Asta Bot risolleva la borsa

Piazza Affari recupera terreno nella seconda parte della mattinata, divisa sostanzialmente  tra il prima e il dopo asta dei Bot.

La vendita dei titoli di stato, pur mostrando un aumento dei rendimenti richiesti (dal 2,147 al 3,67), ha ottenuto una domanda che ha superato di una volta e mezzo l’offerta.

Si è innescato il cosiddetto effetto rimbalzo, guidato dalle banche e accompagnato da un restringimento dello spread Btp/Bund dopo il nuovo massimo di inizio seduta.

Andamento Piazza Affari dopo apertura in negativo

Aggiornamento 15:06 – La Borsa Italiana è in netto recupero dopo le perdite registrate nel corso della prima mattina quando Piazza Affari cedeva oltre 4 punti percentuali. Dopo le rassicurazioni del Ministro Giulio Tremonti e le parole di conforto di Angela Merkel, la Borsa di Milano è riuscita a recuperare al punto anche da raggiungere la parità e limitare i danni subiti per via delle vendite causate dal panico. Al momento il Ftse Mib è in positivo per 0,18 punti percentuali e questo dato è trainato anche dai rendimenti dei Bot che salgono al 3,67%.

Manovra finanziaria da 68 miliardi grazie a tagli assistenziali

 

Il ministro dell’Economia e delle Finanze ha, finalmente ma solo in parte, dato spiegazione della manovra finanziaria da oltre 60 miliardi di euro che servirà a far si che l’Italia, così come stabilito dall’Unione Europea, azzeri il proprio debito pubblico entro il 2014.

Questi 68 miliardi di dollari, 51,1 dei quali giungeranno dal decreto, mentre i restanti 16,9 dalla legge delega, saranno spalmati lungo un arco temporale importante, da oggi sino al 2014 appunto, e saranno così ripartiti:

– 2 miliardi nel 2011

– 6 miliardi nel 2012

– 20 miliardi nel 2013

– 40 miliardi nel 2014.

 

PREOCCUPA IL REPERIMENTO DEI FONDI

Se lo scopo resta, certamente, dei più nobili, preoccupazione è stata espressa, da più fronti, in merito al reperimento dei necessari fondi per rendere effettiva ed operativa la consistente manovra messa in piedi da Giulio Tremonti.

Manovra economica Italiana giusta per Ecofin

Oggi l’Ecofin ha dato il via libera alla manovra economica Italiana, l’ente europeo ha infatti dichiarato che le misure economiche prese dal governo sono conformi alle raccomandazioni date dalla commissione Europea.

L’Ecofin ha inoltre aggiunto che questo governo ha rispettato gli impegni UE sul fronte della riduzione del debito pubblico e del risanamento della finanza pubblica.

Euro a rischio per crisi Grecia, parola di Tremonti

Dopo l’allarme lanciato dall’agenzia di rating Moody’s, secondo la quale i sistemi bancari europei sono seriamente a rischio, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha cercato di rassicurare gli italiani spiegando che il nostro sistema bancario è tra i più solidi d’Europa, questo però non vuol dire che l’Italia e che gli altri paesi europei siano immuni, il rischio c’è sempre.

La principale preoccupazione del ministro riguarda la moneta unica europea, che a causa delle difficoltà di Atene e dei timori di contagio continua a calare inesorbilmente nei confronti del dollaro, è necessario quindi non sottovalutare la crisi greca e agire in modo tempestivo ed efficace.

Pil 2010 in crescita dell’1%, parola di Tremonti

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Buone notizie sul fronte economico arrivano dal ministro dell’economia Giulio Tremonti che è intervenuto nel corso dell’assemblea degli industriali romani e ha affermato che è possibile che nel 2010 il Pil arrivi a crescere dell’1% o addirittura al di sopra dell’1%. Per il 2009, invece, le previsioni restano piuttosto negative, come ha spiegato il ministro si prevede infatti un calo del Pil del 5% dopo aver perso il 6% negli ultimi due anni.

In ogni caso il ministro dell’economia ha ribadito quanto sostenuto dalla maggior parte degli esperti mondiali e cioè che se è vero che il 2010 sarà l’anno della ripresa è anche vero che l’economia mondiale sarà ancora caratterizzata da un’estrema debolezza e incertezza per cui è importante essere cauti nelle previsioni.

Mercegaglia parla del rifiuto dei Tremonti bond

Emma Marcegaglia

Nel corso di una conferenza stampa il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia su richiesta dei giornalisti ha espresso il suo parere sulla vicenda relativa ai Tremonti bond che alcune banche hanno deciso di non richiedere, scatenando così una critica nei loro confronti da parte del ministro dell’economia Giulio Tremonti che le ha accusate di non fare il loro mestiere e di stare preparando un’altra crisi.

Sulla questione Mercegaglia ha assunto toni più pacifici rispetto a quelli utilizzati da Tremonti ma tutto sommato il senso del discorso non cambia.

Tremonti critica Intesa Sanpaolo e Unicredit

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Senza troppi giri di parole il ministro dell’economia Giulio Tremonti ha duramente criticato la decisione di Intesa Sanpaolo e Unicredit di non far ricorso ai cosidettiTremonti bond“, ovvero agli strumenti finanziari messi a disposizione del governo per consentire alle banche di rafforzare il prorio patrimonio.

Come ha spiegato il ministro nel corso di una conferenza stampa la sua critica non è una questione personale, non si tratta di uno sgarbo a lui o al governo ma di un serio danno che le banche arrecano alle imprese, le vere destinatarie del provvedimento del governo.

Tremonti propone agevolazioni fiscali al Sud

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Dopo aver annuciato che nei prossimi giorni verrà presentato il disegno di legge relativo alla cosidetta Banca del Sud il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha presentato il suo piano di rilancio del Meridione durante il convegno tenutosi ieri e organizzato dai capigruppo parlamentari del Popolo della libertà per discutere del rilancio dell’economia del sud.

Tremonti, in particolare, ha proposto di affrontare la questione meridionale, che per lui è una questione nazionale, attraverso tre idee base a cui va aggiunta un’agevolazione fiscale e una visione politica nuova e diversa, una serie di misure che a suo avviso dovrebbero essere sufficiente a colmare il divario tra Nord e Sud.

Tremonti annuncia la Banca del Sud

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Il ministro dell’economia Giulio Tremonti ha affermato che nei prossimi giorni verrà presentato il disegno di legge relativo alla cosidetta Banca del Sud, un progetto che, come ha affermato lo stesso Tremonti, deriva principalmente dal fatto che nella parte meridionale del nostro paese lo Stato non ha fatto quello che avrebbe dovuto.

La questione meridionale è diventata quindi una vera e propria questione nazionale perchè, a detta del ministro, i problemi del sud non possono essere affatto risolti attraverso il federalismo che, al contrario, potrebbe addirittura peggiorare la situazione.

Draghi, la crisi è finita ma lascia in eredità un debito elevato

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Il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi nel corso della giornata di ieri ha espresso pareri rassicuranti confermando che anche secondo Bankitalia la fase più grave della crisi economica è ormai alle spalle.

Nonostante questo però Draghi ha lanciato un allarme riguardate i cosidetti effetti ritardati della crisi, quelli che a suo avviso rappresentano per così dire “l’eredità” della crisi economica e finanziaria. Draghi, infatti, ha invitato il governo a porre in essere delle misure in grado di sostenere le imprese e i consumi delle famiglie, altrimenti il rischio è che il paese venga travolto da un’ondata di licenziamenti. Di qui, quindi, la proposta del governatore di prevedere un’indennità di disoccupazione e di innalzare l’età pensionabile.

Tassazione riserve oro invariata al 6% ma con un tetto massimo

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Dopo la critica della Banca Centrale Europea in merito alla decisione del governo italiano di tassare le riserve in oro, il ministro dell’economia Giulio Tremonti ha annunciato il contenuto dell’emendamento relativo alla suddetta tassazione dopo la revisione operata a seguito del parere contrario della Bce.

L’emendamento, in particolare, lascia invariata la disposizione relativa alla tassa sulle plusvalenze in oro con un aliquota pari al 6% ma, allo stesso tempo, prevede che il prelievo complessivo non può eccedere i 300 milioni di euro.

Dpef, da oggi parte l’iter per l’approvazione

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Il Documento di programmazione economico-finanziaria prevede una ripresa dell’economia a partire dal 2010, dopo un 2009 che si concluderà con un calo del Pil del 5,2%. Per il 2010, quindi, si prevede una crescita del Pil dello 0,5% e del 2% nel 2011. Il deficit strutturale, invece, dovrebbe raggiungere il 3,1% nel 2009 e il 2,8% nel 2010.

Per quanto riguarda l’indebitamento netto, il Documento prevede che quest’anno si dovrebbe attestare al 5,3% per poi scendere al 5,0% nel 2010. Il debito pubblico, invece, che nel 2008 si è attestato al 105,7%, salirà quest’anno di quasi dieci punti al 115,3%, per poi arrivare al 118,2% nel 2010 e ridiscendere al 114,1% nel 2013.

Draghi sostiene la tesi di Benedetto XVI

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La tesi sostenuta dal papa Benedetto XVI nella sua enciclica “Caritas in Veritate“, secondo cui l’etica è un elemento fondamentale del sistema economico, è stata accolta in maniera positiva dal Ministro dell’Economia Giulio Tremonti che nel suo intervento all’assemblea dell’Abi ha sottolineato come le regole, intese come strumento portatore di valori e principi etici, in economia sono assolutamente fondamentali.

Della stessa opinione anche il Governatore della Banca d’Italia Mari Draghi che ha iniziato a mostrare la sua posizione favorevole verso quanto sostenuto dal pontefice già ieri, proprio in occasione dell’assemblea dell’Abi, affermando che “senza etica e senza morale non si va da nessuna parte“.