
Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio Europeo, e Jose Manuel Durao Barroso, presidente della Commissione europea, hanno inviato una lettera ai leader del G20 dichiarando proprio la necessità di un’azione congiunta.
Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio Europeo, e Jose Manuel Durao Barroso, presidente della Commissione europea, hanno inviato una lettera ai leader del G20 dichiarando proprio la necessità di un’azione congiunta.
La domanda che circola sulle bocche dei più importanti manager mondiali nonché dei governanti delle più eminenti istituzioni internazionali, non è più quella sul possibile default della Grecia e sulle migliori strategie per evitare il tracollo dell’economia ellenica.
Nessuna tassazione alle banche, come invece era stato auspicato da molti, ma solamente l’obiettivo di dimezzare i deficit entro il 2013, con ogni nazione che potrà poi decidere in autonomia come muoversi per raggiungere il target.
Secondo quanto riportato nella bozza della dichiarazione finale, infatti, in futuro i bonus dei manager bancari dovranno essere concessi facendo riferimento ai risultati a lungo termine conseguiti nello svolgimento del proprio lavoro, contrariamente al principio applicato fino ad ora che invece valuta i risultati conseguiti nel breve periodo.
Una delle proposte più interessanti e particolari che saranno portate al G20 è del presidente francese Sarkozy, il quale proporrà l’introduzione della cosiddetta Tobin Tax, che non è nient’altro che una tassa internazionale da applicare ad ogni transazione finanziaria.
Il Ftse Mib cede lo 0,51% a quota 23.362 punti mentre Londra, Parigi e Francoforte si attestano intorno allo 0,1% di perdita, mentre la borsa di Tokio oggi è stata chiusa per festività .
Il G20 che si riunirà oggi avrà come argomento principale la modifica e l’introduzione di nuove regole da applicare al mondo della finanza.
Il numero uno del Fmi, infatti, ha spiegato che anche se la crisi economica ha allentato la presa e hanno iniziato a manifestarsi i primi segnali della ripresa economica bisogna comunque tenere ben presente il fatto che la crisi non è stata definitivamente sconfitta e che i suoi effetti continuano a danneggiare l’economia.
Secondo Brown, il G20 tenutosi a Londra in aprile non è servito molto per creare una regolazione unica per il settore economico e spera proprio che il G8 potrà portare qualche ventata d’aria fresca in questo senso.
l ministro degli Esteri Franco Frattini, durante un’intervista, ha affermato che l’accordo raggiunto a Londra in relazione ai paradisi fiscali è molto importante ma, allo stesso tempo, ha sottolineato l’assoluta necessità che si riesca a passare dalle parole ai fatti in brevissimo tempo.
La parola d’ordine, quindi, è agire insieme. Durante il vertice, infatti, i leader hanno stipulato un accordo in cui sono incluse tutte quelle misure considerate inevitabili per sconfiggere la crisi. Le principali misure concordate dai leader e inserite nell’accordo, in particolare, prevedono un maggiore controllo su tutti i principali prodotti finanziari, l’eliminazione dei cosiddetti “paradisi fiscali”, una maggiore tutela della concorrenza e maggiori risorse a Favore del Fondo Monetario Internazionale. Niente che rientri nell’ambito finanziario, quindi, deve essere lasciato privo di controllo.