Non ci sono stati colpi di scena nella riunione di ieri dei consigli di amministrazione di Impregilo e Salini Costruzioni. I board dei due gruppi hanno approvato la fusione tra il general contractor milanese e la società di costruzioni romana guidata dal patron Pietro Salini, che da qualche tempo ha conquistato la maggioranza di Impregilo. I cda hanno dato l’ok all’operazione di fusione, che prevede il concambio di 6,45 azioni Impregilo per ogni azione Salini. Dopo la fusione, il gruppo capitolino avrà una quota dell’89,95% nella nuova Salini Impregilo Spa.
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Impregilo +20% in borsa dopo maxi-ordine dal Qatar
A Piazza Affari brilla la stella di Impregilo, che beneficia della maxi-commessa da 1,7 miliardi di euro che il general contractor si è aggiudicato in Qatar. Le azioni ordinarie Impregilo, sospese in mattinata per eccesso di rialzo, sono tornate in contrattazione continua e attualmente mostrano un progresso del 19,6% a 3,552 euro. Finora è stato toccato un top intraday a 3,586 euro. La performance a 12 mesi sfiora così il 90%. Il gruppo italiano è stato scelto per la realizzazione di una linea metropolitana a Doha.
Impregilo-Salini nominati advisor per la fusione
Dopo il successo dell’Opa sul capitale di Impregilo e la valutazione preliminare dell’operazione di integrazione con Salini, il consiglio di amministrazione del general contractor milanese ha deciso di nominare gli advisor per l’operazione di fusione Impregilo-Salini. Angelo Provasoli è stato incaricato dal cda, in qualità di esperto indipendente, di redigere la perizia valutativa che dovrà essere uno strumento di supporto nelle decisioni del board sulla determinazione del rapporto di concambio tra le azioni Impregilo e Salini. Nominato come advisor anche Goldman Sachs, che si occuperà di tutti gli altri aspetti dell’operazione.