euro l’ipotesi che uno degli stati membri potesse ad un certo punto, di fronte alle ripetute violazioni dei patti e delle regole, venire espulso è sempre stata più una proiezione nel futuro che non una vera e propria sanzione prevista. Oggi tale ipotesi non è però solo nel quadro delle possibilità remote ma un’iniziativa che la comunità europea potrebbe/dovrebbe adottare.

La Grecia in crisi favorisce i paesi europei esportatori?

Il Sole24ore riporta oggi in prima pagina come la Grecia stia facendo sempre più difficoltà a rialzarsi dalla tremenda crisi che l’attanaglia già da qualche tempo.
E’ di queste ore la notizia che Moody’s, la massima autorità su ricerche finanziarie e di analisi sulla situazione economica sia di aziende che di organismi statali, ha ulteriormente declassato il rating del paese mediterraneo, probabilmente a causa di una sfiducia non solo nelle capacità di ripresa della nazione, ma anche degli aiuti che il Fondo Monetario Internazionale e l’Europa potrebbero erogare nei prossimi mesi.

Bond Grecia negli Stati Uniti

La Grecia continua ad essere al centro delle attenzioni, secondo le ultime indiscrezioni pubblicate dal Financial Times il governo di Atene si sta preparando a collocare un maxi bond sul mercato statunitense, secondo il quotidiano economico londinese questo dovrebbe consentire al paese di diversificare la propria base di investitori e riuscire così ad uscire dalla situazione di crisi.

L’intenzione del governo ellenico, sempre secondo le indiscrezioni di stampa, è quella di riuscire a raccimolare una somma compresa tra i 5 e i 10 miliardi per rimborsare circa 10 miliardi di titoli e interessi che scadono a maggio, partner nell’operazione di collocamento dei titoli dovrebbe essere Morgan Stanley.

Banche greche declassate da Moody’s

Il progressivo indebolimento del quadro macroeconomico della Grecia ha portato l’agenzia Moody’s a declassare ben cinque istituti bancari, si prevede infatti che la situazione di difficoltà che sta colpendo il Paese avrà un impatto negativo sugli asset delle banche.

Le banche che sono state colpite dal giudizione negativo dell’agenzia sono National Bank of Greece, il cui giudizio è passato a A2 da A1, Piraeus Bank, che è stata portata a Baa1 da A2, EFG Eurobank Ergasias, Alpha Bank e Emporiki Bank of Greece, che passano a A3 da A2. Al contempo Moody’s ha declassato anche il rating sui depositi e il debito di Emporiki Bank of Greece.

Crisi debiti sovrani effetti sugli Usa

A quanto pare in America non possono dormire sonni tranquilli per quel che riguarda gli effetti della crisi greca, che potrebbe avere ripercussioni sull’Europa.

Wall Strett nella scorsa ottava è cresciuto solamente dello 0,6%, sebbene tra gli operatori si sia registrato un grosso ottimismo. Infatti il problema dei debiti sovrani inizia a farsi sentire anche negli States, non solo nei ragionamenti degli economisti, ma per la prima volta nel comportamento dei titoli di stato e delle obbligazioni.

Accordo aiuti Grecia via libera dell’Eurozona

E’ arrivato il via libera dai 16 paesi della cosiddetta Eurozona al programma di aiuti per la Grecia, con l’ok all’accordo proposto da Francia e Germania, che dovrebbe permettere di salvare la situazione nel paese ellenico appunto.

Nell’intesa è previsto un mix di finanziamenti Ue-Fmi, in cui l’intervento dei paesi della zona dell’ euro sia “maggioritario” e attivato solo come “ultima ratio“, proprio nel caso in cui Atene non riuscisse a finanziare il proprio debito sul mercato.